Baronissi, "La lupa" di Verga chiude la terza edizione della rassegna "Chi è di scena?"
Appuntamento il 7 e l'8 Maggio presso la Sala Le Muse in Via Sant'Andrea
Redazione Irno24 04/05/2022 0
Sabato 7 e domenica 8 maggio 2022, alle ore 21, ultimo appuntamento della terza edizione della rassegna “Chi è di scena?”, in corso negli spazi di Sala Le Muse a Baronissi (via Sant'Andrea, 67), organizzata da Teatro Novanta con il Comune di Baronissi. Si chiude con “La Lupa” di Verga per la regia di Matteo Salsano. In scena Serena Stella e Massimo Masiello.
Gna' Pina, che tutti chiamano "la Lupa", è una vedova ancora bella e attraente, ha cresciuto da sola una figlia, vive in un mondo contadino dalla mentalità bigotta e ristretta. È una donna libera, e come tutte le persone libere è considerata “pericolosa" da tutti, uomini e donne. È risaputa la trama della novella di Giovanni Verga, che con questo lavoro ha messo nero su bianco la passione amorosa.
Il suo non essere mai sazia delle relazioni diventa prepotentemente il centro della storia, ribaltando a specchio le dinamiche della società. Ed è ciò che in questo fine settimana sarà ripreso sul palcoscenico di Sala Le Muse, quando Serena Stella interpreterà la donna-mamma-suocera innamorata del genero (interpretato da Massimo Masiello) per dare voce e corpo ai sentimenti più carnali.
Potrebbero interessarti anche...
Redazione Irno24 15/01/2020
"Tu musica assassina", ultime repliche al Teatro del Giullare
Ultime due repliche al Piccolo Teatro del Giullare di “Tu musica assassina” di Manlio Santanelli e la regia di Uto Zhali. I cinque personaggi previsti dal copione torneranno a raccontare i loro paradossali mondi Sabato 18 Gennaio, ore 21, e Domenica 19, alle ore 18.30. In scena Marco Villani, Flavia Palumbo, Salvatore Albano, Andrea Bloise e Concita De Luca. Luci e musiche di Virna Prescenzo. Scenografia di Francesco Maria Sommaripa, costumi di Paolo Vitale.
I coniugi Eufemio ed Alda Tiberi, direttore di banca ed insegnante, hanno una smodata e patologica passione per la musica. Pur tuttavia non sono riusciti ad ottenere un abbonamento all’Associazione “Amici della Musica” della loro città. Lo statuto dell’associazione prevede infatti il numero chiuso e loro sono i primi in lista d’attesa. Per potervi accedere devono sperare solo in qualche dimissione o in un decesso.
Ironia della sorte abitano in uno stabile dove vivono anche il cassiere della stessa banca e sua moglie i quali, per avere ereditato le tessere dell’associazione, possono liberamente assistere il Giovedì a tutti i concerti. A complicare la vita dei Tiberi vi è poi il dottor Donati, medico degli orchestrali dell’associazione, scelto unicamente per avere notizie sullo stato di salute degli abbonati. E così, persone dall’apparenza tranquilla, pur di ottenere quell’abbonamento cominciano a nutrire intenti omicidi e a trasformarsi in aspiranti assassini.
Info e prenotazioni 3347686331 - info@piccoloteatrodelgiullare.eu.
Redazione Irno24 27/10/2021
"Qui fu Napoli... qui sarà Napoli", si chiude con "L’ultimo scugnizzo" di Viviani
E' il 16 dicembre del 1932 quando al Teatro Piccinni di Bari, Raffaele Viviani, attore e commediografo stabiese, porta in scena, insieme con la sorella Luisella (Viviani interpretava il ruolo di 'Ntonio e Luisella Viviani quello di 'Nnarella), la sua commedia in tre atti “L’ultimo scugnizzo”. Un lavoro che l’anno seguente riproporrà prima a Napoli al Teatro Fiorentini e, poi, a Milano.
Ora a portare in scena l’opera, che nel 1938 divenne un film diretto da Gennaro Ghirelli con lo stesso Viviani come protagonista, sarà la compagnia del Teatro Nuovo di Salerno, diretta da Ugo Piastrella, il 29, 30 (ore 21) e 31 ottobre (ore 18:30), nell’ambito della rassegna “Qui fu Napoli… qui sarà Napoli”. Si tratta dell’ultimo degli otto spettacoli della rassegna dedicata agli autori partenopei contemporanei, organizzata dal Consorzio “La città teatrale” con il finanziamento della Regione Campania ed il patrocinio del Comune di Salerno.
Protagonisti saranno Claudio Collano, Margherita Rago, Ciro Girardi, Antonella Quaranta, Antonello Cianciulli, Rodolfo Fornario, Rosaria Sellitti, Lucia Ronca, Cristina Mazzaccaro, Aldo Flauto, Roberto De Angelis, Francesco Ronca, Rosario Volpe, Alice Maggioletti, Giuseppe Bisogno e Daniela Apicella alle percussioni. Il tutto per la regia di Ugo Piastrella.
In questa commedia dominano due temi che ricorrono spesso nel teatro di Viviani: la miseria e l'emarginazione. Antonio Esposito è un giovane bisognoso che cerca lavoro a tutti i costi: la sua fidanzata Maria è incinta e lui la vuole sposare prima che nasca il figlio. 'Ntonio ha rubato una lettera di presentazione di un tale Dante Sarchiaponi e si presenta a casa dell'avvocato Razzoli in qualità di segretario. Per essere assunto fa intendere all'avvocato che è al corrente della sua relazione con Donna Palmira.
'Ntonio acquista pian piano credito nella famiglia dell'avvocato grazie al suo modo di fare. Tutti sanno del nuovo lavoro di 'Ntonio, anche gli amici di un tempo, gli scugnizzi, che ricordano con lui i tempi trascorsi. Passano i mesi, 'Ntonio in casa Razzoli è insostituibile ma è preoccupato per la nascita del figlio perché non ha ancora sposato Maria. Purtroppo il figlio appena nato è morto mentre Maria sta bene. Il sogno di 'Ntonio è infranto. L’ingresso per assistere allo spettacolo è gratuito previa prenotazione ed obbligo di mascherina e green pass o tampone negativo effettuato 48 ore prima.
Redazione Irno24 26/08/2021
Barbara Foria ai Barbuti con il meglio dei suoi monologhi
Venerdì 27 agosto, alle ore 21:15, in largo Santa Maria dei Barbuti, nel centro storico di Salerno, per la XXXVI edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”, Barbara Foria va in scena con “Il meglio deve ancora venire” (ingresso 15 euro).
Uno spettacolo che include il meglio dei monologhi che Barbara Foria ha scritto e portato in scena nell’ultimo decennio nei migliori teatri italiani. Lo show contiene tutte le risposte alle domande che nessuno le ha mai fatto. Perché il problema non è tanto quello che le donne non dicono, ma quello che le donne dicono e gli uomini non capiscono!
Per fortuna con l’età si diventa più saggi e così impari finalmente a vivere; impari a mostrare gli anni e nascondere i danni; impari che quando la vita ti offre limoni la cosa migliore è cercare qualcuno da limonare; impari che la forma dell’amore non e’ a cuore ma rotonda, un po’ come la sua pancia ed i tuoi fianchi, e ti accorgi così che innamorarsi a 20 anni significa avere tanti sogni nel cassetto, ma superati i 40 in quel cassetto trovi solo un sacco di medicine ordinatamente disposte in ordine alfabetico.