Coldiretti, previsti 10mila visitatori in agriturismi campani per il 25 Aprile
Da registrare la crescita continua del turismo culturale e del turismo "green"
Redazione Irno24 23/04/2022 0
Sono diecimila i campani, gli stranieri e i visitatori di altre regioni che alloggeranno in agriturismo in uno dei giorni del ponte del 25 Aprile, alla ricerca della tranquillità e del buon cibo a contatto con la natura. E’ quanto emerge da una stima di Coldiretti e Terranostra Campania in occasione della diffusione dei dati Federalberghi. Per la festa della Liberazione si conferma il ritorno alle scampagnate nelle vacanze degli italiani, dopo due anni di primavere segnate dal Covid e dalle necessarie misure di restrizione per la pandemia.
In Campania – calcolano Coldiretti e Terranostra Campania – sono presenti oltre 700 agriturismi nelle cinque province, dall’Appennino alle isole del Golfo, dalla Penisola al Cilento. Se la cucina è una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo, sono sempre più spesso offerti programmi ricreativi come l’equitazione, il bike touring, il tiro con l’arco, il trekking, ma non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici.
In Campania l'offerta agrituristica è sempre più ricca e variegata, con crescita continua del turismo culturale e del turismo "green". La rete degli agriturismi cresce insieme ad un modello di agricoltura che è presidio del territorio e custode di un patrimonio di 569 prodotti agroalimentari tradizionali, grazie al quale la Campania è la prima regione d'Italia per biodiversità.
Nella rete degli agriturismi Campagna Amica, a valorizzare la biodiversità del cibo ci sono gli agrichef, i cuochi contadini, che portano in tavola le ricette della tradizione, valorizzando le produzioni a chilometro zero. I ponti di primavera rappresentano un appuntamento molto atteso dal settore agrituristico - conclude Coldiretti - con le aziende che hanno perso nel 2021 ben il 27% delle presenze rispetto a prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri ma anche degli italiani.
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Redazione Irno24 23/03/2020
Florovivaismo, il crollo vale 50 milioni di euro
L’emergenza Coronavirus sta mettendo in ginocchio uno dei comparti agricoli più performanti della Campania, il florovivaismo. Coldiretti Campania comunica che sono a rischio 50 milioni di euro di fatturato e circa 20.000 addetti tra aziende agricole e indotto. Con il divieto di cerimonie come battesimi, matrimoni, lauree e funerali ma anche per il blocco della mobilità, il mercato dei fiori è praticamente fermo.
"A soffrire – spiega Salvatore Loffreda, direttore Coldiretti Campania – è sia il mercato nazionale che quello estero, che vale l’80% del fatturato complessivo. I fiori dell’area vesuviana e salernitana hanno conquistato il mondo, facendosi apprezzare in eventi importanti come il Festival di Sanremo.
Ad oggi i camion già partiti sono tornati con il carico, costringendo le aziende a distruggere i prodotti, a causa dei blocchi al confine ed in dogana di tanti paesi, UE ed extra-UE, tenuto conto anche dei ritardi e delle difficoltà del trasporto su gomma.
Già prima dell’8 Marzo il mercato è calato del 60% fino ad arrivare all’80-90% di questi giorni per chiusura dei mercati di Francia e Germania. Oltre ai tir che rientrano con prodotti invenduti, l’incertezza è anche per quello già consegnato per cui non si ha la certezza del pagamento".
All’estero molti Paesi, come Croazia, Albania, Grecia e Romania, ma anche Spagna e Francia, dove sono dirette le piante da esterni Made in Italy, da giorni stanno facendo blocchi o richiedono quarantena agli autisti anche se loro concittadini mentre in Austria i controlli causano decine di km di code alla frontiera.
"Il settore ha bisogno di misure urgenti per dare liquidità alle aziende – spiega Coldiretti Campania – con finanziamenti a tasso zero ed una sospensione delle scadenze dei mutui, delle bollette, interventi straordinari come la cassa integrazione per i dipendenti ed interventi per sostenere le imprese che hanno perso la produzione per l’impossibilità di commercializzarla in conseguenza delle limitazioni nel commercio interno ed estero.
Senza credito d'emergenza da parte del governo e delle banche – conclude Coldiretti Campania – molte aziende nel settore della floricoltura falliranno nel giro di poche settimane. A causa della perdita della domanda, le aste mostrano non solo prezzi molto bassi, ma anche uno spin-off senza precedenti di prodotti di alta qualità. La posta in gioco è la sopravvivenza di molte aziende, sia i coltivatori che le società commerciali. La floricoltura occupa una posizione unica perché riguarda prodotti freschi: i fiori non possono essere conservati per una successiva commercializzazione".
Redazione Irno24 28/05/2025
Uva da tavola e verdura dall'Africa, blitz Coldiretti al Porto di Salerno
Blitz di Coldiretti Campania nelle acque del porto di Salerno per fare chiarezza sulle grandi quantità di uva da tavola e di verdura fresca che arriva nei container della stazione Marittima. Un'iniziativa per tutelare le aziende agricole e i consumatori, assicurando reciprocità delle regole, trasparenza in etichetta e il giusto prezzo. Lo slogan “Senza reciprocità da qui non si passa” ha accompagnato l’azione degli attivisti che, a bordo di numerose imbarcazioni, hanno circondato la nave proveniente dall’Africa. “Non vogliamo frutta e verdura coltivata all’estero con regole diverse - hanno ribadito - che poi arriva in Italia e si trasforma magicamente in Made in Italy”.
“Noi non siamo di certo contrari all’importazione di questi prodotti - spiega il direttore di Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda - ma vogliamo essere certi che anche l’uva e la lattuga che arrivano da Paesi lontani siano prodotti seguendo le stesse regole di sicurezza e senza l’uso di sostanze proibite in Italia”.
Nel 2024 sono arrivati 3,5 milioni di chili di uva da tavola africana, quasi un chicco su dieci del totale importato dall’Italia, in aumento del 28% rispetto all’anno precedente. Prodotto proveniente quasi esclusivamente da Egitto e Sudafrica e in contro stagione. Sempre nel 2024, le importazioni di ortofrutta fresca in quantità hanno superato i 5 miliardi di chili (+6%) mentre le esportazioni sono risultate pari e 3,9 miliardi. Dall’Africa sono arrivati lo scorso anno quasi 420 milioni di chili di frutta e verdura, in aumento del 5% rispetto al 2023, di cui oltre la metà provenienti dall’Egitto. Il blitz al porto di Salerno ha coinvolto attivisti, imprenditori ed agricoltori uniti dal comune denominatore della chiarezza.
“La Coldiretti Campania - aggiunge il direttore di Coldiretti Salerno, Vincenzo Tropiano - continua a mobilitarsi nei porti per verificare gli arrivi di prodotti stranieri chiedendo, al tempo stesso, più controlli alle frontiere sulla qualità e sulla salubrità delle merci importate e il rispetto del principio di reciprocità. Il tutto per garantire che i prodotti agroalimentari che entrano nel nostro Paese rispettino gli stessi standard a livello ambientale, di sicurezza e di diritti dei lavoratori, che sono garantiti dagli agricoltori italiani”.
Redazione Irno24 24/02/2022
Dal Mipaaf 17 milioni per i Distretti del Cibo in Campania
Via libera del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali ai decreti che finanziano tre Distretti del Cibo in Campania. Lo comunica Coldiretti Campania, che ha ricevuto la notifica dell’ammissione insieme alla Regione. Complessivamente, il contributo in conto capitale ammonta a quasi 17 milioni di euro per un valore totale di progetto di oltre 46 milioni, circa il 35% degli investimenti previsti, che coinvolgono imprese agroalimentari.
Sono stati finanziati il Distretto Castagne Marroni della Campania, il Distretto Piana del Sele e il Distretto Vini d’Irpinia. Per il Distretto regionale delle Castagne, i soggetti beneficiari riceveranno un contributo in conto capitale di quasi 8 milioni su un totale di progetto ammesso di oltre 22 milioni, a favore di imprese agricole e agroindustriali.
Per il Distretto della Piana del Sele, in provincia di Salerno, sono stati ammessi a contributo circa 4 milioni di euro su quasi 10 milioni di euro di investimento, che coinvolgono aziende agricole e organizzazioni di produttori. Per il Distretto di qualità Vini d’Irpinia, il contributo ricevuto è pari a oltre 5 milioni di euro su oltre 14 milioni di euro di investimenti previsti per aziende vitivinicole e cantine coinvolte.