Dal 13 al 16 febbraio "Salerno in love" con dolcezze, artigianato ed eventi
L'iniziativa, in programma sul lungomare Trieste, sarà presentata il 6 febbraio al Comune
Redazione Irno24 05/02/2025 0
Si terrà domani, giovedì 6 febbraio, alle ore 10:30, a Palazzo di Città, la conferenza di presentazione di “Salerno in love”. L’iniziativa, promossa dalla CNA Salerno, organizzata e realizzata dall’Associazione Italia Eventi, gode del patrocinio del Comune.
Dal 13 al 16 febbraio, dalle 10:00 a mezzanotte, sul lungomare Trieste (zona Santa Teresa), il filo conduttore saranno l’amore e la festa di San Valentino, occasione in cui una serie di iniziative e di installazioni renderanno ancora più romantica la città. Tra i protagonisti, artigiani e produttori di eccellenza, locali e non, che faranno da cornice ad una delle passeggiate più romantiche d’Italia.
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Federica Garofalo 15/02/2021
Alla scoperta dei luoghi della Scuola Medica Salernitana
Vari documenti dei Seicento e del Settecento citano un luogo al di fuori della porta di San Nicola, ubi vulgariter dicitur la Scola Salernitana, in quella che è oggi la località di Canalone, ma che nel 1932 venne identificata con l’attuale Largo Scuola Medica Salernitana. In realtà sono stati molti i tentativi, soprattutto da parte degli eruditi di Età Moderna, di identificare un luogo in cui si riunissero nel Medioevo i maestri e gli studenti della Scuola Medica Salernitana.
La verità è che non ne esiste uno solo, perché il concetto medievale di “scuola” è molto diverso dal nostro, che non prevede una struttura deputata allo scopo, né una rigida organizzazione gerarchica: ed è significativo che le prime testimonianze non parlino di “scuola” ma di “scuole” di medicina salernitana. Un medico particolarmente bravo a insegnare e che raccoglie attorno a sé un gruppo di discepoli costituisce già una “scuola”, e, di solito, insegna a casa propria; e così sarà anche per le prime Università fino circa al Quattrocento.
Ne abbiamo una testimonianza all’inizio del Trecento da Matteo Silvatico, il cui palazzo gentilizio, con relativo giardino utilizzato come un vero e proprio orto botanico, è stato identificato con il luogo in cui sorge l’attuale Giardino della Minerva. Non esistono, però, solo le scuole “private”: esistono anche quelle monastiche, maschili come il monastero di San Benedetto dove nel 1057 fu abate il grande medico e vescovo di Salerno Alfano I, o femminili come il monastero di San Giorgio, al cui interno un documento del 1052 colloca un’infermeria; o, più tardi, quelle legate agli ordini mendicanti, come il convento domenicano di Santa Maria della Porta (l’attuale San Domenico).
Solo alla fine del Duecento, con Carlo I d’Angiò nascerà una vera e propria università (uno studium, come si diceva all’epoca), la cui sede è rintracciabile nel Quattrocento all’interno della Cappella di Santa Caterina in Duomo, le attuali sale San Tommaso e San Lazzaro. La cappella è all’epoca di proprietà della famiglia Solimene, un’illustre famiglia di medici, di cui uno dei suoi membri più illustri, Guglielmo Solimene, agli inizi del Quattrocento ha ricevuto in dono una reliquia della santa dalla regina Margherita di Durazzo, e l’ha deposta nella cappella di famiglia, dove poi è stato sepolto egli stesso.
Ebbene, sappiamo che, almeno dal 1502, questa non è semplicemente una cappella gentilizia, ma è utilizzata anche come aula di lezioni: nell’attuale Sala San Tommaso è collocato lo studium legistarum, in cui si studia soprattutto legge, e nell’attuale Sala San Lazzaro lo studium artistarum, dove si studiano le sette arti liberali. A fine Cinquecento, poi, la famiglia Solimene concede ufficialmente la cappella alle lezioni, in cambio che l’amministrazione cittadina si addossi il pagamento della ristrutturazione dell’edificio, che all’epoca è ridotto veramente male.
Se la cappella di Santa Caterina in Duomo è dunque il luogo in cui nel Cinquecento lo studium di Salerno tiene le sue lezioni, i diplomi di laurea sono tradizionalmente conferiti nella chiesa di San Pietro a Corte, l’antico palazzo longobardo di Arechi. I diplomi sono conferiti, con un cerimoniale complesso e solenne, dal Collegio medico di Salerno, un’istituzione a parte rispetto all’Università, con i suoi propri regolamenti e statuti: i suoi membri devono essere rigorosamente salernitani di nascita o risedenti in città da almeno vent’anni, e sono investiti del privilegio di poter conferire la laurea in medicina valida per tutto il Regno.
Ormai, però, i tempi d’oro della Scuola Medica Salernitana sono ben lontani: nel Seicento addirittura i diplomi non verranno più conferiti nella chiesa di San Pietro a Corte, ma in un “Palazzo Salernitano” non meglio identificato; infine, nel Settecento, una volta conclusa la costruzione del nuovo seminario, l’attuale Museo Diocesano, un contratto ne concede due locali alle lezioni di medicina. È lì che questa istituzione, nel 1812, sarà abolita da Gioacchino Murat.
Redazione Irno24 30/08/2022
Salerno, ai Barbuti "Il vecchio e il mare" dedicato a Chiara Pepe
Martedì 30 Agosto, alle ore 21:15, al Teatro dei Barbuti, centro storico di Salerno, imperdibile appuntamento con il classico della letteratura "Il vecchio e il mare" di Ernest Hemingway, presentato dalla Bottega San Lazzaro.
Adattamento di Corradino Pellecchia, con Davide Curzio, regia di Brunella Caputo. Gli interventi musicali sono del coro Armonia, diretto da Vicente Pepe, che ha composto anche le musiche originali. Spettacolo dedicato a Chiara Pepe. Ingresso 10 euro, biglietti acquistabili su postoriservato.it o direttamente al botteghino a partire dalle ore 19.
Redazione Irno24 16/08/2023
Salerno, "Moby Dick" diventa uno spettacolo teatrale ai Barbuti
Giovedì 17 agosto, alle ore 22:00, nel centro storico di Salerno, nell’ambito del “Barbuti Festival” 2023, va in scena “Moby Dick”, con Gaetano e Francesco Fasanaro. Riduzione teatrale di Corradino Pellecchia, regia di Andrea Carraro.
Il celebre romanzo di Melville è proposto in forma camaleontica da Gaetano Fasanaro, su un tappeto sonoro dal vivo da Francesco Fasanaro. La lotta tra Bene e Male è espressa con la sottolineatura del personaggio del Capitano Achab, uomo tutto istinto e certezze. Il pubblico, assediato da suoni ed evocazioni, deciderà dove si annidino le ragioni, anche se nel finale Melville sembra dare un'indicazione.
Con lo stesso biglietto, alle ore 21:00, con partenza dinanzi alle scale del Duomo di Salerno, si potrà partecipare ad una visita guidata nel centro storico della città a cura dell’associazione Erchemperto (10 euro visita + spettacolo teatrale).