Coldiretti apre in Campania l'Academy per under 30 dal 19 Maggio

Gli incontri saranno inaugurati dal presidente nazionale Prandini e da quello regionale Masiello

Redazione Irno24 09/05/2022 0

Al via in Campania l’Academy di Giovani Impresa, la scuola strategico-politica diretta agli imprenditori under 30, pensata per sostenere la crescita dirigenziale delle nuove generazioni di agricoltori. Spazio strutturato di informazione e confronto, la Scuola avvia una costante riflessione sulle aree tematiche più rilevanti e di attualità per l’agroalimentare italiano, per quanti interessati a divenire parte integrante di Giovani Impresa e contribuire allo sviluppo del settore.

Dal 17 maggio la scuola debutta anche in Campania, dopo le edizioni di Lombardia, Marche e Sicilia, con un programma che spazia dagli scenari europei alle scelte del PNRR, ai driver del cibo del futuro. Gli incontri saranno inaugurati dal presidente nazionale Ettore Prandini e dal presidente regionale Gennarino Masiello, che racconteranno ai ragazzi le loro storie personali e le esperienze di rappresentanza ma anche le sfide che il Paese ha davanti, con le progettualità di Coldiretti messe in campo per la ripartenza.

Nel 2022, il programma formativo dell’Academy propone un'azione di onboarding, di primo avvicinamento e inserimento di nuovi giovani imprenditori in Coldiretti Giovani Impresa attraverso le cinque lezioni sul futuro, una serie di incontri sia online che in presenza, organizzati in tutte le regioni. Si tratta di un tour che toccherà tutta la penisola, coinvolgendo i giovani in momenti di approfondimento guidati da testimonianze di referenti di area, tecnici da Bruxelles, testimonial del territorio, professori universitari e ricercatori per invitare giovani interessati ad avvicinarsi ad una cultura sindacale ed economica, a salire a bordo della community di Coldiretti Giovani Impresa.

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Redazione Irno24 11/09/2023

Confesercenti Salerno: "Vendite in flessione, segnali positivi solo da città d'arte"

L’inflazione assottiglia i consumi e il carovita continua ad incidere sulle imprese del commercio e sulla spesa delle famiglie, che, come conferma l’Istat, continuano a spendere di più per acquistare di meno: a luglio le vendite al dettaglio aumentano del 2,7% in valore rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, a fronte di un vero e proprio crollo (-4,5%) in volume.

Una tendenza negativa che neanche i saldi estivi riescono ad invertire, e che è particolarmente grave per le piccole imprese che, rispetto al luglio 2022, registrano un calo delle vendite anche in valore. È questa l'analisi, triste, di Confesercenti nazionale.

L’estate segna dunque una marcata differenza nell’andamento delle vendite per forma distributiva. E, se la Grande Distribuzione ed il commercio elettronico raccolgono segnali positivi, soffrono invece le attività di vicinato, che hanno meno margini di manovra e sono dunque le più penalizzate dall’aumento dei prezzi. Nonostante gli sconti, dunque, i saldi estivi non portano la sperata boccata d’ossigeno per le vendite dei negozi di vicinato.

"In Campania - spiega il presidente di Confesercenti Salerno, Raffaele Esposito - si hanno segnali positivi solo per la città di Napoli, invasa dal turismo internazionale, e dalle città d'arte sparse in provincia, che vivono di artigianato di qualità e di negozi storici rinomati, ma sempre con una flessione rispetto al 2022. Siamo impegnati con tutte le nostre forze sulla possibilità di far rifinanziare e rendere maggiormente appetibili le politiche legate ai distretti del commercio, unica progettualità volta a sostenere il commercio tradizionale e per la quale noi di Confesercenti abbiamo lavorato a stretto contatto con le istituzioni e la rete dei negozi tradizionali e commerciali.

Anche la piattaforma di vendita online (buymore.it) proposta dalla nostra Confesercenti provinciale, ed a disposizione dei piccoli negozi, comincia a dare timidi segnali di proposte concrete ed opportunità. Unire tradizione ed innovazione, in questo mondo che cambia a folle velocità, è fondamentale per salvaguardare le piccole realtà commerciali, ma bisogna porre un freno alla concorrenza, spesso sleale, proposta dai giganti dell'e-commerce con vendite promozionali in ogni periodo dell'anno, anche attraverso siti ingannevoli e fuorvianti che disorientano il consumatore".

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Redazione Irno24 21/02/2022

Bollette, Uecoop: caro energia primo problema aziende

Il caro bollette è diventato il primo problema delle aziende, seguito dall’aumento dei costi di trasporto e dalla carenza di liquidità. E’ quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative, realizzata a livello nazionale, in riferimento al Consiglio dei ministri sul decreto per le contromisure al caro-bollette, con un intervento da 5-6 miliardi, per alleviare soprattutto i costi delle imprese.

Quasi 1 impresa su 5 (18%) si attende aiuti per il caro bollette, mentre una fetta equivalente (19%) ha deciso di investire sul risparmio energetico e su sistemi a basso impatto ambientale per fare fronte all’esplosione del costo dell’energia, fra carburanti elettricità e riscaldamento.

Fra le imprese che investono su soluzioni green, il 27% sta puntando sulla coibentazione con isolamento termico delle sedi di lavoro, in modo da ridurre il peso delle bollette di luce e gas, il 10% sta creando spazi verdi per la mitigazione dei microclimi urbani e quasi la metà (47%) ha realizzato pannelli fotovoltaici per la produzione di elettricità, messo impianti per il risparmio idrico, comprato attrezzature ed elettrodomestici a basso consumo energetico, mentre il 16% ha optato per l’acquisto di auto ibride per ammortizzare l’effetto del caro carburanti.

Il caro energia sta mandando in tilt i parametri economici alla base dei contratti di appalto per la fornitura di beni e servizi e per la gestione di attività sociali, assistenziali ed educative. Una situazione che complicando non poco il lavoro di una larga fetta delle 80mila cooperative italiane che a livello nazionale impiegano oltre un milione di persone dalla salute al sociale, dai servizi alla logistica, dal turismo all’alimentare, dalla scuola allo sport fino agli spettacoli. Con l’85% delle merci che viaggia su strada, il caro prezzi minaccia anche le catene di approvvigionamento considerato che la benzina ha sfondato i 2 euro al litro con aumenti a due cifre per il pieno al distributore.

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Redazione Irno24 05/12/2021

Covid, SOS Dad con 1 famiglia su 4 senza banda larga

In Italia più di una famiglia su 4 (25,3%) non dispone di un accesso Internet a banda larga in grado di supportare massicci flussi di dati e collegamenti audio video necessari alla Dad, la didattica a distanza. È quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat, in riferimento al ritorno alla Dad per studenti e docenti se in classe si verificano contagi Covid mentre la nuova variante sudafricana Omicron spaventa sempre più.

Con la pandemia è esplosa la didattica a distanza che si scontra però con il divario digitale che colpisce maggiormente le regioni del Sud. Le regole di distanziamento e le precauzioni per limitare il diffondersi del contagio hanno comportato uno stravolgimento globale della scuola fra turni di ingresso, rimodulazione degli spazi e delle lezioni.

Ma l’impatto della pandemia sulle lezioni e i cicli di apprendimento degli studenti rischia di costare al Paese uno svantaggio competitivo importante e a lungo termine con il resto del mondo.

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