Pagata prima tranche dei bonus agricoli stanziati dalla Regione
Gli uffici delle CAA hanno elaborato il 71% delle prime pratiche liquidate
Redazione Irno24 30/06/2020 0
Al via i pagamenti per la prima tranche dei bonus a favore delle aziende agricole, stanziati dalla Regione per affrontare la crisi generata dal Covid-19. Lo comunica Coldiretti Campania, annunciando che gli uffici dei CAA (centri di assistenza agricola) hanno elaborato il 71% delle prime pratiche liquidate, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro.
"Si registra un primo segnale concreto – commentano Gennarino Masiello e Salvatore Loffreda, presidente e direttore di Coldiretti Campania – che immette liquidità nelle aziende agricole dopo i difficili mesi del lockdown, affrontati senza mai fermarsi, nonostante le difficoltà, per garantire la produzione di cibo ai cittadini. La campagna non può fermarsi, perché nei campi e nelle stalle la vita di piante e animali deve proseguire, nonostante il calo del fatturato. Se si accelerano gli interventi di sostegno all’economia, l’agricoltura della Campania può resistere e ripartire".
La Regione Campania complessivamente ha stanziato 79 milioni di euro per l’agricoltura e la pesca, nell’ambito del piano straordinario socio economico da 900 milioni di euro per affrontare l’emergenza coronavirus. Bonus per 50 milioni di euro sono riconosciuti alle aziende agricole e della pesca, in particolare a favore del florovivaismo, dell’ortofrutta, degli allevamenti bovini, caprini e bufalini. Alle circa 30mila aziende interessate dalla crisi è riconosciuto un contributo una tantum: 1.500 euro per quelle fino a 5 dipendenti, 2.000 euro per chi ha più di 5 dipendenti.
Misure specifiche per 29 milioni di euro sono previste per due comparti particolarmente colpiti dalla crisi dei consumi: bufalino e florovivaistico. Al primo sono assegnati 19 milioni, sia per interventi di biosicurezza sia per la compensazione dei costi di produzione del latte. Per le imprese florovivaistiche sono previsti 10 milioni di euro per il superamento del fermo.
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Redazione Irno24 19/09/2025
Fenal Uil: "Il cantiere fermo di Porta Ovest vera emergenza per Salerno"
"Mentre il dibattito pubblico cittadino, soprattutto sui social, si concentra in queste settimane su temi come panchine, verde pubblico e accesso alle spiagge - questioni certamente importanti per la sicurezza e la vivibilità - resta inspiegabilmente fuori dall’agenda la vera emergenza infrastrutturale: il fermo del cantiere di Porta Ovest. Le gallerie, attese da oltre vent’anni, sono ancora ferme. E soprattutto non è mai partito il cantiere delle rampe di accesso, indispensabili per collegare l’opera alla viabilità.
Una situazione paradossale: un’infrastruttura, strategica per il porto e per la città, bloccata senza che siano note le motivazioni reali. Come organizzazione sindacale denunciamo con forza questo silenzio. Porta Ovest non è una questione politica da campagna elettorale, ma un’urgenza per liberare la città dal traffico dei mezzi pesanti e garantire sviluppo sostenibile a Salerno e al suo territorio.
Chiediamo al Comune e all’Autorità Portuale di chiarire immediatamente i motivi del fermo e di indicare tempi certi per l’avvio dei lavori sulle rampe. Il porto è il cuore dell’economia salernitana, ma senza Porta Ovest e senza collegamenti adeguati questo cuore rischia di battere a fatica, soffocando città e cittadini".
Il Segretario Generale FENEAL UIL Salerno, Patrizia Spinelli
Redazione Irno24 05/04/2024
Confesercenti punta ad area vasta "Salerno e provincia Unesco Destination"
Coerentemente con il lavoro svolto nell'ultimo biennio, anche in ambito camerale, per il settore turistico provinciale, Confesercenti Salerno punta alla costituzione della DMO (Destination Management Organization, ndr) di area vasta "Salerno e la Sua Provincia UNESCO DESTINATION".
"La valorizzazione dei patrimoni Unesco provinciali e dei siti culturali - dichiara il presidente provinciale di Confesercenti, Raffaele Esposito - può e deve unire gli interessi di tutta la nostra meravigliosa provincia. Abbiamo una potenzialità enorme, dalla Costiera amalfitana al Golfo di Policastro, passando per i borghi e le comunità interne, che, unitamente al capoluogo Salerno, città che sta crescendo tantissimo sotto il punto di vista turistico, possono diventare i grandi attrattori della nostra terra, un'area vasta unita dai patrimoni Unesco e dalla cultura.
Oggi più che mai, i nostri competitor non sono più le destinazioni regionali o interregionali, ma destinazioni nel bacino del Mediterraneo, e qui dobbiamo promuovere con opportune strategie, anche di comunicazione, la nuova destinazione che, come detto, ha infinite meraviglie e può soddisfare i bisogni più variegati dei nostri ospiti, dal cicloturismo al turismo balneare, dal trekking al turismo naturalistico e culturale, fino a quello enogastronomico. Esperienze uniche dell’area vasta che possono e devono determinare l'identità di tutta la nostra provincia.
Per il mercato estero bisognerà adottare un linguaggio univoco e quindi condiviso tra imprese e mondo istituzionale, ben identificabile come territorialità; bisognerà allo stesso tempo investire maggiormente sulla formazione e sui concetti fondamentali di accoglienza ed ospitalità turistica, favorendo e pretendendo maggiori e migliori servizi pubblici, come quelli legati all'accessibilità ed alla mobilità in linea con la destagionalizzazione, servizi certi e calendarizzati per tempo, agevolando i collegamenti da e per le destinazioni provinciali dall'hub aeroportuale".
Redazione Irno24 20/03/2021
DL Sostegno, Confesercenti Campania: "Cifra per aziende campane è una miseria"
"Il nostro è un SOS prima di morire - afferma Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania, nel commentare il Decreto Sostegno varato dal Governo Draghi - Da un lato ci sono 50mila imprese e 150mila lavoratori che saranno costretti a elemosinare per sopravvivere e dall’altro c’è una politica che non è capace di interpretare le aspettative e i bisogni degli imprenditori.
Con questo Decreto il premier Draghi prende in giro le nostre aziende, il cui 70% sarà destinato a chiudere per sempre di questo passo. Il sostegno che promette il nuovo decreto è ridicolo e inappropriato.
La cifra destinata ai ristori per le aziende campane è una miseria: significa non dare ossigeno ma continuare a toglierlo, uno sfregio alle nostre attività chiuse o semichiuse da 11 mesi. Con l’effetto che le aziende moriranno nel silenzio. Confesercenti Campania non consentirà tutto questo, e vale anche per il resto del Sud. Difenderemo tutte le nostre categorie".