Confesercenti punta ad area vasta "Salerno e provincia Unesco Destination"
Esposito: "Ha infinite meraviglie e può soddisfare i bisogni più variegati dei nostri ospiti"
Redazione Irno24 05/04/2024 0
Coerentemente con il lavoro svolto nell'ultimo biennio, anche in ambito camerale, per il settore turistico provinciale, Confesercenti Salerno punta alla costituzione della DMO (Destination Management Organization, ndr) di area vasta "Salerno e la Sua Provincia UNESCO DESTINATION".
"La valorizzazione dei patrimoni Unesco provinciali e dei siti culturali - dichiara il presidente provinciale di Confesercenti, Raffaele Esposito - può e deve unire gli interessi di tutta la nostra meravigliosa provincia. Abbiamo una potenzialità enorme, dalla Costiera amalfitana al Golfo di Policastro, passando per i borghi e le comunità interne, che, unitamente al capoluogo Salerno, città che sta crescendo tantissimo sotto il punto di vista turistico, possono diventare i grandi attrattori della nostra terra, un'area vasta unita dai patrimoni Unesco e dalla cultura.
Oggi più che mai, i nostri competitor non sono più le destinazioni regionali o interregionali, ma destinazioni nel bacino del Mediterraneo, e qui dobbiamo promuovere con opportune strategie, anche di comunicazione, la nuova destinazione che, come detto, ha infinite meraviglie e può soddisfare i bisogni più variegati dei nostri ospiti, dal cicloturismo al turismo balneare, dal trekking al turismo naturalistico e culturale, fino a quello enogastronomico. Esperienze uniche dell’area vasta che possono e devono determinare l'identità di tutta la nostra provincia.
Per il mercato estero bisognerà adottare un linguaggio univoco e quindi condiviso tra imprese e mondo istituzionale, ben identificabile come territorialità; bisognerà allo stesso tempo investire maggiormente sulla formazione e sui concetti fondamentali di accoglienza ed ospitalità turistica, favorendo e pretendendo maggiori e migliori servizi pubblici, come quelli legati all'accessibilità ed alla mobilità in linea con la destagionalizzazione, servizi certi e calendarizzati per tempo, agevolando i collegamenti da e per le destinazioni provinciali dall'hub aeroportuale".
Potrebbero interessarti anche...
Redazione Irno24 30/11/2022
Falsa pizza napoletana è fuorilegge, UE approva richiesta Italia
Via dai menù la pizza napoletana se non rispetta le regole previste dal disciplinare di produzione che riguarda ingredienti, metodi di preparazione e cottura. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Regolamento di esecuzione (Ue) 2022/2313, che ha approvato la richiesta dell’Italia alla Ue di garantire la protezione con riserva del nome per la “Pizza Napoletana” Stg.
Il nome Pizza Napoletana - sottolinea Coldiretti - potrà essere utilizzato sulle confezioni o nei menù di ristoranti e pizzerie in Italia e nell’Unione Europea solo se saranno garantite alcune caratteristiche relative alla preparazione, come le ore minime di lievitazione, la stesura a mano della pasta, le modalità di farcitura, la cottura esclusivamente in forno a legna ad una temperatura di 485°C e l’altezza del cornicione di 1-2 cm, con il controllo di un ente terzo di certificazione.
Ma i limiti - continua Coldiretti - riguardano anche l’utilizzo di materie prime di base, che per le loro peculiarità non possono che essere di provenienza nazionale, come l’olio extravergine d’oliva, il basilico fresco, nonché la “Mozzarella di Bufala Campana Dop” e la “Mozzarella tradizionale Stg”, esclusive per la variante con formaggio a pasta filata. Altri ingredienti necessari nella preparazione della “Pizza Napoletana” sono i pomodori pelati e/o pomodorini freschi, che evidentemente potranno dare nuovo slancio alla produzione di pomodoro nazionale, notoriamente riconosciuto per la sua grande qualità.
Qualora la “Pizza Napoletana” non corrisponda al disciplinare di produzione sarà considerato un illecito, sul quale l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi (Icqrf) è già al lavoro per dettagliare gli aspetti tecnici per aggiornare le relative disposizioni sanzionatorie. Il nuovo regolamento, che entra in vigore il 18 dicembre - continua Coldiretti - offre la possibilità di migliorare la trasparenza verso i consumatori sulla produzione di un piatto simbolo del Made in Italy, mettendo in sicurezza la sua meritata fama internazionale.
Ma la pizza è anche la colonna portante di un sistema economico per un fatturato che ha superato i 15 miliardi di euro, con un’occupazione stimata in oltre 100.000 addetti a tempo pieno, che diventano 200.000 nel weekend. Ogni giorno solo in Italia - conclude Coldiretti - si sfornano circa 8 milioni di pizze grazie all’utilizzo di 200 milioni di kg di farina, 225 milioni di kg di mozzarella, 30 milioni di kg di olio di oliva e 260 milioni di kg di salsa di pomodoro.
Redazione Irno24 14/07/2021
Mobilità in Campania, sostegno in sicurezza ai flussi turistici
Diffondere il messaggio di una Campania sicura e accogliente all’indomani della seconda crisi pandemica e dare priorità alle esigenze di mobilità, di connessione fisica e digitale e di sostenibilità ambientale dei viaggiatori-turisti mediante la proposta di un modello integrato tra trasporti e turismo. Puntare all’incremento delle presenze turistiche anche attraverso la destagionalizzazione degli arrivi.
Attivare le opportune forme di collaborazione con enti e operatori del settore anche attraverso accordi, convenzioni e partenariati. Dare continuità e potenziamento alle azioni di promozione turistica già avviate, anche con riferimento alla campagna di comunicazione presso i gate di accesso alla regione (porti, aeroporti, autostrade, stazioni). Dare ulteriore impulso all’allestimento e alla promozione di infopoint presso le grandi stazioni portuali, aeroportuali, ferroviarie e presso i grandi attrattori regionali. Con il pieno rispetto dei protocolli di sicurezza Covid.
Queste le priorità emerse nel corso di una riunione convocata dall’assessore regionale al Turismo Felice Casucci cui hanno partecipato: Luca Cascone, presidente della Commissione Trasporti del Consiglio Regionale; Umberto De Gregorio, presidente EAV; Maria Cristina Dusi, manager di Grandi Stazioni; Margherita Chiaromonte, direttrice Gesac; Barbara Casolla per l’Autorità Portuale; Claudio Calvelli, per la Fondazione Ferrovie dello Stato; Oreste Orvitti, direttore del Museo di Pietrarsa; Rosanna Romano, direttrice generale Turismo e Beni Culturali della Regione Campania e Luigi Raia, direttore Agenzia Regionale per il Turismo.
Un momento di riflessione e confronto con i principali protagonisti del settore trasporti in un’ottica di “mobilità dolce” che nasce proprio dalla volontà di valorizzare l’unicità dell’offerta campana nel breve, nel medio e nel lungo termine. Tra le iniziative già avviate o in fase di avvio, il Metrò del Mare e il Campania Express, sistemi integrati di trasporto marino e su binario per raggiungere le mete costiere e quelle dei grandi attrattori culturali. Da settembre partiranno i treni storici destinati a incrementare il turismo ecosostenibile verso alcune delle località più ambite, sia costiere sia nelle aree interne. Altro collegamento strategico sarà quello del Cuma Express, progettato in funzione di Procida Capitale Italiana della Cultura per il 2022.
“L’obiettivo istituzionale - ha affermato l’assessore Casucci al termine dell’incontro - è quello di sostenere l'incremento dei flussi turistici nella nostra regione veicolandoli verso le numerose proposte culturali, naturali e artistiche favorite da una tradizione ricettiva molto diversificata e di qualità, sia in ambito alberghiero che extralberghiero. Le parole d’ordine sono: qualità, sostenibilità ed efficienza, con azioni normative mirate e il pieno ingresso nel livello decisionale partecipato dei portatori d’interesse”.
Redazione Irno24 12/12/2023
Palasport Salerno, Tommasetti: "Sperpero di denaro per grande incompiuta"
“A Salerno si continuano a pagare compensi per un’opera che non ha mai visto la luce”. Lo sottolinea Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega. La vicenda è quella del palazzetto dello sport mai completato, che ha visto il Comune siglare una transazione con il direttore dei lavori del primo appalto.
“Siamo al paradosso – afferma Tommasetti – il Palasport è un progetto che risale al 2005 e non si è mai concretizzato, se non in una sorta di ecomostro, simbolo di inefficienza e sperpero, che alla collettività non ha portato nulla di utile. Eppure, a distanza di quasi vent’anni, il Comune continua a pagare compensi a seguito di contenziosi. Ricordo che si tratta di soldi dei contribuenti, sborsati per un’opera che non esiste”.
Il consigliere regionale precisa: “Non metto in dubbio la legittimità della procedura, ma la notizia fa ugualmente riflettere. In particolare sul fatto che il progetto di un nuovo Palasport viene ciclicamente tirato fuori dal cassetto da Comune e Regione, come se i cittadini non avessero memoria. Ma penso anche alle recenti promesse del governatore ed ex sindaco De Luca sui nuovi stadi.
Per quale motivo i salernitani dovrebbero continuare a fidarsi, quando i flop sono sotto gli occhi di tutti e continuano a costare migliaia di euro alle casse comunali? Non vorremmo accorgerci tra venti anni che le grandi iniziative sbandierate in questi mesi siano destinate a finire nello stesso modo. Del resto, in questa città non si riesce a garantire neppure l’essenziale, come dimostrano campetti chiusi e piscine non funzionanti”.