Pedopornografia online e financial cybercrime, il bilancio 2021 della Polizia Postale

In Campania i casi trattati in materia di abusi su minori in rete sono 217

Redazione Irno24 05/01/2022 0

Nel 2021 - si legge nel resoconto attività della Polizia Postale - è avvenuto un significativo incremento dei casi di sfruttamento sessuale dei minori e di adescamento online. Il C.N.C.P.O. (Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online), ha coordinato 5.515 indagini con un incremento del 70% in più rispetto al 2020, all’esito delle quali sono state eseguite oltre 1.400 perquisizioni (+ 87% rispetto all’anno precedente).

Sono state 137 le persone arrestate (+98% circa rispetto al 2020) e 1400 le persone denunciate (+17% rispetto al 2020). L’incremento sale al +127% per le persone arrestate e del +295% rispetto ai casi trattati, se confrontiamo i dati prepandemici del 2019. L’attività di prevenzione è stata eseguita analizzando oltre 29mila siti internet, 2.539 dei quali oscurati, mediante inserimento nella black list istituita ai sensi della L. 38/2006, perché recanti caratteristiche pedopornografici.

Per quanto concerne la Campania, i casi trattati in materia di abusi su minori in rete nel 2021 sono 217 (175 nel 2020) e le indagini condotte hanno portato all’arresto di 13 persone (7 nel 2020), alla denuncia di 126 soggetti (134 nel 2020) e a 245 perquisizioni (97 nel 2020). Tra le operazioni più significative, la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Napoli ha denunciato 5 minori ritenuti responsabili di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico.

Considerevole anche l’aumento dei fenomeni di sextortion del 54% rispetto al 2020 e revenge porn, con un incremento del 78%. Gli agenti hanno trattato oltre 500 casi, denunciando più di 1.400 persone. Per quanto concerne la Campania, nel 2021 sono stati trattati 1942 casi di reati contro la persona (1519 nel 2020), dei quali 165 riconducibili alla fattispecie della sextortion (98 nel 2020), 23 allo stalking online (12 nel 2020) e 47 al revenge porn (26 nel 2020). Le indagini hanno condotto all’arresto di 9 persone (1 nel 2020), alla denuncia di 63 soggetti (51 nel 2020) e a 21 perquisizioni (10 nel 2020).

Si segnalano, in ambito provinciale, due ordinanze cautelari, eseguite il 10 settembre 2021, dalla Sezione di Salerno della Polizia Postale e dalla Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica per i Minorenni di Salerno, con le quali il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno, ha disposto la misura coercitiva del “collocamento in comunità” nei confronti di due diciassettenni residenti a Salerno. I provvedimenti attengono ad un episodio di revenge porn e a condotte di detenzione, diffusione e commercializzazione di materiale pedopornografico.

Di rilievo, anche le attività della Squadra Mobile di Salerno, della Sezione di Polizia Giudiziaria e della Polizia Postale che, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, hanno dato esecuzione a 15 ordinanze di custodia cautelare a carico di minori, delle quali 10 provvedimenti di custodia presso Istituto Penitenziario Minorile ed altre 5 di collocamento in comunità, per i gravi fatti relativi ad una violenta rissa che si sviluppava in data 15 maggio 2021.

A seguito di laboriose indagini, si procedeva al sequestro di alcuni cellulari in uso ai suddetti minori. E grazie alla attività investigativa, effettuata proprio sul contenuto di tali apparecchi, si giungeva alla compiuta ricostruzione dei fatti. Le indagini riguardanti il fenomeno delle truffe online in materia di e-commerce, ovvero nell’ambito di piattaforme per l’offerta di beni e servizi, hanno consentito l’individuazione di oltre 3.200 presunti autori deferiti all’A.G.

Per quanto concerne la Campania, nel 2021 sono stati trattati 1311 casi di truffe e-commerce (2642 nel 2020). Le indagini hanno condotto all’arresto di 1 persona, alla denuncia di 169 soggetti (2 nel 2020) e a 47 perquisizioni (6 nel 2020). In merito ai fenomeni di phishing, smishing e vishing, tecniche utilizzate per carpire illecitamente dati personali e bancari, si è rilevato l’aumento dei casi trattati con un incremento del 27% per un totale oltre 18mila casi di furto di credenziali per accesso ai sistemi di home banking, di numeri di carte di credito, di chiavi private di wallet di cryptovalute a fronte dei quali sono state indagate 781 persone.

Nel settore del financial cybercrime, nel 2021 si sono registrati 126 attacchi informatici ai sistemi finanziari di grandi e medie imprese, per un ammontare complessivo di oltre 36 milioni di euro sottratti attraverso frodi telematiche, 17 milioni dei quali recuperati dall’azione tempestiva degli investigatori.

Per quanto concerne la Campania, nel 2021 sono stati trattati 1723 casi riconducibili al financial cybercrime (1159 nel 2020). Le indagini hanno condotto all’arresto di 9 persone (1 nel 2020), alla denuncia di 163 soggetti (31 nel 2020) e a 60 perquisizioni (56 nel 2020). Inoltre, il Compartimento Polizia delle Comunicazioni ha trattato 629 casi di hacking (552 nel 2020). Le indagini hanno portato alla denuncia di 107 persone (164 nel 2020) e a 92 perquisizioni (44 nel 2020).

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Redazione Irno24 26/02/2023

Salerno, infermiera al lavoro per 17 ore di fila al Ruggi: la denuncia del Nursind

Il Nursind Salerno ritiene illegittimo l’ordine di servizio che ha obbligato un'infermiera a lavorare, nel Pronto Soccorso/Obi dell’ospedale Ruggi di Salerno, per ben 17 ore consecutive e ben oltre il limite delle 12 ore continuative e delle 11 ore di riposo tra un turno e l’altro, come stabilito dalla legge.

“Tale disposizione, infatti, oltre ad essere illegittima, rappresenta un rischio per la salute del lavoratore e per l’utenza assistita da personale il cui esercizio professionale protratto per ben 17 ore continuative rappresenta fonte di elevato rischio di errore”, ha detto Domenico Ciro Cristiano, coordinatore dell’area Ruggi per il Nursind.

“Proprio per questo, non solo rimandiamo eventuali responsabilità per eventuale ripercussioni sull’utenza ai firmatari della disposizione stessa, ma siamo fortemente preoccupati dal fatto che tale metodica di gestione del personale parrebbe essere il sistema attraverso cui contrastare la penuria di personale in Pronto Soccorso e un maldestro tentativo di garantire l’assistenza all’utenza, che ricorre alle cure del reparto d’Emergenza, in un contesto di overcrowding colpevolmente non attenzionato dalla Direzione strategica del Ruggi”.

La disposizione dell’ordine di Servizio, come è emerso dalle verifiche del Nursind Salerno, è stata firmata dalla Coordinatrice ad interim del Pronto Soccorso/Obi, dal dirigente medico in turno e dal reperibile della Direzione medica di presidio.

“L’arco temporale che intercorreva tra la disposizione stessa e il superamento delle 12 ore della prestazione lavorativa dell’infermiera era ben oltre le 6 ore, tempo utile ad individuare un altro professionista la cui prestazione avrebbe garantito l’assistenza senza derogare ad alcuna norma di legge”, ha concluso Cristiano in una lettera inviata ai vertici del Ruggi e anche all’Ispettorato del Lavoro di Salerno. “Si rendono necessari approfondimenti sul caso. Sono doverosi”.

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Redazione Irno24 30/03/2021

Pasqua, Coldiretti Campania consegna 35mila kg di alimenti ai bisognosi

Primo giorno di consegne a Napoli dei pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà. Tappa a Scampia, Calata Capodichino, Quartiere Stella e altri quartieri della città. Il direttore regionale di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda, ha voluto incontrare per primo Gianni Maddaloni, che ha trasformato la sua palestra di judo a Scampia in un punto di riferimento per le famiglie in sofferenza economica e sociale.

Con l'esempio dei campioni olimpici che da qui sono partiti, lo sport diventa ambasciatore di legalità e solidarietà per tanti ragazzi. Coldiretti e Campagna Amica, insieme e grazie al supporto di altre grandi realtà, stanno consegnando in tutta Italia migliaia di pacchi pieni di prodotti alimentari.

In Campania è prevista la consegna nelle cinque province di 35.000 kg di alimenti made in Italy. L’iniziativa nasce per portare un po' di serenità a chi ha più bisogno in prossimità della Santa Pasqua. Intanto, nei mercati Campagna Amica prosegue la raccolta legata alla "Spesa Sospesa" per sostenere chi ha bisogno.

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Redazione Irno24 22/11/2021

Anas, italiani alla guida: uno su tre non usa la cintura di sicurezza

Il mancato uso delle cinture di sicurezza risulta ancora il comportamento più rischioso per chi viaggia in auto sulle strade statali: un automobilista su tre al volante non le allaccia. La fotografia degli italiani alla guida, scattata dalla Ricerca Osservatorio Stili di Guida Utenti, commissionata da Anas e condotta dallo Studio Righetti e Monte Ingegneri e Architetti Associati, con il contributo dell’Unità di Ricerca in Psicologia del Traffico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è stata presentata nell’ambito del convegno “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime” organizzato in occasione della giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada.

Dallo studio, che ha analizzato i comportamenti di guida lungo tre differenti tipologie di strade e autostrade in gestione ad Anas (autostrada A90 Grande Raccordo Anulare di Roma, come strada extraurbana principale la S.S.336 della Malpensa, e come strada extraurbana secondaria la S.S. 700 della Reggia di Caserta) di un campione di 6000 utenti, emerge come il 28,38% dei conducenti non allaccia le cinture, dato che si alza se riferito al passeggero anteriore (31,87%) e passeggero posteriore (80,12%).

Indisciplina anche per quanto riguarda i dispositivi di ritenuta per bambini, ben il 49,47% non li utilizza, e per gli indicatori luminosi, il 55,63% non li accende per la manovra di sorpasso o rientro (76,46%), o per l’entrata (59,20%) o uscita (43,71%) da rampa. Infine un automobilista su dieci (12,41%) utilizza in modo improprio il cellulare alla guida. Si tratta di dati purtroppo molto lontani dalla media registrata negli altri Paesi europei dove il 90% degli automobilisti indossa le cinture anteriori e ben il 71% dei passeggeri quelle posteriori.

Lo studio ha analizzato alcuni tra i fattori psicologici che influiscono sulla mancata percezione del rischio alla base dei comportamenti all’origine degli incidenti stradali, distinguendo tra le violazioni deliberate al codice della strada e gli errori del conducente (es. sviste, manovre o valutazioni errate). Il comportamento in violazione non dipende infatti da un problema nel raccogliere o elaborare le informazioni necessarie per attuare il comportamento corretto, ma da una scelta influenzata da fattori psicologici, psicosociali e motivazionali. In particolare l’analisi ha richiamato questi fattori associandoli ai dati delle violazioni riscontrate.

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