Salerno, consegna di alimenti e uova pasquali alla comunità ucraina

Napoli: "Un grazie al Settore Politiche Sociali e a Padre Ivan"

Redazione Irno24 15/04/2022 0

"La Pasqua ucraina è una festività unica e da scoprire per le sue numerose tradizioni, ricche di cibo e di colori. Il Comune ha voluto essere ancora una volta vicino alla comunità presente a Salerno e a farla sentire a casa, consegnando alimenti alle famiglie e uova di cioccolato AIL ai più piccini.

Un grazie al Settore Politiche Sociali e a Padre Ivan, Pope della chiesa cristiano-ortodossa-ucraina a Salerno, che hanno lavorato insieme per organizzare la distribuzione". Lo scrive il sindaco Napoli.

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Redazione Irno24 23/03/2021

Salerno, 16 alberi al posto di quelli divelti a Torrione dalla tromba d'aria

Sono iniziate martedì 23 marzo le operazioni di piantumazione degli alberi divelti dalla tromba d'aria lo scorso autunno a Torrione. Saranno piantati 16 alberi: 7 in Piazza Ovidio Serino e 9 in via Posidonia. Si tratta di esemplari di Acer Rubrum (acero rosso) particolarmente adatti, per caratteristiche arboree, alle condizioni climatiche ed urbanistiche di Salerno.

Raggiungeranno un'altezza di dieci metri ed una larghezza di chioma di dodici metri con un gradevolissimo aspetto estetico grazie anche all'intensa colorazione del fogliame.

Il Comune di Salerno è impegnato a garantire una gestione dinamica e sostenibile del patrimonio arboreo cittadino assicurando la manutenzione della piante, la rimozione di quelle malate e pericolanti, la sostituzione progressiva delle specie arboree non più compatibili con lo sviluppo urbano della città.

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Redazione Irno24 30/04/2022

Salerno, Strianese in occasione del 1° Maggio: "Lavoro un diritto, non pegno da pagare"

"Questo 1 maggio 2022 segna un passaggio importante per la nostra ripresa dalla pandemia. Via il green pass per accedere a bar, ristoranti, cinema, teatri, eventi e attività sportive, centri benessere, convegni, formazione. Tutte attività lavorative prima ostacolate dai vari obblighi di prevenzione in quanto svolte al chiuso: ora viene tolto l’obbligo di certificazione verde. Solo alcune categorie hanno ancora questo dovere per ragioni di maggiore esposizione. Parlo dei lavoratori del mondo sanitario, delle forze armate, della scuola e università, fra gli altri, ai quali è richiesto ancora un po’ di sacrificio.

Sostanzialmente ora veramente possiamo dire che stiamo uscendo dall’emergenza epidemiologica. È stato un grande e importante lavoro di squadra a cui ognuno di noi ha partecipato, ciascuno con le proprie responsabilità. Tutto il mondo del lavoro è stato sconvolto in questi due anni e non mi stancherò mai di ringraziare le donne e agli uomini che hanno attraversato l’emergenza, con grande senso di responsabilità, tenendo in piedi un intero Paese. Penso alle lavoratrici e ai lavoratori, tantissimi in ogni comparto, che con abnegazione e senso di solidarietà non si sono mai fermati.

Mi vengono in mente molte professioni diverse fra loro, ma che hanno letteralmente sostenuto le nostre comunità: da una parte il personale sanitario, medici, infermieri, addetti alle pulizie, dall’altra gli operatori della logistica, i rider e i driver che hanno permesso gli approvvigionamenti essenziali e la consegna a casa quando non si poteva uscire. Ma penso anche a tutti gli addetti della distribuzione alimentare e della grande distribuzione, alle forze dell’ordine, agli addetti al settore dei trasporti, ai lavoratori dell’agroalimentare, a tutto il lavoro pubblico, che anche in smart working ha continuato ad assicurare i servizi essenziali, agli insegnanti che con le loro lezioni online hanno fatto i salti mortali per tenere viva l’attenzione dei loro studenti, senza lasciare nessuno indietro. E ancora moltissimi altri lavori che ci hanno consentito di vivere una vita con una parvenza di normalità.

Ovviamente penso anche alle lavoratrici e ai lavoratori che sono stati costretti a fermarsi, a bloccare le loro attività o comunque a rallentare, soffrendo tantissimo, in alcuni casi perdendo il lavoro. Le categorie più colpite sono proprio quelle che da questo 1 maggio possono tornare alla normalità: ristorazione, mondo della cultura e dello spettacolo, del turismo, dello sport e del benessere, commercio e artigianato. Nostro dovere morale e istituzionale ora è dare sostegno al lavoro tutto e soprattutto alle lavoratrici e ai lavoratori, perché il focus centrale sono le persone: che lavorano o che vorrebbero lavorare o che hanno perso il lavoro. O addirittura che hanno perso la vita. Ancora oggi infatti si muore di lavoro. Tra gennaio e marzo 2022 in Italia sono state riscontrate 189 morti bianche, 2,2% in più rispetto allo stesso periodo nel 2021, come emerge dai numeri riportati dall'Inail.

E sono proprio le donne che subiscono questo incremento di incidenti mortali sul lavoro. I casi mortali femminili denunciati, sempre secondo l’Inail, sono passati da 14 a 24, mentre l’incidenza maschile scende da 171 a 165. È una strage che dobbiamo assolutamente fermare. Il lavoro è un diritto, non un pegno da pagare. Proprio la pandemia ci ha dimostrato con crudele evidenza che il profitto non deve essere l’obiettivo principale delle nostre scelte. Sono le persone il nostro centro, gli esseri umani. Lo sviluppo basato sulla finanza e sulla crescente disuguaglianza non è sostenibile né per l’uomo né per la natura.

Sui nostri territori ora dobbiamo ripartire da qui, attraverso il sostegno del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che punta allo sviluppo verde e digitale del Paese, con una nuova visione comune in cui il lavoro e le persone sono il centro della nostra attività politica. Ce lo hanno insegnato proprio quelle lavoratrici e quei lavoratori che non si sono mai fermati nonostante tutto o quelli che si sono dovuti fermare per dovere. È questa la politica del servizio, questo deve essere il nostro ruolo di politici se vogliamo veramente cambiare qualcosa. La Provincia di Salerno si muove in questa direzione, vicino alle lavoratrici e ai lavoratori prima di tutto. Buon 1 maggio da parte mia e di tutta l’Amministrazione provinciale". Così in una nota il Presidente della Provincia, Michele Strianese.

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Redazione Irno24 03/06/2021

Rapine a Pontecagnano e Montecorvino, arrestato 28enne: si indaga su colpi a Salerno

Nella giornata di ieri, 2 giugno, i Carabinieri della Sezione Operativa, coordinata dal Cap. Graziano Maddalena, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino di origine rumena, da molti anni residente a Pontecagnano, M.R.G. cl. ’93, già gravato da molti precedenti penali. L’accusa è rapina aggravata in concorso con altro soggetto in corso di identificazione.

Le indagini sono scaturite a seguito di due rapine a mano armata commesse il 1° giugno: la prima alle ore 05:30 in Pontecagnano presso il Bar “Commerciale” di corso Umberto I, in questo caso un giovane con accento straniero e con il volto travisato da casco, passamontagna e mascherina è entrato nel locale e facendo intravedere la pistola dentro la tasca ha minacciato la titolare ed è riuscito a prelevare l’intero cassetto contenente circa 100 €; il secondo episodio avvenuto in tarda serata in Montecorvino Pugliano, loc. Pagliarone, presso il bar “L’incontro”, questa volta i soggetti sono due, entrambi armati di pistola e travisati con casco, passamontagna e mascherina, anche in questo caso i malfattori dopo aver minacciato il titolare hanno prelevato la cassa con l’importo della giornata, circa 1000 €.

Le indagini sono consistite in una fitta acquisizione di video di sorveglianza sia comunali che privati, ma soprattutto una costante azione di monitoraggio del territorio che ha consentito di fermare il soggetto nei pressi di via delle Sirene in Pontecagnano. Il giovane, già sospettato di altri delitti, era a bordo di un Suv con all’interno i caschi utilizzati durante le rapine. Infine la perquisizione presso il domicilio ha consentito di rinvenire un passamontagna. I militari, una volta riscostruito i movimenti del fermato, hanno ispezionato le zone circostanti e, sempre nei pressi di via delle Sirene, hanno rinvenuto in una buca scavata in un terreno a bordo strada le due pistole: due scacciacani prive di tappo rosso. Il giovane rumeno in nottata è stato condotto presso il carcere di Salerno.

I militari stanno continuando ad indagare per individuare il complice del fermato che ha perpetrato con lui la rapina a Pagliarone. Gli accertamenti sono finalizzati anche a scoprire se il giovane è coinvolto nella serie di rapine, tutte molto simili, che sono state perpetrate nel territorio di Pontecagnano e Salerno da diversi mesi a questa parte.

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