Arrivano insieme a Salerno le navi Mein Schiff 4 e Sylvia Earle
La Earle rende omaggio agli sforzi di conservazione per le aree marine protette
Redazione Irno24 19/05/2025 0
Sono arrivate quasi insieme all’appuntamento con Salerno. La Mein Schiff 4 e la Sylvia Earle hanno attraccato questa mattina al Molo Manfredi, mentre il sole iniziava ad illuminare il Terminal Crociere Zaha Hadid. Sulla Mein Schiff 4 della Tui Cruises viaggiano oltre 2mila crocieristi, la Sylvia Earle è invece una nave da spedizione costruita da Sunstone Ships. È dedicata all’omonima dottoressa Sylvia Earle, biologa marina, oceanografa ed esploratrice di grande talento.
In qualità di prima scienziata capo della National Oceanic and Atmospheric Administration degli Stati Uniti, questa nave rende omaggio agli sforzi di conservazione per le aree marine protette e la fauna oceanica. Costruita appositamente per le spedizioni nei luoghi più remoti della terra, è dotata della rivoluzionaria prua Ulstein X-BOW, che consente alla nave di attraversare gli oceani in modo più confortevole ed efficiente. Storia, fascino, cultura ed economia: il turismo è anche questo.
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Redazione Irno24 11/11/2022
No cibo sintetico, partita anche in Campania la mobilitazione Coldiretti
No a latte senza mucche, alla carne in laboratorio e al pesce senza mare. È partita anche in Campania la mobilitazione Coldiretti per raccogliere su tutto il territorio nazionale le firme utili per la presentazione di una legge di iniziativa popolare che vieti la produzione, l’utilizzo e la vendita di cibo sintetico nel nostro Paese.
Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo, sulla spinta delle multinazionali e dei colossi hi-tech. Una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro dell’agricoltura, degli allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy. La petizione può essere sottoscritta in tutti gli uffici Coldiretti delle cinque province della regione, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi.
"Questa non è solo la battaglia degli agricoltori e degli allevatori – evidenzia Gennarino Masiello, presidente Coldiretti Campania – ma è una battaglia di civiltà per tutti i cittadini. Siamo di fronte ad una degenerazione della tecnologia, che diventa strumento speculativo della finanza. Cosa che temevamo da tempo.
Creare cibo in laboratorio mette il bene primario nelle mani dei grandi capitali multinazionali, tagliando in un colpo solo produzione agricola, biodiversità, tutela del paesaggio, cultura. Chiederemo nelle prossime ore ai parlamentari, alla Regione, alle Province, ai Comuni, alle associazioni, di pronunciarsi contro questa minaccia epocale, sottoscrivendo la proposta di legge affinché arrivi velocemente in Parlamento".
Redazione Irno24 23/08/2022
Balzo prezzi, quasi 3 milioni di italiani a rischio alimentare in autunno
Con i rincari d’autunno, sono a rischio alimentare oltre 2,6 milioni di persone, che in Italia sono costrette a chiedere aiuto per mangiare e rappresentano la punta dell’iceberg delle difficoltà in cui rischia di trovarsi un numero crescente di famiglie a causa dell’inflazione, spinta dal carrello della spesa per i costi energetici e alimentari. E’ quanto emerge dalle analisi di Coldiretti nell’esclusivo report su “L’autunno caldo degli italiani a tavola fra corsa prezzi e nuovi poveri”, diffuso in occasione del Meeting di Rimini.
Con l’aumento dei prezzi del carrello della spesa, cresce anche il numero di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari, che hanno aiutato tra gli altri 538.423 bambini (di età uguale o inferiore ai 15 anni), 299.890 anziani, 81.963 senza fissa dimora (di età uguale o superiore ai 65 anni), 31.846 disabili, secondo l’analisi della Coldiretti su dati del Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti (Fead).
Il balzo dell’inflazione, spinto dalle quotazioni record del gas, costerà alle famiglie italiane 564 euro in più solo per la tavola nel 2022, a causa del mix esplosivo dell’aumento dei costi energetici legato alla guerra in Ucraina e del taglio dei raccolti per la siccità, che aumenta la dipendenza dall’estero e alimenta i rincari.
La categoria per la quale gli italiani spenderanno complessivamente di più è il pane, pasta e riso, con un esborso aggiuntivo annuale di quasi 115 euro; precede sul podio carne e salumi, che costeranno 98 euro in più rispetto al 2021, e le verdure (+81 euro). Seguono latte, formaggi e uova con +71 euro e il pesce con +49 euro, davanti a frutta e oli, burro e grassi.
L’esplosione del costo dell’energia – sottolinea Coldiretti – ha un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui la siccità ha devastato i raccolti con perdite stimate a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nelle campagne, dove più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività e ben oltre 1/3 del totale nazionale delle imprese agricole (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, secondo il Crea.
In agricoltura si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi, al +129% per il gasolio, ma aumenti riguardano l’intera filiera alimentare, con il vetro che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.
Redazione Irno24 07/02/2021
Fine settimana da 200 milioni per bar e ristoranti delle regioni "gialle"
Una boccata di ossigeno da quasi 200 milioni di euro per bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismi aperti nelle regioni gialle durante il weekend, dove sono potuti tornare al lavoro tanti italiani impegnati dall’attività di ristorazione alla fornitura di cibi e bevande nella filiera alimentare che occupa 3,6 milioni di persone. E’ quanto emerge da una stima Coldiretti.
Un boom di prenotazioni con molti degli oltre 293mila locali aperti nelle zone gialle che hanno registrato il tutto esaurito anche per le limitazioni dei posti disponibili per le stringenti misure di sicurezza e di necessario distanziamento adottate dalle strutture sulle quali continua peraltro ad incidere pesantemente – sottolinea Coldiretti – la chiusura serale che vale fino all’80% dei ricavi. Complessivamente nel 2020 la ristorazione ha quasi dimezzato il fatturato (-48%) per una perdita complessiva di circa 41 miliardi di euro, secondo le stime Coldiretti su dati Ismea.
Gli effetti della limitazione delle attività di ristorazione – continua Coldiretti – si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con cali di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.