Troppi furti in città, Confcommercio Salerno scrive al Prefetto per maggiori controlli
Gli operatori sono vittime di ingenti danni materiali e morali
Redazione Irno24 19/06/2021 0
A seguito dei recenti furti che le attività commerciali salernitane hanno subito nelle scorse settimane, anche in pieno centro, il Distretto Provinciale di Confcommercio Campania ha sentito la necessità di rivolgersi al Prefetto di Salerno, Francesco Russo, attraverso l’invio di una missiva, per comunicare lo stato di preoccupazione tra gli operatori, vittime di ingenti danni, sia materiali quanto morali.
Per quanto espresso, si sollecita l’autorevole intervento al fine di avere una maggiore sorveglianza del territorio per poter rassicurare maggiormente gli imprenditori, pur consapevoli dell’enorme attività di controllo già esercitata dalle forze di polizia, soprattutto durante il periodo del lockdown.
“Esprimendo la nostra forte preoccupazione per la continuità con cui avvengono questi episodi, la nostra volontà di poter collaborare per garantire la sicurezza del distretto e prestare manforte a una categoria già duramente provata” afferma Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Salerno.
Potrebbero interessarti anche...
Redazione Irno24 28/04/2022
Biogas, importante accordo fra Regione Campania ed Eni
Si avvia un’importante fase di collaborazione tra Regione Campania ed Eni. La Giunta ha, infatti, approvato oggi il protocollo condiviso dai due Enti per sviluppare azioni comuni nel campo delle fonti rinnovabili e delle attività produttive ispirate ai principi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare.
Di particolare rilievo la previsione di azioni comuni sul tema del trattamento dei reflui zootecnici, con la disponibilità espressa da Eni di un concreto impegno anche per investimenti volti alla realizzazione d’impianti per la produzione di biogas con utilizzo dei reflui provenienti dal comparto bufalino.
Si tratta di un tema di particolare rilievo per garantire ad una filiera d’eccellenza dell’economia campana una sempre più elevata biosicurezza, con utilizzo delle più moderne tecnologie di settore. Nei prossimi giorni sarà formalizzata la sottoscrizione del Protocollo di collaborazione con concreto avvio delle attività previste di comune interesse.
Redazione Irno24 13/05/2021
Piero De Luca: "Al lavoro per evitare default di circa 1400 Comuni"
“Siamo consapevoli del problema molto delicato per circa 1400 Comuni che rischiano il default, dopo la sentenza della Consulta che ha cancellato la possibilità di restituire in 30 anni le anticipazioni di liquidità, concesse per pagare i debiti commerciali.
Il gruppo PD lavorerà con attenzione, d'intesa con il governo, per trovare al più presto una soluzione che permetta a tantissimi Comuni italiani di continuare ad assicurare i servizi essenziali e rispondere alle esigenze dei cittadini". Lo afferma Piero De Luca, vicepresidente del Gruppo dei deputati del Pd.
Redazione Irno24 07/01/2021
Ristorazione ko, i dati Fipe-Confcommercio: "Bisogna riaprire"
Come emerso dai dati elaborati dall’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, il 2020, l’annus horribilis della ristorazione italiana, si è chiuso nel peggiore dei modi: 37,7 miliardi di euro di perdite, circa il 40% dell’intero fatturato annuo del settore andato in fumo. Per questo la Fipe-Confcommercio ha scritto al ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, chiedendo un incontro urgente per elaborare insieme un piano organico di interventi destinato alle imprese e i lavoratori dei Pubblici Esercizi, anche con l’obiettivo di programmare una riapertura in sicurezza dei locali.
Il punto di partenza della discussione saranno proprio i conti di fine anno, che hanno messo in luce come il colpo più duro al settore sia arrivato dalle chiusure di novembre e dicembre. Storicamente, nel periodo delle festività dicembrine per una parte rilevante dei locali si arriva a generare fino al 20% del fatturato annuo: nel quarto trimestre 2020, invece, le perdite registrate hanno superato i 14 miliardi di euro, con un meno 57,1% dei ricavi, peggio ancora di quello che era successo nel II trimestre, quello del primo lockdown.
Questa fine d'anno ha di fatto vanificato gli sforzi estivi che pure avevano portato ad un contenimento delle perdite in alcune aree turistiche del Paese. Le grandi città, dove ha pesato di più l’assenza del turismo internazionale, non hanno invece beneficiato nemmeno della tregua estiva, registrando perdite complessivamente superiori all’80%.
“La ristorazione italiana - dichiara Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio - non ha pace: ogni volta che si avvicina la scadenza delle misure restrittive, ne vengono annunciate di nuove e si riparte da zero. Così anche il primo provvedimento del 2021 ha disposto la chiusura di bar e ristoranti nei fine settimana, lasciando gli imprenditori nell’incertezza dall’11 gennaio in poi, con i danni e le distorsioni che ne conseguono. Chiediamo a Governo e Comitato Tecnico Scientifico di dare prospettive diverse - più certe, ma anche più motivanti - ad un settore che ha pagato un prezzo altissimo, ma soprattutto che ha già dimostrato di poter lavorare in totale sicurezza”.
Da Confcommercio Salerno, rivendicando il senso di responsabilità di un settore che, sin dal primo istante, si è adeguato alle continue prescrizioni, gli fa eco il presidente, Giuseppe Gagliano: "La situazione provinciale è stata già evidenziata qualche settimana fa, a proposito del crollo del fatturato degli alberghi anche negli ultimi mesi dell’anno. Nel panorama dei pubblici esercizi salernitani, le cui dinamiche sono strettamente connesse al turismo, ci sono tendenze analoghe. Oltre alle limitazioni previste dalle normative vigenti, ad aggravare la condizione c’è l’assenza di Luci d’artista, evento che permetteva alle imprese di mettere un bel po’ di fieno in cascina.
E’ impensabile tamponare i danni, potendo lavorare con asporto e consegna a domicilio o con le aperture, laddove permesse, fino alle 18, escludendo la cena che è il momento di maggior consumo. Dalla pandemia si esce con il contributo di tutti, non sacrificando alcune categorie che vengono considerate alla stregua di untori. Non va mai dimenticato che, spesso, dietro un bar o un ristorante ci sono i sacrifici di una vita dell’imprenditore, e ci sono lavoratori e fornitori che soffrono per il blocco delle attività".