Confesercenti Salerno: "Masterplan litorale grande opportunità per imprese"

Ieri a Paestum l'incontro sul progetto preliminare di riqualificazione della costa Sud

Redazione Irno24 01/04/2022 0

"Fanno ben sperare le parole istituzionali di ieri - fanno sapere da Confesercenti Salerno - a margine dell'incontro tenutosi a Paestum sul preliminare del Masterplan Salerno Sud, un progetto di riqualificazione della fascia costiera che comprende ben otto comuni ed oltre 50 km di costa da Salerno a Castellabate, coordinato dall'arkistar Boeri. Ottimi gli intenti e le finalità della progettazione, per la quale Confesercenti Salerno e distretto turistico “Riviera Salernitana” hanno aderito per mezzo della manifestazione di interesse promossa proprio dalla Regione.

Riteniamo strategica la progettualità in atto; quando sentiamo discorsi tesi alla riqualificazione, alla mobilità sostenibile, alle attenzioni verso l’ambiente, e quindi anche alla sostenibilità balneare e turistica, non possiamo che essere pienamente d'accordo. Confesercenti lungo la fascia costiera rappresenta molte realtà imprenditoriali turistiche e dei servizi, oltre quelle commerciali, anche per mezzo delle Confesercenti zonali storiche come quella di Eboli, di Battipaglia e di Capaccio Paestum.

Siamo certi che a breve si apriranno nuovamente i necessari confronti con il mondo della rappresentanza delle imprese che insistono lungo la fascia costiera, che hanno bisogno del supporto istituzionale e della tutela amministrativa, anche attraverso i nuovi strumenti urbanistici, per poter entrare a pieno titolo e con spirito propositivo nella nuova ed importante progettualità. Riqualificare le proprie attività di impresa, con la certezza delle dovute garanzie, anche amministrative, sarà un aspetto fondamentale perché siamo tutti in una fase di ripartenza dopo i mesi terribili della pandemia".

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Redazione Irno24 30/07/2022

Allarme energia, Confimi Campania: "De Luca intervenga su liquidità aziende"

“La previsione dei gestori dell’energia elettrica, secondo i quali già a settembre ci saranno migliaia di aziende che non riusciranno a pagarne la fornitura, è drammatica. Tanto più che cade nel momento in cui il governo non può assumere misure straordinarie e la politica è particolarmente concentrata su se stessa e sulle elezioni, piuttosto che a trovare risposte immediate e concrete per scongiurare il tracollo del sistema produttivo del Paese, soprattutto nel Sud e in Campania”.

Così il presidente di Confimi Industria Campania, Luigi Carfora. “Per le nostre aziende – sottolinea Carfora – il costo dell’energia elettrica si è praticamente quadruplicato e in alcuni casi addirittura quintuplicato, il che significa che un’azienda che riceveva una bolletta da 20.000 euro al mese ad agosto rischia di vedersene recapitata una da ben 100.000 euro.

La conseguenza è che intanto molti gestori di fornitura elettrica stanno correndo ai ripari nel rinnovare i contratti con garanzie fideiussorie bancarie, una pretesa inconcepibile che inevitabilmente porterà molte attività al collasso produttivo, visto che parliamo di costi che l’industria, soprattutto del Mezzogiorno, non riuscirà a ribaltare sui consumatori finali, né ad ammortizzare internamente.

Se le istituzioni pubbliche, ed in particolare quelle regionali, non metteranno in campo misure straordinarie, rischiamo, già a partire da ottobre, l’impoverimento assoluto e del nostro sistema produttivo e sociale, con l’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, soprattutto alimentari, il fallimento di migliaia di aziende, un’impennata della disoccupazione, gli scaffali vuoti ed una conseguente recrudescenza dei fenomeni criminali.

Auspichiamo che la Regione ed in articolare il Presidente De Luca mettano immediatamente in campo tutti quegli strumenti di politica economica e finanziaria necessari a scongiurare il peggio: serve liquidità, denaro vero, piuttosto che sgravi o agevolazioni di sorta”.

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Redazione Irno24 12/03/2021

Vola export agroalimentare, podio tutto meridionale con Campania terza

Crescono solo le esportazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy, che con un aumento del +1,9% fanno segnare nel 2020 il massimo storico di sempre con un valore di 46,1 miliardi, spinto dal successo della dieta mediterranea sulle tavole mondiali nonostante i pesanti limiti della pandemia Covid. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi alle esportazioni delle Regioni che vedono l’alimentare del Sud volare all’estero con un balzo del 7.4%.

Se nell’ordine sono il Molise (+32,3%), la Basilicata (24,7%) e la Campania (13,1%) a far registrare le performance migliori, l’alimentare – sottolinea la Coldiretti – in controtendenza al calo generale aumenta in tutte le realtà territoriali dal Nord Ovest (+0,6%) al Nord Est (+1%), dal Centro (+1,7%) al Mezzogiorno (+7,4%).

Le esportazioni dei prodotti agroalimentari Made in Italy nel 2020 sono state dirette per oltre la metà (55%) all’interno dell’Unione Europea con la Germania che si classifica come il principale cliente con 7,73 miliardi in crescita del 6% mentre al secondo posto c’è la Francia con 5.08 miliardi che rimane stabile e a seguire con 3,6 miliardi la Gran Bretagna (+2,8%) uscita con la Brexit. Ad essere avvantaggiate sono state nell’ordine le esportazioni nazionali di conserve di pomodoro (+17%), pasta (+16%), olio di oliva (+5%) e frutta e verdura (+5%) che hanno raggiunto in valore il massimo di sempre.

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Redazione Irno24 07/04/2022

Turismo in Campania, Abbac: "Tante prenotazioni per Pasqua"

"Sarà una Pasqua di autentica risurrezione per il turismo in Campania; i gestori di b&b, affittacamere, case vacanze e locazioni, fiaccati dalle ripercussioni della pandemia, con l’allentamento delle restrizioni, malgrado i venti di guerra e i rincari energetici, esultano per le tante prenotazioni che stanno arrivando in queste ore e che già dallo scorso mese sono state sempre più numerose". Lo dichiara il presidente Abbac, Agostino Ingenito.

"Si va verso il sold out nel fine settimana pasquale a Napoli, ma già in questi ultimi due weekend si sono registrati importanti numeri. Perlopiù italiani, circa il 65%, ma non mancano europei, soprattutto francesi, tedeschi e spagnoli, ma anche nord europei. Mancano all’appello gli americani, e i russi come i viaggiatori dell’Est. E’ il turismo culturale e il relax tra passeggiate, escursioni ed enogastronomia a sollecitare i tanti viaggiatori a puntare sulla Campania. Bene anche la Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana, e c’è molta richiesta di escursioni e visite per Procida, con buoni trend di prenotazioni anche per i Campi Flegrei.

Importanti riscontri anche per l’area vesuviana, Pompei, Ercolano. In tanti hanno già prenotato a Salerno e arrivano segnalazioni di movimenti per lo più verso seconde case e soggiorni brevi di italiani per il Cilento e le aree interne del Sannio e dell’Irpinia. I rincari energetici, e alcune nuove formule di commissioni dei maggiori portali di prenotazione, hanno determinato un lieve aumento delle tariffe. Si spende dai 60 ai 130 euro per un pernottamento in una camera matrimoniale, ma non mancano soluzioni più economiche soprattutto nelle località del comprensorio napoletano e salernitano.

Il rischio di ritrovarsi in una struttura ricettiva irregolare o addirittura con annunci fantasma è sempre in agguato, e con il ritorno dei viaggiatori stranieri ed italiani non mancano segnalazioni. Consigliamo di accertarsi sempre dell’annuncio, verificando le recensioni e accertandosi del contatto con il gestore prima della partenza.

Restano poi alcuni nodi irrisolti, come i servizi di accoglienza ed informazione, i trasporti diffusi su tutto il territorio, auspicando sempre più maggiori corse ferroviarie, metro, funicolare e Circumvesuviana. Occorre avviare un piano straordinario di mobilità turistica, comprese le vie del mare, che possa consentire di offrire maggiore supporto a questi flussi di viaggiatori che vogliono utilizzare il trasporto pubblico per raggiungere le nostre località".

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