Novità importanti per i fringe benefit, limite detassazione innalzato a 600 euro

Il datore di lavoro può riconoscere per ogni collaboratore una soglia di esenzione pari ad 800 euro

Redazione Irno24 25/10/2022 0

Il 21 settembre 2022, il Decreto Aiuti-bis è stato convertito in legge, portando una serie di benefici per i dipendenti che si trovano ad affrontare molte problematiche e disagi causati dalla crisi economica. Il cambiamento più importante riguarda il limite di tassazione fiscale dei fringe benefit a favore dei dipendenti, innalzato fino alla soglia di 600 euro.

Analizziamo meglio cosa prevede il Decreto Aiuti-bis e in che modo concorre al reddito del collaboratore. Il beneficio è valido dal 10 agosto 2022, cioè la data in cui è entrato in vigore il Decreto Aiuti-bis, poi convertito in legge, e per tutto il periodo d'imposta 2022, cioè fino al 31 dicembre 2022. Tuttavia, nel periodo di imposta rientrano anche le somme corrisposte ai dipendenti dai datori di lavoro entro il 12 gennaio dell'anno successivo, secondo il principio di cassa allargato.

La norma introduce però un altro cambiamento importante, che sicuramente farà felici i dipendenti: nell'agevolazione sono comprese anche le somme di denaro che i datori di lavoro hanno erogato o rimborsato a beneficio dei collaboratori per il pagamento di utenze domestiche per il servizio idrico, l'energia elettrica e il gas naturale. I dipendenti hanno un ulteriore motivo per sorridere: il beneficio potrà essere cumulato anche con il bonus benzina.

Ricapitolando, quindi, il datore di lavoro può riconoscere per ogni singolo collaboratore una soglia di esenzione totale pari ad 800 euro: 600 euro dal Decreto Aiuti-bis e gli altri 200 euro come bonus benzina. In entrambi i casi si tratta comunque di liberalità, quindi il datore di lavoro non è tenuto a corrispondere né il bonus bollette né tanto meno il bonus benzina.

Dal reddito di lavoro dipendente, secondo l'articolo 12 del Decreto Aiuti-bis, vengono quindi esclusi i beni ceduti e i servizi prestati ai dipendenti e le somme a loro erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche. Tra i beni ceduti, oltre ai consueti regali aziendali, rientrano anche i fringe benefit, il valore imponibile dei prestiti aziendali, i premi assicurativi extra professionali, la rendita catastale per alloggio aziendale e i welfare contrattuali.

Il datore di lavoro, per applicare l'esclusione dalla base imponibile fiscale e previdenziale, deve comunque conservare la documentazione attestante che il dipendente abbia utilizzato le somme ricevute in modo coerente ed effettivo, secondo le finalità previste dalla normativa. Per concludere, il datore di lavoro può erogare ai suoi dipendenti buoni benzina, o titoli analoghi, per l'acquisto del carburante, con un'esenzione fiscale fino a 200 euro.

Al momento non è ancora molto chiara la questione circa le utenze legate al coniuge o al convivente del collaboratore. Anche in questo caso è possibile beneficiare delle esenzioni previste dal decreto? Sulla questione si attendono chiarimenti, ma nel frattempo, per avere una panoramica più ampia, è consigliabile leggere l'articolo di approfondimento sui fringe benefit 2022, che fornisce maggiori spiegazioni sull'innalzamento della soglia a 600 euro e sui vantaggi per aziende e dipendenti.

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