Centri di Revisione, Cna Salerno prosegue la battaglia

Saggese incontra Viceministra Bellanova, si profila anche una class action

Redazione Irno24 27/07/2021 0

Continua il pressing di CNA Salerno per gli esami degli ispettori dei centri di revisione. In un incontro informale che si è svolto a Taranto, la coordinatrice regionale di Italia Viva in Campania, Angelica Saggese, ha avuto modo di sollecitare ancora una volta, per una soluzione in merito alla perdurante fase di stallo, Teresa Bellanova, la Viceministra delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, alla quale la Cna di Salerno aveva chiesto un aiuto con una lettera nelle scorse settimane.

Bellanova ha garantito che stanno attenzionando la vicenda e che le criticità sono legate alle carenze degli esaminatori. Saggese ha suggerito di fare leva sul piano delle assunzioni e che le imprese meritano attenzione e priorità da parte della pubblica amministrazione. Intanto in CNA Salerno si profila anche l'avvio di una class action da parte dei tanti ispettori che hanno fatto il corso e non gli è consentito fare gli esami e per questo non possono lavorare.

Nella lettera di Cna Salerno, era stata rappresentata la beffa subita dagli artigiani deputati a garantire la sicurezza stradale che, a fronte di una spesa sostenuta per formarsi come ispettori dei Centri di Revisione, non possono completare il percorso perché manca chi deve certificare le competenze acquisite. Nonostante siano trascorsi ormai quasi tre anni dall’entrata in vigore dell’accordo Stato-Regioni che stabiliva che le motorizzazioni dovessero occuparsi degli esami, le direzioni territoriali non sono ancora pronte.

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Redazione Irno24 11/02/2022

Latte, Coldiretti: pronte prime denunce contro pratiche sleali

La Coldiretti è pronta a presentare le prime denunce contro pratiche sleali per tutelare il lavoro delle stalle di fronte alle speculazioni sul prezzo del latte che colpiscono allevatori e consumatori. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nell’annunciare l’avvio della task force contro le pratiche sleali dopo la pubblicazione del decreto legislativo in Gazzetta ufficiale.

Non si può aspettare oltre - sottolinea Prandini - per fermare la speculazione in atto sul prezzo del latte alla stalla che costringe gli allevatori a lavorare sottocosto per l’esplosione dei costi energetici e dell’alimentazione. La Coldiretti sta raccogliendo gli elementi sul territorio per le denunce, con particolare riferimento alla violazione legata al mancato riconoscimento dei costi di produzione, prevista del decreto legislativo in attuazione della Direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto dalla Coldiretti.

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Redazione Irno24 30/07/2022

Allarme energia, Confimi Campania: "De Luca intervenga su liquidità aziende"

“La previsione dei gestori dell’energia elettrica, secondo i quali già a settembre ci saranno migliaia di aziende che non riusciranno a pagarne la fornitura, è drammatica. Tanto più che cade nel momento in cui il governo non può assumere misure straordinarie e la politica è particolarmente concentrata su se stessa e sulle elezioni, piuttosto che a trovare risposte immediate e concrete per scongiurare il tracollo del sistema produttivo del Paese, soprattutto nel Sud e in Campania”.

Così il presidente di Confimi Industria Campania, Luigi Carfora. “Per le nostre aziende – sottolinea Carfora – il costo dell’energia elettrica si è praticamente quadruplicato e in alcuni casi addirittura quintuplicato, il che significa che un’azienda che riceveva una bolletta da 20.000 euro al mese ad agosto rischia di vedersene recapitata una da ben 100.000 euro.

La conseguenza è che intanto molti gestori di fornitura elettrica stanno correndo ai ripari nel rinnovare i contratti con garanzie fideiussorie bancarie, una pretesa inconcepibile che inevitabilmente porterà molte attività al collasso produttivo, visto che parliamo di costi che l’industria, soprattutto del Mezzogiorno, non riuscirà a ribaltare sui consumatori finali, né ad ammortizzare internamente.

Se le istituzioni pubbliche, ed in particolare quelle regionali, non metteranno in campo misure straordinarie, rischiamo, già a partire da ottobre, l’impoverimento assoluto e del nostro sistema produttivo e sociale, con l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, soprattutto alimentari, il fallimento di migliaia di aziende, un’impennata della disoccupazione, gli scaffali vuoti ed una conseguente recrudescenza dei fenomeni criminali.

Auspichiamo che la Regione ed in articolare il Presidente De Luca mettano immediatamente in campo tutti quegli strumenti di politica economica e finanziaria necessari a scongiurare il peggio: serve liquidità, denaro vero, piuttosto che sgravi o agevolazioni di sorta”.

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Redazione Irno24 15/03/2022

Coldiretti Salerno: "Agricoltura in ginocchio ma corse allo scaffale inutili"

Mezzi agricoli fermi, difficoltà nella semina, prezzi schizzati per le coltivazioni in serra. Il rincaro dei prezzi dei carburanti e delle materie prime strangola l’agricoltura. E non va meglio per la pesca, dove ormai le barche restano ferme in banchina a causa del caro gasolio. A lanciare l’allarme è Coldiretti Salerno, scesa già in piazza qualche settimana fa per protestare contro l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia.

“La situazione purtroppo non migliora - afferma il presidente Vito Busillo - la crescita esponenziale dei costi si sta abbattendo sull'agricoltura e sulla pesca, creando grossi problemi di gestione alle imprese. Alcune aziende hanno deciso addirittura di non seminare perché i semi hanno avuto un rincaro insostenibile, per non parlare del gasolio che ormai ha raggiunto prezzi insostenibili per il comparto”.

“Il prezzo del mangime è aumentato a dismisura ed oggi è poco reperibile sul mercato – conferma il direttore di Coldiretti Salerno, Enzo Tropiano - di contro i prezzi di vendita del latte, alla stalla, sono rimasti invariati. Oggi, per produrre un litro di latte i nostri allevatori spendono più di 40 centesimi al litro, mentre lo stesso litro viene pagato dalle imprese di trasformazione in media 37-38 centesimi, dieci in meno rispetto ai contratti in Campania. Il prezzo del mais ha fatto registrare balzi in avanti tra il 50 e l’80%, senza contare i costi energetici. La filiera lattiero-casearia deve garantire una quotazione equa agli allevatori, che non vada solo a coprire i costi ma offra la giusta redditività alle aziende, già colpite dagli effetti della pandemia”.

Ma il boom dei costi energetici riguarda anche il riscaldamento delle serre con rincari del 30% e i vivai che sono oggi costretti a produrre praticamente in perdita. Nel giro di un anno, la bolletta mensile di un’azienda florovivaistica è passata, infatti, da 1700 euro a 6100 euro. E ad aumentare sono pure i costi per la pesca, con la flotta nazionale costretta rimanere in banchina.

“La psicosi cibo è dannosa – afferma Tropiano – il nostro consiglio è di non lasciarsi trascinare in inutili nevrosi, programmare gli acquisti privilegiando prodotti freschi e di stagione Made in Italy la cui offerta è destinata a salire con l’arrivo della primavera. Nei nostri Mercati Campagna Amica il cibo non manca mai, quindi le corse allo scaffale non servono se non a creare distorsioni nel comparto”.

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