Allargamento porto di Salerno, Tommasetti: "Preoccupa impatto ambientale"

"Vanno però prese in considerazione tutte le possibili implicazioni dei vari progetti"

Aurelio Tommasetti (foto da pagina fb)

Redazione Irno24 25/07/2025 0

"Aprire un dibattito serio sul masterplan del porto di Salerno". Questa la proposta di Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega e capo dell’opposizione in Consiglio regionale, sul progetto per l’allargamento del molo di Ponente e l’allungamento del molo Manfredi. Una questione che ha suscitato molte proteste per le conseguenze dal punto di vista ambientale.

"Lo sviluppo infrastrutturale - afferma Tommasetti - è un punto imprescindibile del nostro programma e su questo non cambieremo mai idea. Vanno però prese in considerazione tutte le possibili implicazioni dei vari progetti, soprattutto quelli più invasivi. In questo caso le comunità della Costiera, nonché associazioni come Legambiente e Italia Nostra, hanno lanciato l’allarme sulla possibile deturpazione paesaggistica legata a un allargamento del porto e le ricadute sulla vivibilità della Costiera Amalfitana, che ricordo essere patrimonio Unesco riconosciuto a livello mondiale. L’eventualità di perdere tratti di spiaggia, con navi a una manciata di metri dalla costa, non può essere presa a cuor leggero.

Siamo di fronte a un intervento di portata enorme, che potrebbe avere effetti sull’intera filiera turistica tra Salerno e la Costiera. L’impatto su località come Capo d’Orso e la Baia di Vietri sul Mare va valutato senza preconcetti e soprattutto senza ignorare le perplessità e preoccupazioni di chi vive il territorio. Per questo occorre la disponibilità di tutti. Offro anche la mia di consigliere regionale per dare una mano affinché si vada nella direzione giusta".

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Redazione Irno24 06/05/2021

Controlli pre-stagionali sul mare in Campania, alcune criticità nel salernitano

Completati i controlli istituzionali dell’Arpa Campania sulla salubrità delle acque di balneazione lungo l’intero litorale della Campania nel mese di aprile. Si tratta dei controlli cosiddetti “pre-stagionali” effettuati a norma di legge per poter disporre di un primo dato sulla balneabilità ad apertura della stagione e garantire ai cittadini la fruizione delle spiagge campane senza rischi per la salute derivanti da eventuali contaminazioni di tipo fecale.

Sono poco più di 380 i campioni di acqua di mare prelevati dai tecnici dell’Agenzia dei Dipartimenti di Caserta, Napoli e Salerno a bordo della flotta nautica, coordinata dalla UO Mare della Direzione Tecnica, per la ricerca dei parametri batteriologici (Escherichia Coli ed Enterococchi intestinali) ritenuti dall’Organizzazione mondiale della sanità indicatori di inquinamento fecale e pertanto determinati la balneabilità di ciascuna acqua adibita all’uso balneare della Campania.

I prelievi effettuati nelle 328 acque di balneazione del litorale campano sono quelli definiti dal calendario regionale di cui alla Delibera della Giunta regionale n. 119/2021 e quelli aggiuntivi nei cosiddetti “punti di studio” programmati laddove è previsto un particolare rischio di inquinamento.

Gli esiti analitici dei campionamenti pre-stagionali svolti nel mese di aprile hanno rilevato criticità in Costiera Amalfitana nei comuni di Positano (tratto “Spiaggia Grande”), Furore (“Le Porpore”), Praiano (“Praiano”), Maiori (“Maiori 2”), a Sapri (“Lungomare di Sapri”) nel Cilento, in Costiera sorrentina in tre acque di balneazione del comune di Massa Lubrense (“Marina della Lobra”, “San Montano”, “Marina di Crapolla”) e una del Comune di Sant’Agnello (“Punta San Francesco”), a Bacoli (“Marina Grande”) ed Ercolano (“La Favorita”) nel Napoletano. Per la provincia di Caserta non sono stati registrati valori microbiologici difformi dai limiti normativi in tutti i tratti di mare adibiti alla balneazione dei comuni casertani.

In totale nel solo mese di aprile sono stati riscontrati valori superiori ai limiti di legge in sedici acque di balneazione, incluse alcune già interdette all’uso balneare in quanto risultate di qualità scarsa nell’ultima classificazione regionale, è il caso di Minori (“Minori”), Pontecagnano Faiano (“La Picciola”), Salerno (“Est Fiume Irno”) in provincia di Salerno e di Castellammare di Stabia (“Ex Cartiera”), Torre Annunziata (“Nord Foce Sarno”) nel Napoletano. Colpisce la non conformità di alcuni tratti di mare che non hanno mai fatto segnalare criticità negli ultimi anni, come Marina Grande di Bacoli e Marina di Crapolla a Massa Lubrense.

L’Agenzia ha provveduto a comunicare alle Amministrazioni comunali pertinenti gli esiti sfavorevoli dei campionamenti per le conseguenziali ordinanze sindacali di divieto alla balneazione. Contestualmente, attraverso il diretto coinvolgimento delle amministrazioni locali, è stato attivato l’iter procedurale per l’individuazione delle probabili cause che hanno determinato la contaminazione fecale delle acque. Ciò al fine di poter attuare le misure per il loro risanamento ed effettuare successivi campionamenti attestanti il rientro dei valori analitici nei limiti di legge con la riammissione alla balneazione mediante ordinanza sindacale di revoca del divieto.

Per le acque risultate temporaneamente non balneabili, le cause dei superamenti dei valori microbiologici normativi con molta probabilità sono da attribuire in maniera diretta o indiretta agli eventi piovosi verificatisi nei giorni antecedenti i prelievi, eventi che hanno messo in evidenza problemi infrastrutturali degli impianti o dei collettori fognari.

I fenomeni piovosi, anche se di breve durata, possono mettere in crisi la rete delle acque pluviali in cui tipicamente, nei sistemi misti, sono convogliate anche le acque fognarie. In tali casi si verifica che i “tubi di troppo pieno”, scaricando direttamente in mare le acque in eccesso presenti nelle tubature o nei collettori che vengono inondati dalle acque di pioggia, veicolano in mare anche le acque di fogna che scorrono nelle suddette reti pluviali con conseguente contaminazione delle acque di mare.

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Redazione Irno24 13/10/2021

"Voglio un mondo pulito" in azione a Piazza San Francesco e al Molo Masuccio

Nei giorni scorsi, i volontari dell'associazione "Voglio un mondo pulito" hanno effettuato due interventi di pulizia in altrettanti luoghi simbolo della città di Salerno: Piazza San Francesco e il Molo Masuccio Salernitano.

Nel primo caso, sono stati rimossi 3 kg di rifiuti, così suddivisi: indifferenziato 1,7 kg, plastica 0,5 kg, cicche di sigarette 0,8 kg; nel secondo, 27 kg di rifiuti: indifferenziato 16,2 kg, plastica 1,3 kg, vetro 6,6 kg, metalli 0,9 kg, polistirolo 2 kg.

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Redazione Irno24 27/12/2024

Tommasetti: "Chiarezza sui rischi per l'incendio del deposito di Salerno Pulita"

“La salute dei salernitani viene prima di tutto, vanno diffuse informazioni chiare”. Lo afferma Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, in merito all’incendio al deposito di Salerno Pulita che ha seminato preoccupazione tra i cittadini del capoluogo, in particolare quelli che abitano nella zona industriale a ridosso dell’impianto. Le fiamme hanno interessato un capannone di compostaggio rifiuti.

“In queste situazioni non c’è da scherzare – ribadisce Tommasetti – Il rischio è di trovarsi di fronte all’ennesimo disastro ambientale, dopo i tanti che abbiamo già avuto modo di commentare dalla nostra regione, a cominciare dal rogo delle ecoballe a Persano. Non voglio fare allarmismo, chiedo solo che la popolazione residente venga messa al corrente di eventuali pericoli. Al momento le notizie sono molto generiche, comprese quelle sui primi rilievi Arpac che non avrebbero evidenziato problemi particolari. Non abbassiamo la guardia, specie quando si tratta di rifiuti”.

Il consigliere regionale fa notare che “nei giorni successivi era ancora visibile il fumo proveniente dalla struttura, segno che qualcosa continuava a bruciare. I cittadini, a seguito di ordinanza del Comune, tengono porte e finestre chiuse a ogni ora del giorno. Oltre a fare chiarezza su eventuali conseguenze dal punto di vista ambientale, servono tempi certi per la bonifica e lo smaltimento dei materiali andati a fuoco”.

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