Biometano e concime dai liquami di bufale, iniziativa di Confagricoltura Salerno

Costantino: "Trasformiamo un grosso handicap per gli allevatori e il territorio in una grande opportunità di crescita"

Redazione Irno24 19/05/2022 0

Il 30 maggio si apre il quinto bando nazionale del Ministero per le politiche agricole destinato ai contratti di filiera. Si tratta dei principali strumenti di sostegno alle politiche agroindustriali per rilanciare gli investimenti nel settore mediante programmi di valenza nazionale che, partendo dalla produzione agricola, coinvolgano i vari segmenti della filiera: dalla produzione alla trasformazione, dalla commercializzazione alla distribuzione.

Contratti, su base interregionale, per i quali sono previsti finanziamenti a fondo perduto pari al 60% degli investimenti (50 a carico dello Stato e 10 della Regione) e che per la ricerca e l’innovazione possono arrivare addirittura al 100%. Per iniziativa di Confagricoltura Salerno ne verranno presentati due: uno riguarderà la filiera bufalina e il secondo quella agro energetica.

L’iniziativa è stata illustrata questa mattina, presso la sede della Camera di Commercio, in via Allende, da Antonio Costantino (presidente provinciale Confagricoltura Salerno) e dal dott. Renato De Santis e dall’ing. Francesco Cicalese, rispettivamente rappresentanti di Rienergy Esco e General Contract srl, le due società partner di Confagricoltura cui spetterà il compito di progettare e realizzare gli interventi che verranno presentati al Ministero.

“Puntiamo a trasformare - ha spiegato Antonio Costantino - un grosso handicap per gli allevatori e il territorio, qual è lo smaltimento dei liquami bufalini, in una grande opportunità di crescita, trasformando i liquami - che tanti problemi arrecano all’ambiente e per i quali si incorre in sanzioni dell’Unione Europea - in biometano e concime. Anche dagli scarti delle produzioni ortofrutticole produrremo energia e, grazie alla ricerca, pure bioplastiche compostabili per realizzare involucri e contenitori per il confezionamento dei prodotti. Con questi due contratti di puntiamo a risolvere problemi in maniera green, con esempi concreti di economia circolare”.

Potrebbero interessarti anche...

Redazione Irno24 23/10/2023

Fringe Benefit 2023, Nursind Salerno ne chiede applicazione ad Asl e Ruggi

In un mondo in costante evoluzione, il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore sta vivendo una fase di cambiamenti significativi. Nel 2023, le aziende stanno cercando di migliorare la soddisfazione dei propri dipendenti attraverso l'offerta di fringe benefit, un aspetto che potrebbe avere implicazioni positive sul bilancio familiare.

Per il solo periodo d’imposta 2023, è stato applicato il cosiddetto "principio di cassa allargato". Questo significa che, entro il 12 gennaio 2024, i datori di lavoro possono erogare fringe benefit ai propri lavoratori dipendenti, con figli fiscalmente a carico, nel limite massimo di 3.000 euro. Questo potrebbe rappresentare un vantaggio notevole per i lavoratori e le loro famiglie.

"Questi fringe benefit non sono da sottovalutare", ha detto Biagio Tomasco, segretario generale del Nursind Salerno, che ha inviato una lettera ai vertici di Asl Salerno e Azienda Ruggi. "Possono assumere diverse forme, tra cui il rimborso delle utenze domestiche per il servizio idrico integrato, l'energia elettrica e il gas naturale. L'aspetto positivo è che tali somme non vengono considerate nel calcolo del reddito di lavoro dipendente. Inoltre, i beneficiari non sono solo i lavoratori dipendenti, ma anche i collaboratori e gli amministratori che ricevono redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente".

L'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarezza in merito alla data di riferimento per la determinazione dell'idoneità. La condizione di avere figli fiscalmente a carico deve essere verificata al 31 dicembre 2023. Pertanto, il superamento o meno del limite reddituale deve essere valutato in base a questa data. I datori di lavoro devono inoltre comunicare alle rappresentanze sindacali unitarie (RSU), se presenti, l'erogazione dei fringe benefit. Questa comunicazione può avvenire anche dopo l'erogazione stessa, ma deve comunque essere effettuata entro la chiusura del periodo d'imposta 2023.

Leggi tutto

Redazione Irno24 04/11/2020

Coldiretti: "Con DPCM stop a un ristorante su due, perdita di circa 4 miliardi"

Una perdita di fatturato di 3,8 miliardi è l’effetto della chiusura per un intero mese degli oltre 180mila ristoranti, bar e pizzerie situati nelle aree classificate di gravità massima o elevata in base al rischio contagio da coronavirus. E’ quanto emerge dallo studio della Coldiretti sulle conseguenze dell’entrata in vigore del nuovo DPCM pubblicato in Gazzetta Ufficiale che individua tre livelli di rischio lungo la Penisola.

Sulle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e in quelle di massima gravità - sottolinea Coldiretti - sono sospese tutte le attività di ristorazione e, quindi, anche la somministrazione di pasti e bevande da parte degli agriturismi. Si tratta - precisa Coldiretti - di oltre la metà delle strutture di ristorazione presenti sull’intero territorio nazionale. Nelle zone critiche è consentita la sola consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze dei locali.

A preoccupare – denuncia Coldiretti – è anche lo stop all’attività degli oltre 10mila agriturismi presenti in queste aree. La più colpita dalle misure restrittive sul fronte dei consumi fuori casa è la Lombardia, che è la regione italiana con il maggior numero di locali per la ristorazione, oltre 51mila. Limitazioni permangono però anche nel resto del territorio nazionale non compreso nelle due fasce più critiche, dove le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite solo dalle ore 5,00 alle 18,00 con la possibilità sempre della consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 della ristorazione con asporto.

Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione - continua Coldiretti - si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.

In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa - conclude Coldiretti - devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy.

Leggi tutto

Redazione Irno24 26/11/2022

Antonio Costantino rieletto presidente di Confagricoltura Salerno

Antonio Costantino è stato rieletto presidente provinciale di Confagricoltura e guiderà l’organizzazione professionale agricola per i prossimi tre anni. L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea dei soci, svoltasi ieri pomeriggio al Majestic di Battipaglia, alla presenza del presidente regionale Fabrizio Marciano, di Rosario Rago, componente della Giunta nazionale, e di Carmine Libretto, direttore di Confagricoltura Salerno.

Al termine dell’assembla si è riunito il Consiglio, composto dai presidenti di sindacato e delle diverse sezioni economiche, che ha provveduto ad eleggere la Giunta Provinciale di Confagricoltura, composta, oltre che da Antonio Costantino, dai due vice presidenti Carolina Cammarano e Rosario Rago, e da Aniello Bacco, Vincenzo Celso, Guglielmo Noschese, Lazzaro Iemma, Mario Miano, Mario Pastore, Marina Cupo.

Leggi tutto

Lascia un commento

Cerca...