A Salerno un viaggio virtuale nel mondo di Gustav Klimt

Appuntamento dall'8 dicembre al 26 febbraio nella chiesa dell'Addolorata

Redazione Irno24 06/12/2022 0

Dall'8 dicembre 2022 al 26 febbraio 2023, a Salerno, la possibilità di effettuare uno straordinario viaggio nel mondo di Gustav Klimt. Un emozionante percorso interattivo con il patrocinio del Comune di Salerno, promosso dalla ProCulTur e prodotto e organizzato dalla Alta Classe Lab con la Next Event.

Una manifestazione che, nella chiesa dell'Addolorata, nel complesso monumentale di Santa Sofia, condurrà i visitatori nell'affascinante mondo del famoso pittore austriaco, considerato uno dei più significativi artisti della secessione viennese.

Un’esperienza totalizzante divisa tra il reale e il virtuale, alla ricerca di emozioni nuove, insieme all'opportunità di aprire la mente a sensazioni mai provate prima. A completare l'allestimento, anche un'area pronta a lasciare spazio alla creatività seguendo lo stile Klimt, con il novello artista aiutato da tutorial esplicativi, libero di decidere tra il portare a casa il suo disegno o lasciarlo ai posteri che prenderanno parte all'iniziativa.

Per tutti i partecipanti, grazie alla tecnologia VR, l'eccezionale opportunità di immergersi a 360° nei colori e nelle atmosfere dell’artista viennese, vivendo all’interno dei quadri stessi. Con il supporto degli oculus, strumento di ultimissima generazione per il mondo virtuale, si potrà rivivere tutto l'incanto degli scenari che hanno ispirato l’arte di Klimt.

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Annamaria Parlato 23/08/2020

Tra quattrocento e novecento: la pinacoteca provinciale e le sue collezioni

Al primo piano del Settecentesco Palazzo Pinto, in via Mercanti 63, è ubicata la Pinacoteca Provinciale, aperta il 18 marzo del 2001. Il palazzo-contenitore è uno strepitoso esempio di architettura gentilizia, nel centro storico di Salerno; il suo nome proviene da una delle più importanti famiglie aristocratiche che vi dimorò. L’Amministrazione Provinciale da sempre si è resa parte attiva per il restauro, il recupero e la promozione-fruizione del patrimonio culturale in esso contenuto.

Le collezioni si avvalgono di donazioni già a partire dagli anni 1927-1938, la più cospicua è sicuramente quella Pinto, e con acquisizioni di opere databili dal XV al XVIII secolo. Il termine Pinacoteca deriva dal greco “pinakes”, che originariamente indicava le tavolette di legno usate per scrivere, ma che in seguito passò a designare i quadri dipinti. Su pinakes erano in genere dipinti gli ex-voto appesi nei santuari, alle pareti dei templi e agli alberi. Su tavola fu tutta la pittura del IV secolo a.C., che permise alle opere dei grandi maestri di circolare diffusamente nel mondo greco-romano.

Tornando al percorso espositivo e alle collezioni di Palazzo Pinto, questo si articola in ben tre sezioni, in ordine cronologico: dal Quattrocento al Settecento, Pittori Salernitani e Costaioli, Artisti stranieri.

Sezione Quattro-Settecentesca

Questa sezione si suddivide in tre gruppi: Rinascimento meridionale e tardomanierismo (XV-XVII), Naturalismo caravaggesco e Tardobarocco giordanesco (XVII-XVIII), Accademia di Solimena e pittura di genere (XVIII). Tra i capolavori si citano la tavola lignea con l’Assunzione della Vergine di Cristoforo Faffeo e bottega di fine Quattrocento, e il Polittico di Andrea Sabatini da Salerno, uno dei maggiori pittori rinascimentali dell’Italia meridionale.

A seguire il trittico raffigurante la Madonna con Bambino in trono tra i Santi Francesco d’Assisi, Antonio da Padova, Bernardino da Siena e Ludovico d’Angiò, attribuito da Ferdinando Bologna al Maestro dell’Incoronazione di Eboli (XV secolo). Ancora, lungo i corridoi si ritrovano dipinti che si rifanno al naturalismo caravaggesco per i secoli XVII-XVIII, la splendida opera di Antonio Olivieri Madonna con Bambino e San Giovannino, che ha chiari riferimenti ai Caracci e al Maratta, ed infine tele con scene di genere come nature morte e paesaggi.

Il secolo XVII è rappresentato da dipinti come “Il sacrificio di Isacco”, nei modi di Francesco Guarino, “Salomè con la testa del Battista” vicino alle opere del Battistello. Il XVIII secolo, a seguito dell’operazione di restauro che ha consentito il riconoscimento e la datazione di numerose opere, si è enormemente arricchito con scene vetero e neo-testamentarie, paesaggi e nature morte, anche di grandi proporzioni.

Sezione Salernitani e Costaioli

Protagoniste di questa sezione sono le opere di artisti Salernitani (Raffaele Tafuri, Gaetano Esposito, Clemente Tafuri, Pasquale Avallone, Guglielmo Beraglia, Gaetano D’Agostino) e della Costiera Amalfitana (Luca Albino, Antonio Ferrigno, Luigi Paolillo, Manfredi Nicoletti, Gaetano Capone) tra Ottocento e Novecento. Di notevole bellezza è la Torre Normanna di Luca Albino. Le altre opere sono accomunate tra loro per i temi trattati, come il paesaggio, i ritratti, il folklore.

Sezione Artisti Stranieri

A partire dal 1999 si costituì questa sezione, comprendendo ben 52 opere di circa undici artisti stranieri, i cosiddetti “tedeschi”, che giunti sulla Costa Salernitana, amanti della civiltà magno-greca, delle cupole bianche mediterranee, delle scene di vita quotidiana, apportarono grandi novità e rivoluzionarono la scena artistica locale nei primi anni del Novecento. Di Richard Dölker, uno dei maggiori esponenti del “periodo tedesco” della ceramica vietrese, sono conservate 19 opere tra acquerelli, chine, disegni. Paesaggi positanesi di Stefan Andres, scrittore oltre che pittore, sono a china su carta, di cui i più famosi sono: Il campanile della Chiesa Madre di Positano, Punta Campanella vista da Positano, La casa degli Andres a Positano.

Ovviamente in questa sede sarebbe impossibile elencare tutti i capolavori esposti in Pinacoteca. Di sicuro la curiosità è forte e questo potrebbe essere uno spunto interessante, indirizzato a coloro che volessero visitarla. Recarsi in Pinacoteca Provinciale, magari in periodo natalizio, potrebbe essere una strepitosa passeggiata culturale tra i vicoli del centro storico dell’OPULENTA SALERNUM, iscrizione coniata su una moneta del 1052, alludendo alla ricchezza del principato di allora che persiste anche nella Salerno di oggi. L’apertura è dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 19:45. L’ingresso è gratuito.

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Redazione Irno24 08/06/2021

All'Archivio di Stato di Salerno la mostra "Alexandre Dumas, l'Italia nel cuore"

“Alexandre Dumas, l’Italia nel cuore”, mostra a cura di Jocelyn Fiorina, dedicata ad Alexandre Dumas, l’autore del Conte di Montecristo, dei Tre Moschettieri, di molti altri romanzi e di opere teatrali, mette in luce il suo forte legame con l’Italia. L’Italia ha avuto una grande influenza sulle opere di Alexandre Dumas: ne ha raccontato i paesaggi e la storia, dall'antichità al Risorgimento, e molti dei suoi romanzi hanno l'Italia come scenario. Più di trenta opere di Dumas sull’Italia sono citate nella mostra, alcune composte da più di 3000 pagine. Anche i briganti italiani sono stati il soggetto di numerosi romanzi dell’autore.

Come mostrato da documenti inediti riprodotti nella mostra, Dumas aveva l'Italia nel cuore, ma era anche nel cuore dell'Italia: partecipando ai movimenti del Risorgimento, frequentando i patrioti italiani in esilio a Parigi, la Giovine Italia, la società segreta dei carbonari, fino a diventare amico di Garibaldi, e il suo biografo ufficiale. Le sue avventure personali in Italia degne dei suoi romanzi, i luoghi che ha visitato, le persone che ha incontrato hanno nutrito i suoi racconti.

Basti pensare che un terzo del Conte di Montecristo è ambientato a Roma. Padre del romanzo a puntate, precursore delle serie tv di oggi, Dumas è entrato nella cultura popolare e ritroviamo le sue opere in forma televisiva, cinematografica, a fumetti. La mostra ospita alcune delle opere originali del maestro Carlo Rispoli, disegnatore del fumetto il Conte di Montecristo.

La mostra, realizzata con la société des Amis d’Alexandre Dumas e con il patrocinio dell’ambasciata di Francia, e la collaborazione dell’università di Salerno, ha ricevuto il label scientifico dell’università franco-italiana e ha il supporto della Rai. E' allestita presso l'Archivio di Stato di Salerno dal 3 giugno al 3 luglio ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, il sabato dalle 9 alle 13.

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Redazione Irno24 20/01/2022

Indetto il concorso letterario "Racconti campani 2022"

La casa editrice indipendente Historica edizioni, in collaborazione con il sito Cultora, indice il concorso letterario “Racconti campani 2022”. La partecipazione è gratuita ed è rivolta a tutte le persone, italiane o straniere, nate, residenti o domiciliate nella regione Campania.

L’oggetto del concorso riguarda esclusivamente la sezione narrativa. Gli autori intenzionati a partecipare al concorso dovranno inviare racconti inediti e redatti in lingua italiana. Possono partecipare testi già premiati in altri concorsi, purché sempre inediti e redatti in lingua italiana.

Gli elaborati dovranno essere inoltrati entro e non oltre il 15 Febbraio 2022 in formato Word con nome, cognome, numero di telefono e nome del concorso alla mail racconticampani@gmail.com; i racconti vincitori saranno pubblicati da Historica edizioni in un libro che sarà disponibile nelle librerie campane (con distribuzione Libro.co), sul sito di Historica, nelle principali fiere della piccola e media Editoria cui parteciperà l’editore e sui principali book-stores online.

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