Raccolta pomodori, logistica viene meno: Coldiretti Campania denuncia speculazioni
Loffreda: "Uno strano fenomeno che lascia molti interrogativi"
Redazione Irno24 09/08/2021 0
Nel pieno della stagione di raccolta dei pomodori da conserva, i frutti restano fermi nei campi a causa di un rallentamento inatteso della logistica dei trasporti verso l’agroindustria. È la denuncia che lancia Coldiretti Campania alla luce delle numerose segnalazioni di sofferenze da parte degli agricoltori.
“Nonostante gli sforzi enormi – evidenzia Salvatore Loffreda, direttore regionale Coldiretti – superando grandinate, gelate, virosi, e pure il Covid, gli agricoltori si ritrovano a fare i conti con la mano dell’uomo che colpisce cinicamente. La produzione del pomodoro da barattolo si concentra tra Campania e Puglia.
Ma mentre lo scorso anno c’era carenza di prodotto e si rincorrevano gli agricoltori, in questa campagna mancano gli autotrasportatori per consegnare alle industrie conserviere. È uno strano fenomeno, che lascia molti interrogativi. A chi giova mettere in concorrenza i due territori regionali? Come è possibile che la logistica, che ha sempre funzionato, oggi venga meno? Che fine ha fatto la programmazione dell’approvvigionamento?
Il nostro timore è che dietro ci sia la volontà di creare una crisi e una concorrenza artificiale tra Campania e Puglia, lasciando a terra i pomodori per poi speculare. Già ci stiamo muovendo verso la Regione per chiedere un tavolo urgente per approfondire la questione”.
Quando si acquista una passata al supermercato – spiega Coldiretti – si paga più per la confezione che per il pomodoro contenuto. In una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml, in vendita mediamente a 1,3 euro, oltre la metà del valore (53%) è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% la pubblicità.
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Redazione Irno24 19/04/2022
Fiba Confesercenti Campania: "Nostre imprese pronte per la stagione estiva"
"L’esodo pasquale, nonostante il meteo incerto, ha ridato al comparto turistico regionale nuova linfa e nuove speranze - si legge in una nota di Fiba Confesercenti - segnale importante anche per gli imprenditori del settore balneare che hanno voglia e necessità di ripartire definitivamente.
Il comparto balneare è pronto, sono caduti anche gli ultimi impedimenti per quanto riguarda le limitazione in ordine ai mq da garantire agli ospiti; un allentamento delle misure ben gradito soprattutto per quelle località costiere che hanno a disposizione poche spiagge, poiché interessate da problemi di erosione costiera, che negli anni stanno inesorabilmente distruggendo intere economie ed imprese.
Siamo ottimisti per questa piccola speranza di ripartenza che si è registrata nelle ultime settimane, questa recente Pasqua ha visto aprire i battenti ad uno stabilimento su due, quindi il 50% ha potuto lavorare in maniera residuale; siamo preoccupati soprattutto per le strutture amovibili che dovrebbero essere un fiore all’occhiello, un sistema premiante per i territori, ma le lungaggini amministrative rendono praticamente nulla la possibilità, tranne rare eccezioni, di lavorare in bassa stagione, che pure dovrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per i tanti operatori che hanno necessità di tornare a lavorare.
Abbiamo certamente la necessità di avviare confronti produttivi a livello locale e regionale, bisogna facilitare le autorizzazioni, la tempistica e tutto quello ciò che riguarda il completamento degli iter amministrativi locali e sovracomunali per consentire ai nostri operatori di non incorrere in sanzioni e controlli, perché sarebbe davvero paradossale.
I nostri operatori cercheranno di mitigare il più possibile i prezzi per la prossima stagione turistica, il caro energia ed il rincaro di tutte le merci creeranno indubbiamente difficoltà all'utenza ma faremo di tutto per lasciare invariato il listino, se possibile. A tutte queste considerazioni si aggiunge la criticità del reclutamento di collaboratori stagionali, un vero e proprio disagio per le imprese turistiche che non riescono ad assumere dipendenti e collaboratori come bagnini, camerieri, baristi e addetti alle pulizie".
Redazione Irno24 24/01/2025
Salerno al Fitur 2025, possibile patto di amicizia con la città di Oviedo
Giornate di incontri, networking e relazioni per promuovere la destinazione Salerno: il Comune di Salerno, all'interno dello spazio Campania del Padiglione Italia di Enit, partecipa in questi giorni a Fitur, la Fiera Internazionale del Turismo di Madrid, uno dei più importanti eventi fieristici europei con 250.000 partecipanti e 9.500 aziende provenienti da 156 paesi.
L'assessore al turismo, Alessandro Ferrara, in rappresentanza del sindaco Napoli e dell'amministrazione, è impegnato in queste ore in un fitto programma di incontri b2b con operatori del comparto turistico e aeroportuale ed i media locali, con un focus specifico ai rapporti con il mercato iberico. Si è dato il via, in particolare, ad una interlocuzione con il Principato delle Asturie e con la città di Oviedo, in vista di un possibile patto di amicizia nel nome di San Matteo, una tradizione civile e religiosa che lega le due città.
Redazione Irno24 31/10/2022
Pensione integrativa, riscatto e ritenute fiscali: facciamo il punto
Quando si parla di pensione integrativa, si pensa a una forma di risparmio pensionistico che, come dice il nome, integra la pensione pubblica da lavoro o da età. Chi decide di aderire a una pensione integrativa, lo fa con lo scopo di mantenere un determinato tenore di vita anche dopo la fine dell'età lavorativa. Si tratta, oggi come oggi, di uno strumento sempre più essenziale, a cui ogni lavoratore dovrebbe guardare con interesse.
Tra qualche anno, infatti, le pensioni da lavoro potrebbero rarefarsi ed è per questo che costruirsi un sostegno è una scelta saggia. L'argomento è di vivo interesse per chi è a un passo dalla pensione, ma anche per chi sta valutando lo strumento migliore per le proprie esigenze. A chi si ritrova in questa situazione, consigliamo delle risorse di approfondimento come, ad esempio, la guida di Affari Miei sulla migliore pensione integrativa.
Naturalmente, prima di sottoscrivere un piano, è sempre utile porsi delle domande. Quella a cui vogliamo rispondere, riguarda l'incidenza delle ritenute fiscali sulla pensione integrativa. Quante tasse si pagano su una pensione integrativa? Sull'argomento è necessario fare la dovuta chiarezza. Bisogna partire dal fatto che ci sono due tipologie di tasse sulla pensione integrativa. Entrando nel dettaglio, c'è il 20% che si paga sui guadagni che il fondo pensione ha realizzato fino al momento del riscatto e c'è poi la tassazione sugli accumuli.
Si deve poi parlare di tassazione sulla rendita lorda. A tal proposito, è utile chiarire che in un primo momento c'è una aliquota al 15%, ma questa si riduce dello 0,3% all'anno dopo il 15esimo. In questo caso lo sconto massimo può essere del 6%. Chi versa di più ha un taglio delle tasse da pagare allo Stato, questo è un incentivo messo a punto per i lavoratori che, altrimenti, potrebbero abbandonare i fondi pensione qualche anno dopo la sottoscrizione del piano.
Proprio lo sconto sull'aliquota, che viene applicato di anno in anno, spinge i sottoscrittori a prolungare la permanenza nel piano. Alla luce di quanto detto, è utile parlare di quelle che potrebbero essere le prospettive del mondo pensionistico. Molte di quelle che sono le misure attualmente in vigore, come Opzione Donna o APE Sociale, potrebbero non essere rinnovate ancora a lungo e quindi è utile fare una riflessione profonda su quello che potrebbe essere un sistema sempre più improntato verso la flessibilità. In questo caso, aderire a un fondo pensione potrebbe essere una soluzione da prendere in considerazione.