Riapertura bar e ristoranti vale 20 miliardi, lo sostiene Coldiretti
La spesa per pranzi e cene fuori casa prima del Covid era pari al 35% del totale dei consumi
Redazione Irno24 23/04/2020 0
La riapertura di bar e ristoranti ha un effetto valanga sull’agroalimentare nazionale con la ripresa degli acquisti di cibi e bevande che vale almeno 20 miliardi all’anno. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’attesa riapertura delle attività di ristorazione nella seconda metà maggio con l’avvio della Fase 2 dell’emergenza Covid-19.
Il lungo periodo di chiusura - sottolinea Coldiretti - sta pesando su molte imprese dell’agroalimentare Made in Italy, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.
La possibilità di anticipare le aperture con il via libera alle vendite per asporto rappresenta - continua Coldiretti - una importante opportunità considerato che la food delivery genera da sola un fatturato di 350 milioni di euro con aumenti a due cifre già prima della pandemia. La spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa prima dell’emergenza coronavirus era pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani.
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Redazione Irno24 14/02/2024
San Valentino a Salerno è soprattutto ristorazione, i dati Confesercenti
Tra cene, regali e viaggi, San Valentino vale quasi 1,9 miliardi di euro di spesa a livello nazionale. Lo rivela un'indagine Ipsos. Ai pubblici esercizi dovrebbero andare circa 950 milioni; per omaggi e regali, dai fiori ai gioielli, si spenderanno invece 794 milioni di euro; ai viaggi, invece, sono destinati 65 milioni di euro. Il 69% sceglierà un ristorante o pubblico esercizio: fra essi, il 10% opterà per una pizzeria o una trattoria, il 35% si orienterà su un locale di medio livello, il 15% proverà un’esperienza superiore.
Il restante 22% si metterà ai fornelli per preparare una cenetta romantica domestica, risparmiando senza rinunciare alla festa; si aggiungono un 6% che affiderà il proprio San Valentino a un servizio di delivery ed un 3% che chiamerà invece uno chef a domicilio.
Sul fronte dei regali, i cioccolatini si confermano il dono romantico più gettonato dagli italiani, con il 37% delle indicazioni; seguono i prodotti di profumeria (27%), i prodotti e accessori di gioielleria (24%) e fiori (23%). Vacanze e pacchetti di attività di coppia si attestano all’11%, prodotti o servizi di cosmetica/benessere al 10%.
"Il dato - dichiara il Presidente provinciale di Confesercenti, Raffaele Esposito - è confermato anche in provincia di Salerno; bene la catena del food per la grande offerta di qualità, il regalo per il proprio partner si consolida tra cena in ristorante e/o piccoli gioielli. Una giornata importante per tanti esercenti salernitani, che hanno bisogno di queste ricorrenze per rifiatare, lavorando, e combattere le continue crisi del settore.
Redazione Irno24 26/11/2020
Giornata ulivi UNESCO, 250 mln di piante da salvare. E occhio a truffe olio sul web
E’ la giornata mondiale degli ulivi, proclamata dall’Unesco e festeggiata il 26 novembre in tutto il mondo ed in Italia, dove da tutelare c'è un patrimonio di 250 milioni di piante, anche monumentali, decimato dall’avanzare della Xylella e dalla crisi provocata dalla chiusura di ristoranti e agriturismi dove le vendite si sono praticamente dimezzate. E’ quanto afferma Coldiretti nel sottolineare il ruolo economico, ambientale, culturale e salutistico della produzione dell’olio di oliva, colonna della dieta mediterranea.
Un patrimonio minacciato dai cambiamenti climatici, delle oscillazioni produttive e dell’emergenza Xylella, con l’Italia che quest’anno ha detto addio a quasi una bottiglia di olio extravergine Made in Italy su tre con il crollo del 30% della nuova produzione nazionale che dovrebbe attestarsi attorno a 255 milioni di chili, secondo l’analisi di Coldiretti sulla base delle previsionali Ismea e Unaprol.
L’Italia – spiega Coldiretti – può contare su 533 varietà di olive contro le appena 70 degli spagnoli che hanno una produzione di massa quasi 6 volte superiore. A pesare quest’anno è anche la chiusura dei ristoranti che, in Italia e nel mondo, rappresentano un importante mercato di sbocco soprattutto per le produzioni di qualità Made in Italy, anche se con la svolta salutista degli italiani a tavola, spinta dall’emergenza Covid, sono cresciuti in Italia del 9,5% i consumi familiari di extravergine di oliva, anche per effetto del maggior tempo trascorso in casa a cucinare.
La Spagna è di gran lunga il principale produttore mondiale seguito dall’Italia mentre sul podio al terzo posto si trova la Grecia. L’Italia - precisa Coldiretti - è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili.
L’aumento record del 29,2% del commercio elettronico nel 2020 in prossimità del Natale spinge anche agli acquisti online di extravergine ma è allarme per il rischio truffe, secondo il rapporto dell’Istituto per la tutela della qualità e repressione frodi (Icrqf), che da febbraio a maggio 2020 nel periodo della prima ondata dell’emergenza Covid ha effettuato ben 558 interventi per la rimozione di inserzioni irregolari di prodotti alimentari sui siti Alibaba, Amazon e Ebay, con quasi la metà (45%) dei casi di irregolarità che hanno riguardato proprio l’olio di oliva.
Con l’82% degli italiani che, con l’emergenza coronavirus, cerca prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio, il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane, o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo.
Mentre online è meglio verificare anche l’identità del venditore, privilegiando chi ha un legame diretto con la terra o appartiene ad una rete strutturata di agricoltori come Campagna Amica ma è importante anche assicurarsi che il prodotto in vendita sia realmente tipico della zona da cui proviene, magari stando attenti che il nome del prodotto non sia “storpiato” come spesso accade quando ci si trova davanti delle imitazioni delle più note specialità Made in Italy.
Redazione Irno24 28/01/2022
Incontro fra Governo, Regione e Sindacati sui progetti "ZES Campania"
Si è tenuto questa mattina l’incontro fra il Commissario Straordinario del Governo della ZES Campania, avvocato Giosy Romano, il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, l'assessore alle Attività produttive e Lavoro, Antonio Marchiello, e i segretari generali di CGIL, CISL e UIL in vista dell'avvio dei progetti che, tra gli altri, ricadranno nella riperimetrazione della “ZES Campania”.
La Regione Campania, nella logica di creare un clima di fiducia per gli imprenditori nazionali e internazionali che intendono investire nella “ZES Campania”, sta attuando un percorso di collaborazione tra le istituzioni e i principali attori coinvolti nella realizzazione della Zona Economica Speciale. Un primo segnale di riscontro positivo si è avuto dopo l'incontro di oggi. Tutte le parti presenti hanno confermato la massima disponibilità a porre in essere iniziative condivise e congiunte, concordando sulla necessità di operare con un approccio sinergico, al fine di velocizzare le procedure di avvio dei progetti previsti per la ZES dal PNRR.
Le Organizzazioni Sindacali hanno espresso una unanime positiva valutazione per il metodo di confronto istituito e si è deciso di convocare, a breve, un tavolo di lavoro operativo, con tutti gli attori, per attuare i nuovi interventi. La ZES è un'occasione storica da cogliere, che può essere un volano per il nostro territorio. L'incontro ha evidenziato la sinergia tra istituzioni, imprese ed organizzazioni sindacali.
Sono pronte a partire le prime procedure di gara sui progetti già finanziati e, grazie all’apertura ad ogni forma di cooperazione, sia da parte delle istituzioni che dei rappresentanti delle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL, si prospetta una fattiva collaborazione che non farà altro che aprire una stagione nuova per lo sviluppo del nostro territorio e per l’occupazione in Campania.