Caro benzina, Uecoop: +5,5 euro in 7 giorni per spesa pieno

Un freno al rilancio del Paese e al lavoro delle cooperative

Redazione Irno24 05/10/2021 0

La spesa media per il pieno di benzina si è impennata di ben 5,5 euro in appena una settimana sulla scia ai recenti aumenti del prezzo del petrolio e delle quotazioni dei prodotti raffinati nel Mediterraneo. È quanto emerge da una elaborazione dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Mite con un maxi rincaro anche per il diesel che registra aumenti medi di oltre 7 euro per un pieno nell’ultima settimana.

In Italia il costo dei carburanti segue sempre in maniera rapidissima l’aumento del prezzo mondiale del petrolio, mentre non arretra altrettanto velocemente quando le quotazioni dell’oro nero scendono. Una situazione che ha pesanti ripercussioni sui bilanci di imprese con l’85% delle merci che viaggiano su strada e rappresenta un freno al rilancio del Paese e al lavoro delle cooperative, da quelle sociali alla logistica.

Contro il rincaro dei carburanti famiglie e imprese possono seguire alcune regole di autodifesa che vanno dalla caccia al prezzo migliore nella propria area di residenza o lavoro all’utilizzo del self service che di solito è più conveniente rispetto al servito, dalla ricerca delle cosiddette “pompe bianche” non controllate dai grandi marchi del petrolio alle partenze con il pieno fatto prima di entrare in autostrada, dalla verifica della distanza da percorrere con la scelta del percorso più breve alla manutenzione regolare dell’auto, della moto o del camper in modo da rendere più efficiente il motore e ottimizzare l’utilizzo del carburante.

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Redazione Irno24 09/04/2024

Tassa imbarco Salerno, Confesercenti: "Rafforzare servizi turistici"

Tiene banco da qualche giorno la delibera di giunta comunale da parte del Comune di Salerno per l'istituzione della tassa di imbarco, un nuovo "balzello" per chi sceglie di partire via mare da Salerno alla scoperta delle meravigliose costiere provinciali; balzello che si aggiunge alla tassa di soggiorno, per la quale già qualcuno storce il naso, richiamando il rischio di una perdita di appeal dei servizi di trasporto via mare.

La questione è affrontata anche da Confesercenti Salerno: "Ci auguriamo - dichiara il presidente, Raffaele Esposito - che i proventi che escono dalle tasche degli ospiti che si imbarcano da Salerno, e più in generale di tutti i turisti che scelgono la nostra meravigliosa provincia, vadano a migliorare e riqualificare i servizi loro dedicati (trasporti, segnaletica, servizi digitali, servizi di mobilità dolce), oltre che decoro urbano e verde pubblico, ma anche informazioni cittadine e territoriali per godere appieno delle infinite meraviglie culturali delle nostre città.

Tutto ciò dovrebbe essere programmato sentendo la parte datoriale rappresentativa, per "governare" la spesa di questi proventi, che potrebbero in parte essere utilizzati per azioni di marketing e promozione anche all'estero, vista l'imminente riapertura dell'aeroporto di Salerno. Le pubbliche amministrazioni attuano delle scelte, ma poi vi è la necessità di un confronto costruttivo ed inclusivo, al quale la nostra organizzazione non si sottrarrà mai per la tutela delle categorie che rappresentiamo in ordine ai settori turistici e commerciali.

Anche l'idea di itinerari culturali e legati alla ristorazione di qualità, allo shopping autentico ed all'artigianato originale possono essere ricompresi e studiati mediante questo nuovo gettito nelle disponibilità comunali, oltre a tutta una serie di attenzioni alla risorsa mare. Bisogna lavorare affinché l’ospite ed il residente possano avere la percezione di un'adeguata attenzione ai servizi turistici essenziali; soltanto in questo modo si farà un servizio, contribuendo alla crescita cittadina anche come destinazione".

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Redazione Irno24 11/02/2022

Latte, Coldiretti: pronte prime denunce contro pratiche sleali

La Coldiretti è pronta a presentare le prime denunce contro pratiche sleali per tutelare il lavoro delle stalle di fronte alle speculazioni sul prezzo del latte che colpiscono allevatori e consumatori. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nell’annunciare l’avvio della task force contro le pratiche sleali dopo la pubblicazione del decreto legislativo in Gazzetta ufficiale.

Non si può aspettare oltre - sottolinea Prandini - per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla che costringe gli allevatori a lavorare sottocosto per l’esplosione dei costi energetici e dell’alimentazione. La Coldiretti sta raccogliendo gli elementi sul territorio per le denunce, con particolare riferimento alla violazione legata al mancato riconoscimento dei costi di produzione, prevista del decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto dalla Coldiretti.

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Redazione Irno24 27/07/2021

Centri di Revisione, Cna Salerno prosegue la battaglia

Continua il pressing di CNA Salerno per gli esami degli ispettori dei centri di revisione. In un incontro informale che si è svolto a Taranto, la coordinatrice regionale di Italia Viva in Campania, Angelica Saggese, ha avuto modo di sollecitare ancora una volta, per una soluzione in merito alla perdurante fase di stallo, Teresa Bellanova, la Viceministra delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, alla quale la Cna di Salerno aveva chiesto un aiuto con una lettera nelle scorse settimane.

Bellanova ha garantito che stanno attenzionando la vicenda e che le criticità sono legate alle carenze degli esaminatori. Saggese ha suggerito di fare leva sul piano delle assunzioni e che le imprese meritano attenzione e priorità da parte della pubblica amministrazione. Intanto in CNA Salerno si profila anche l'avvio di una class action da parte dei tanti ispettori che hanno fatto il corso e non gli è consentito fare gli esami e per questo non possono lavorare.

Nella lettera di Cna Salerno, era stata rappresentata la beffa subita dagli artigiani deputati a garantire la sicurezza stradale che, a fronte di una spesa sostenuta per formarsi come ispettori dei Centri di Revisione, non possono completare il percorso perché manca chi deve certificare le competenze acquisite. Nonostante siano trascorsi ormai quasi tre anni dall’entrata in vigore dell’accordo Stato-Regioni che stabiliva che le motorizzazioni dovessero occuparsi degli esami, le direzioni territoriali non sono ancora pronte.

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