Sede ACI Salerno ha nuovamente il defibrillatore grazie ad una donazione
Tempo fa ignoti trafugarono il prezioso dispositivo, fondamentale in una zona così centrale
Redazione Irno24 09/10/2023 0
Martedì 10 ottobre, alle ore 10:00, presso la Sala del Gonfalone di Palazzo di Città, sarà consegnato all'ACI Salerno un defibrillatore donato al Comune dall’Associazione Portatori Dispositivi Impiantabili Cardiaci di Bologna. Come si ricorderà, tempo fa la sede ACI Salerno fu privata da ignoti del prezioso dispositivo.
Con tale iniziativa, l'amministrazione comunale intende ringraziare APDIC per la donazione e dotare nuovamente la sede di ACI Salerno di un defibrillatore, strumento vitale in una zona del centro città, altamente interessata dal passaggio di residenti e turisti.
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Redazione Irno24 31/08/2024
Polichetti lascia Ruggi di Salerno, per Tommasetti "ennesimo addio eccellente"
“Il Ruggi di Salerno continua a svuotarsi dei suoi professionisti più apprezzati”. E’ l’amara constatazione di Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, che commenta così l’ennesimo addio eccellente all’ospedale di Salerno. Si tratta del dottor Mario Polichetti, a lungo alla guida della Gravidanza a rischio, che si trasferirà alla clinica Tortorella.
“Fa male prendere atto di un’emorragia che sembra ormai inarrestabile. Come purtroppo avevo immaginato, il caso della Torre cardiologica è stato solo l’inizio. Dopo il professor Iesu e tutti i componenti della sua storica equipe, che uno dopo l’altro hanno preso strade diverse, ora tocca ad altri reparti, che per anni hanno rappresentato un fiore all’occhiello del Ruggi.
Rivolgo i miei migliori auguri a Mario Polichetti per il prosieguo della sua carriera, ma al tempo stesso vedo molte nubi addensarsi sul futuro dell’Azienda ospedaliera. Non possiamo ignorare che la sua storia sia fatta soprattutto di uomini e professionisti che hanno dato lustro al suo nome. Ora, quelle stesse eccellenze migrano verso altri lidi e l’ospedale di Salerno continua a impoverirsi, pure a causa di scelte che poco hanno a che fare con la sanità e fin troppo con la politica.
Oltre un mese fa ho presentato un’interrogazione, ancora senza risposta, al presidente della Campania, Vincenzo De Luca, sulla gestione affidata a un medico specializzato in Oncologia, che avrebbe portato a incongruenze nelle cartelle cliniche. Il primo a evidenziare il problema era stato proprio Polichetti. Attendiamo ora la conferenza stampa per comprendere le ragioni del suo addio. Non vorrei che le due cose fossero collegate”.
Chiara Di Capua 20/01/2022
La gestione dello shock dopo aver subito una truffa o un furto
Dai carabinieri di Salerno e provincia arriva l’ennesimo avviso che mette in guardia non solo gli anziani, ma tutti i possessori di conti bancari: attenzione alle truffe telefoniche e via sms. In questi mesi si sta assistendo ad un aumento vertiginoso di denunce per truffe telefoniche, studiate alla perfezione per rendere credibile la richiesta d’accesso al conto bancario.
Ormai questa nuova frontiera del furto può essere inserita nella lista di eventi shockanti e traumatici che potrebbero interferire con il benessere psicologico, se non affrontati adeguatamente. A seguito di una truffa o un furto, la reazione più normale è quella di provare un mix di emozioni contrastanti verso se stessi, verso gli altri, verso le autorità preposte per la giustizia, ma provando a mettere ordine vedremo che è tutto normale ciò che si prova.
È molto importante ricordare che ogni persona reagisce agli eventi stressanti in modo diverso, quindi non c’è un modo giusto o sbagliato di reagire. La reazione ad un evento inaspettato e negativo dipende dalla personalità dell’individuo, dalla rete sociale su cui si appoggia e dalla resilienza. Vediamole una per una.
Personalità individuale: la personalità è un’organizzazione di modi di essere e di reagire nelle varie situazioni di vita ed è costituita dal temperamento (di base biologica) e dal carattere (di base ambientale). Per esempio, una persona dal carattere amichevole reagirà in modo sicuramente diverso da una persona dal carattere ostile.
Rete sociale: è l’insieme delle persone che interagiscono con l’individuo. Chi ha una scarsa rete sociale si sente meno stabile e meno supportato dall’ambiente circostante, più solo, soprattutto in momenti di difficoltà.
Resilienza: è la capacità di reagire e superare un evento traumatico o un momento difficile con le sole proprie risorse interne e di riorganizzare positivamente gli eventi.
Le fasi emotive dopo aver subito un evento negativo sono cinque, ma non è necessario che si verifichino tutte o in un ordine preciso, infatti la rielaborazione di un evento negativo richiede spesso il passaggio ripetuto su più fasi.
Shock emotivo: questa fase è caratterizzata da una forte confusione e disorganizzazione mentale e può durare fino a 72 ore dopo l’evento. Compare una sensazione di incredulità e irrealtà. Si cerca di ripercorrere l’evento mentalmente con il tentativo di dargli un senso. Le emozioni che si provano sono tristezza, rabbia, paura alternate in modo confuso.
Rifiuto: è una sorta di negazione delle proprie emozioni e le proprie preoccupazioni. Si evita di parlare dell’argomento e ci si dimostra forti all’esterno o come se non fosse successo nulla. Qui prevale una forte emozione di vergogna. Questo comportamento, se protratto, prolunga gli effetti negativi del trauma.
Tristezza: dopo aver accettato l’evento negativo, è probabile provare un forte senso di tristezza. È sconvolgente sentirsi truffati, la tristezza fa emergere il senso di perdita.
Rabbia: in questa fase è normale voler incolpare qualcuno per il danno subito, quindi ci si attiva con denunce e prevale il senso di giustizia. Qui potrebbe avvenire un passaggio delicato che non permette una sana elaborazione, cioè se la rabbia diventa negativa e connotata solo di sfumature di vendette. Ricordiamo che la rabbia non cambia il passato, non elimina ciò che ci è stato fatto, ma la si deve sfruttare positivamente per il futuro.
Paura: è l’ultima fase, quella in cui l’attivazione emotiva per il torto subito cala e in cui si prova a tornare alla vita di tutti i giorni. La fase della paura è normalmente la più difficile. Non è continua, compare spesso in situazioni che rimandano all’evento negativo o quando si è da soli. In questa fase restano i residui di vissuti di incapacità e vulnerabilità. Se sei stato vittima di una truffa o un furto, la prima cosa da fare è quella di chiedere sostegno: abbiamo già sottolineato l’importanza della rete sociale.
Il sostegno può essere trovato in modi diversi, chiedendo consigli alle forze dell’ordine, chiamando amici, familiari, vicini da casa o, nel caso in cui i sintomi siano troppo forti, uno psicologo. Non avere paura di chiedere aiuto ad altri per ricevere supporto emotivo e rassicurazioni. È altrettanto importante dare spazio alle emozioni: l’errore che commettono più spesso i familiari o gli amici è quello di minimizzare l’evento con frasi come “l'unica cosa che conta è che stai bene” o “sei stato fortunato, non ti hanno prosciugato il conto” o “dai, non è successo niente”.
Se si è vittima di un’esperienza scioccante si ha diritto di provare ed esprimere sentimenti negativi. Bisogna inoltre trovare i modi più pratici per reagire alla paura: attenzione a non subire passivamente l’evento, piuttosto attivati per sentirti più al sicuro in futuro, anche attraverso azioni pratiche. Infine è fondamentale mantenere la propria routine: cerca di tornare alla tua routine non appena possibile. Non perdere le tue abitudini e affronta le situazioni che ti creano paura, ricorda che più eviti le situazioni che temi, più la paura aumenta.
Redazione Irno24 04/03/2023
Salerno, panchina blu per la sindrome di Sjögren
Ieri mattina, in piazza Vittorio Veneto, la vicesindaco e assessore alle Pari Opportunità del Comune di Salerno, Paky Memoli, ha inaugurato una panchina blu per sensibilizzare la collettività sulla sindrome di Sjögren. L'iniziativa rientra nella Settimana di Celebrazione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare ed è stata organizzata dall'Associazione ANIMaSS.