Per Fials Salerno anomalie nella gestione dei parcheggi al Ruggi
Il segretario territoriale Lopopolo chiede chiarimenti al direttore generale
Redazione Irno24 12/01/2023 0
La Fials Salerno chiede chiarimenti circa l’ingresso al parcheggio aziendale del Ruggi ed al parcheggio di Salerno Mobilità riservato ai dipendenti dell’Azienda ospedaliera. Nonostante la positiva e utile apertura della nuova area parcheggi, di 90 posti circa, con ingresso regolamentato tramite l’apposizione di sbarra automatizzata, la Fials ha chiesto un’operazione di trasparenza sulla questione, inviando una nota al direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Salerno, nonché al direttore sanitario, al direttore amministrativo e alla direzione medica di presidio del Ruggi.
“Vorremmo sapere - afferma Carlo Lopopolo, segretario territoriale Fials Salerno - quale criterio esistente e persistente viene usato all’ingresso principale, fronte strada, dove è posta l’unica sbarra che viene aperta discrezionalmente dall’addetto di turno in guardiola, nel vigilare l’ingresso di pazienti, muniti di permesso, fornitori dell’Azienda e dipendenti.
Purtroppo dispiace sollevare un’evidenza palese e reale nell’ingresso indiscriminato da parte di qualsiasi automobilista che imbocca la corsia dedicata, dove la vigilanza è assente e, comunque, serve a poco. Inoltre, sarebbe giusto capire quale criterio viene utilizzato, invece, dai dipendenti di Salerno Mobilità, nell’occupazione dei posti riservati ai dipendenti nell’area individuata dal Ruggi.
Poi, in conseguenza al fatto che la stragrande maggioranza dei dipendenti lamenta l’annoso e gravoso problema nel parcheggiare la propria auto, è vero anche che l’Azienda Ruggi non può garantire il posto a tutti i dipendenti, ma può e deve mettere in atto misure di controllo e migliorative nell’assicurare un uso meno promiscuo, più vigilato, controllato ed efficiente nelle aree parcheggio.
In ultimo, ma non per importanza, constatiamo che, durante le partite della Salernitana, il parcheggio interno all’Azienda viene bloccato all’ingresso in entrata a tutti, a prescindere se i dipendenti si recano in Azienda ad espletare il proprio turno lavorativo. Questo, a nostro avviso e non solo, è un modo alquanto preistorico di risolvere il problema, perché queste azioni stanno a dimostrare che il problema non si vuole risolvere, ma solo non averlo. basterebbe un controllo da parte della vigilanza addetta all’ingresso dell’Azienda”.
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Continua la mobilitazione dei dipendenti delle cooperative di Salerno. In mattinata i lavoratori sono stati nuovamente impegnati in un presidio alle porte del Comune per chiedere un incontro all’amministrazione, che però non è stato ancora accordato. Al loro fianco anche il sindacato.
«Queste persone sono vittime di una situazione che non dipende da loro e avanzano ancora due stipendi – è il monito di Angelo Rispoli, segretario provinciale della Fiadel – Occorre trovare una soluzione il prima possibile.
Il prossimo 3 novembre ci sarà un vertice in prefettura dove ripeteremo la nostra proposta: si potrebbe dar vita a un nuovo soggetto, ricorrere alla soluzione della società partecipata, ma è fondamentale garantire un futuro a questi lavoratori. Ovviamente la prima azione da mettere in campo è il pagamento degli stipendi, dando almeno un po’ di respiro alle maestranze finché si deciderà il da farsi».
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CONTATTI STRETTI (alto rischio)
1) Soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (cioè abbiano ricevuto una sola dose delle due previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni: rimane inalterata l’attuale misura della quarantena prevista nella durata di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, al termine del quale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo;
2) Soggetti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, e che abbiano tuttora in corso di validità il green pass, se asintomatici: la quarantena ha durata di 5 giorni, purché al termine di tale periodo risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo;
3) Soggetti asintomatici che abbiano ricevuto la dose booster, oppure abbiano completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti, oppure siano guariti da infezione da SARS-CoV-2 nei 120 giorni precedenti: non si applica la quarantena ed è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso. Il periodo di Auto-sorveglianza termina al giorno 5.
E’ prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid.
4) Gli operatori sanitari devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato. Per i contatti a BASSO RISCHIO, qualora abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o FFP2, non è necessaria quarantena ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, tali contatti dovranno sottostare a sorveglianza passiva.
(Per contatto a basso rischio, come da indicazioni ECDC, si intende una persona che ha avuto una o più delle seguenti esposizioni: una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, ad una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti; una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) o che ha viaggiato con un caso COVID-19 per meno di 15 minuti;
tutti i passeggeri e l’equipaggio di un volo in cui era presente un caso COVID-19, ad eccezione dei passeggeri seduti entro due posti in qualsiasi direzione rispetto al caso COVID-19, dei compagni di viaggio e del personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto che restano classificati contatti ad alto rischio; un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19, provvisto di DPI raccomandati).
Isolamento
Quanto ai soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.
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