Finale amaro per la Virtus Arechi, ko a Corato nonostante un +12

Nel batti e ribatti finale, la tripla di Moffa si stampa sul ferro

Redazione Irno24 06/02/2023 0

Non sono bastati più di trenta minuti trascorsi sempre avanti nel punteggio e neppure l’ultimo tiro della partita a propria disposizione, la Virtus Arechi Salerno si ritrova a dover sventolare bandiera bianca anche a Corato contro l’Adriatica Industriale (63-61).

Con Birindelli costretto a stringere i denti e Moffa già caricato di due falli dopo appena quattro minuti, il pomeriggio dei blaugrana si fa così ancora più complicato. Ma nonostante le evidenti problematiche (di contro Corato deve rinunciare a Gambarota), la Virtus riesce a non farsi distrarre. In più dalla panchina arriva anche il giusto apporto, come quello dell’under Capocotta che si fa notare subito con una rubata e con 4 punti in fila (8-13 al 5’).

In attacco però la mano più calda è quella di Zucca. Se i 5 punti in avvio di gara fanno ben sperare, i 10 nei primi tre minuti del secondo quarto sono quelli che spingono Salerno sul 19-29. Ma mentre in attacco ci pensa il lungo sardo, in difesa ci pensa invece il gruppo. Sacrificio e voglia le due qualità che Beatrice e compagni mettono in campo, che in termini numerici significano appena 25 punti concessi in 18’ minuti.

E sempre di squadra la Virtus risponde anche al tentativo di rientro di Corato, passando così dal +1 al +12 al 27’. Ma neppure questa volta il break basta, il problema però è che questa volta c’è da fare i conti anche con il contro-break pugliese. Le triple di Stella e Battaglia e il tiro dalla media di Infante valgono il 53-52 al 33’, poi nuovamente Stella costringe la Virtus a ritrovarsi anche sotto di 4 lunghezze. Ma nonostante ciò nel finale Salerno ha l’occasione per ribaltare tutto, ma la tripla di Moffa si stampa sul primo ferro.

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Redazione Irno24 06/03/2023

Una grande rimonta non basta, la Virtus Arechi cede al Teramo

Dopo tre vittorie consecutive, la Virtus Arechi Salerno deve arrendersi e lo fa al termine di una gara importante in chiave playoff. Al Pala Longo è il Teramo a Spicchi 2K20 a festeggiare (73-77). Partita piacevole ed equilibrio costante, questo racconta all’inizio e non solo la gara del Pala Longo. Con Birindelli e Zucca presenti in avvio nello starting five, all’8’ coach Ponticiello fa debuttare l’ultimo arrivato Mastroianni, che alla prima azione risponde subito presente con una stoppata.

Ma, a prescindere da questione tattiche e interpreti, l’equilibrio è costante non solo nei primi minuti. Persiste, infatti, anche nel secondo quarto, nonostante in pochi minuti la Virtus provi a scappare via (27-20). Il merito è di Teramo, che ha la capacità di restare sempre lucida e affidarsi poi in attacco a un ottimo Calbini.

Nella ripresa comincia un’altra partita, tanto che la Virtus, che perde per infortunio Beatrice, si ritrova addirittura sotto di 13 punti al 28’ (45-58). Ma non per molto tempo. In un attimo la difesa (ri)torna ai suoi standard, in attacco invece ci pensa un clamoroso Capocotta. L’under entra in campo e ribalta tutto: prima con 4 punti che scuotono i blaugrana, poi con il canestro del -2 e infine con il canestro del 62 pari al 36’.

Per il vantaggio ci pensa, invece, Moffa due minuti più tardi (69-68). Ma la veemente reazione non basta, perché neppure questa volta Teramo esce dalla gara, nonostante Di Donato e Calbini out per falli nei minuti finali. Decisiva per il successo la tripla di Guastamacchia a 45” dalla sirena conclusiva.

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Redazione Irno24 21/02/2022

La Virtus Arechi vola a +15 ma nel finale si arrende alla capolista Agrigento

Il rammarico è indubbiamente grande, visto tutto quello che è stato fatto per più di trenta minuti, ma nonostante la sconfitta la Virtus Arechi Salerno può tenersi stretta la signora prestazione offerta contro la prima della classe, Fortitudo Agrigento (74-80). Per la sfida contro la capolista, Di Lorenzo si affida a un quintetto con tre lunghi, ma nonostante questo è dal perimetro che all'inizio la Virtus fa male. Prima 7-0, poi 18-8 e infine 23-12 dopo il 5/7 dal perimetro firmato Marini, Coltro, Rinaldi e Mennella (tutto questo mentre Romano deve già fare i conti con tre falli a carico).

Lo show blaugrana, però, è appena cominciato, nel secondo quarto infatti viene toccato anche il +15 (31-18) dopo il gioco da tre punti del giovanissimo Capocotta e la tripla di Cimminella. Ma proprio nel momento migliore la Virtus deve fare i conti con la reazione veemente di Agrigento che esce dal timeout con la faccia giusta. Ed infatti in quattro minuti riesce a piazzare un contro-break di 1-12 che vale il 34-30 al 17'.

Ma senza paura la Virtus sa assorbire prima il colpo e poi sa ripartire con la solita faccia tosta. Come quella di Romano, che segna cinque preziosissimi punti in chiusura di primo tempo (41-32 all'intervallo lungo). In avvio di ripresa, invece, ci pensano Valentini e Coltro a mandare nuovamente in crisi Agrigento (53-41), che si aggrappa alle giocate di un micidiale Costi e alle due triple in chiusura di quarto di Bruno (62-56). Ma il momento chiave è tra il 32° e il 34°, quando Lo Biondo e Morici regalano il primo vantaggio ad Agrigento, un vantaggio minimo ma che i siciliani riescono a mantenere fino alla sirena conclusiva.

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Redazione Irno24 18/12/2023

Urlo di liberazione della Virtus Arechi, Desio è sconfitta al PalaLongo

La Lars Virtus Arechi Salerno torna al successo dopo cinque sconfitte consecutive e lo fa al termine di un match avvincente, concluso col punteggio finale di 81-73 in favore dei ragazzi di coach Sciutto, protagonisti di una prova di grande intensità, abnegazione e tenacia. Ancora privi di Matrone, ma nuovamente con a disposizione Acunzo, Spinelli e Capocotta, i blaugrana approcciano bene alla contesa contro Desio, complice un primo quarto da 28 punti realizzati e 22 subiti.

I padroni di casa si affidano alla verve del solito Kekovic, ma nel complesso si dimostrano precisi e corali nell'esecuzione con il pallone tra le mani. Anche la difesa fa il suo lavoro, Desio fatica un bel pò per trovare la via del canestro e, quando riesce a colpire, lo fa affidandosi ai centri di Baldini e Giarelli. Il secondo quarto vede la Lars abbassare un po' l'intensita difensiva, col risultato più ovvio che, di fatto, gli ospiti rientrano in partita, bravi ad alzare il ritmo con il pallone tra le mani e a trovare, sotto le plance, canestri importanti con Klanskis nel pitturato. Salerno all'intervallo lungo resta avanti, ma di appena due lunghezze (34-32 al ventesimo).

La ripresa delle ostilità fa innalzare e non poco l'entusiasmo del folto pubblico del PalaLongo: i salernitani rientrano sul parquet indemoniati, precisi al tiro ed asfissianti in fase di non possesso. Spizzichini comanda le operazioni, a trovare la via del canestro sono un po' tutti gli effettivi a disposizione della panchina della Virtus, con il vantaggio che si fa dirompente, toccando persino le venti lunghezze.

Desio "esce" nettamente dalla gara, soprattutto per meriti di Salerno. I giochi sembrano fatti (66-47 al trentesimo) ma il basket, croce e delizia, sa essere davvero sorprendente, talvolta troppo; l'ultima frazione di gioco vede la Virtus letteralmente sparire dalla contesa, nonché incassare un micidiale break di 0-17 che rimette prepotentemente in gara i viaggianti.

Sembra di essere in una piece da teatro dell'assurdo, Salerno è la lontana parente della squadra vista fino a pochi istanti prima e le sensazioni si fanno davvero nefaste: nell'ora più buia, tuttavia, arriva un pazzesco canestro di Spizzichini dall'altra metà campo, una tripla che sa di clamoroso e che, di fatto, sblocca finalmente la Virtus da un digiuno infinito. I blaugrana tornano a performare, la partita è punto a punto ma questa volta la Virtus non toglie più le mani dal volante e, una volta riconquistato il vantaggio, chiude vittoriosa nel tripudio del pubblico amico. Il tabellone finale, al quarantesimo, dice 81-73.

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