Il brindisino Di Bello chiamato a dirigere Salernitana-Roma
Era l'arbitro al VAR nel derby del Maradona, vinto in extremis dagli azzurri fra tante polemiche
Redazione Irno24 24/01/2024 0
Salernitana-Roma, in programma lunedì 29 gennaio alle ore 20:45, sarà diretta da Marco Di Bello di Brindisi. Assistenti: Pietro Dei Giudici (sez. Latina), Marcello Rossi (sez. Biella). IV Uomo: Federico Dionisi (sez. L’Aquila). Var: Daniele Paterna (sez. Teramo). Assistente Var: Daniele Doveri (sez. Roma 1).
Di Bello non incrociava la Salernitana "sul campo" dal confronto col Cagliari all'Arechi nell'ormai lontano maggio 2022, ma di recente era al VAR nel derby Napoli-Salernitana, vinto dagli azzurri fra le polemiche dopo il contatto dubbio Demme-Tchaouna (giudicato regolare) in occasione della rete decisiva dei partenopei.
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Redazione Irno24 18/02/2023
Sousa: "Idea di gioco, ambizione e intensità per la salvezza della Salernitana"
“Sono felicissimo di essere alla Salernitana. Il Presidente Iervolino e il Direttore De Sanctis vogliono portare questa squadra ad un livello sempre più alto e voglio aiutare a realizzare tutto ciò. Il mio lavoro si concentra principalmente sull’idea di gioco, mi piace avere una squadra corta e intensa. Dobbiamo essere forti a livello mentale, mantenere un pressing alto per aggredire subito gli avversari e avere il controllo del gioco quando siamo in possesso della palla. Voglio una squadra che riesca a interpretare bene lo spazio e sia capace di adattarsi a ogni momento della partita”. Queste le parole del nuovo tecnico Paulo Sousa intervenuto in conferenza stampa.
“Dobbiamo costruire la nostra salvezza sulla nostra idea di calcio, dovremo avere grande intelligenza per saper gestire i momenti delicati. Lavoriamo su quattro componenti del giocatore: mentale, fisica, tecnica, tattica. Dobbiamo essere svegli e attenti per tutto l’arco della partita. Per raggiungere il nostro obiettivo il più velocemente possibile non possiamo mai pensare all’io ma sempre al noi. Tutti sono importanti e devono essere pronti a giocare, anche chi ha giocato meno avrà la sua chance per dare il proprio contributo.
Ribery è un ragazzo speciale che ha dimostrato grande sensibilità e valori umani importanti nel voler aiutare la squadra. Farà parte del mio staff come altri ragazzi che già erano nella società per aiutarci a raggiungere questa salvezza. Avremo bisogno di tutti da qui alla fine. Non avremo un titolare in porta nelle prime partite ma sceglieremo ogni volta in base alle caratteristiche della partita. Botheim e Valencia hanno ottime potenzialità e saranno protagonisti da qui alla fine. Tutti i giocatori sono fondamentali per aiutare la squadra a vincere le partite.
L’obiettivo nella testa di tutti deve essere la salvezza. I principi per conquistarlo sono chiari: dobbiamo avere ambizione, coraggio e intensità. Dobbiamo avere distanze corte tra le linee e i reparti, questo è il principio collettivo su cui abbiamo lavorato. Per difendere meglio dobbiamo avere più tempo la palla tra i piedi, tutti devono difendere a partire dagli attaccanti che devono mantenere una pressione alta. I ragazzi attraverso il lavoro devono acquisire sempre maggiore consapevolezza della loro forza.
Serve stabilità emozionale per crescere. Non possiamo dimenticare l’ottimo lavoro fatto da mister Nicola, che l’anno scorso ha conquistato una salvezza storica, adesso la squadra sta vivendo un momento delicato e la Società ha deciso di intervenire e cambiare. La passione di questa città ha contribuito a farmi prendere questa decisione. Per fare qualcosa di straordinario abbiamo bisogno del sostegno di tutta la città. Credo che sia difficile trovare una piazza passionale come queste, qui a Salerno tifano tutti Salernitana e questo aiuta a rendere qualsiasi progetto ambizioso. Sono sicuro che domani ci spingeranno a dare il massimo per ottenere il nostro obiettivo. Spero che le mie idee possono aiutare la squadra a crescere e migliorare i risultati”.
Andrea Montinaro 05/01/2024
Juve-Salernitana ha rimarcato vecchi problemi, servono nuove soluzioni
Il primo dei due incontri ravvicinati tra Juventus e Salernitana è ormai archiviato. La sfida di Coppa Italia all’Allianz Stadium di Torino si è conclusa con un tennistico 6-1 in favore dei bianconeri, sancendo per i granata la prematura interruzione del percorso nella competizione.
Rileggendo le formazioni a confronto, affermare di essere sorpresi dalla sconfitta sarebbe sicuramente un eufemismo, ma il roboante risultato è un’umiliazione cocente che, se da un lato può essere giustificata nascondendosi dietro il dito della “partita difficile da giudicare”, dall’altro ha evidenziato i limiti tecnici e mentali di una rosa sicuramente non adeguata, soprattutto se falcidiata anche da assenze importanti.
L’analisi del match deve rimanere in costante equilibrio sulla linea che divide la realtà e l’illusione, cercando di trovare quei pochi spunti costruttivi che la serata di ieri può aver lasciato. L’illusione sarebbe sicuramente il cercare di far passare l’umiliazione di ieri come inevitabile, racchiudendo la partita contro la Juventus nella categoria di “quelle che non fanno testo”. Sarebbe troppo facile ridurre tutto alla mancanza di stimoli (squadra concentrata sulla salvezza) e di uomini per giustificare la gita che i granata hanno fatto a Torino.
La realtà è che la Salernitana, al di là delle assenze, non si è presentata sul rettangolo di gioco, rendendo la partita della Juventus di Allegri troppo facile da condurre fino al 90°: i bianconeri non infliggevano 6 gol ai suoi avversari dal gennaio 2015 (sempre in Coppa Italia) e non vincevano da ottobre contro il Torino con almeno 2 gol di scarto, ad evidenziare che la Vecchia Signora non è sicuramente una macchina da gol.
L’obiettivo principale rimane quello della salvezza, ma l’atteggiamento non può essere quello visto contro la Juventus e domenica all’Arechi andrà in scena il replay, nel quale servirà tutt’altra Salernitana: recupererà Candreva e probabilmente ritroveranno spazio dall’inizio Costil, Fazio e Gyomber, ma la lista degli assenti non sarà poi tanto più corta rispetto al match di Coppa.
Qui subentra il lavoro di Inzaghi, che dovrà trovare la giusta chiave di lettura della sconfitta e riuscire a trasmettere ai ragazzi tutto quello che non hanno fatto vedere nel match di ieri: il capitale umano a disposizione dell’allenatore piacentino è limitato, ora più che mai servirebbero nuovi innesti per poter affrontare un gennaio ricco di impegni difficili e probanti contro Juve, Napoli, Genoa e Roma.
Le falle di una rosa non adeguata sono sotto gli occhi di tutti e la partenza di Mazzocchi ha aumentato ancora di più questa percezione; tocca a Sabatini rattoppare quello che di sbagliato è stato fatto nella campagna acquisti estiva, nella quale con troppa superficialità non si è provato a migliorare una difesa già non impermeabile durante la stagione scorsa (terza difesa più battuta), un centrocampo e un attacco costruiti in maniera approssimativa e senza uomini di qualità ed esperienza che potessero realmente dare una mano.
La salvezza è possibile e il gap è tutt’altro che incolmabile ma adesso, oltre che sul campo, bisogna dare una risposta anche sul mercato, per cercare di raddrizzare una stagione finora minata da troppi errori e peripezie.
Redazione Irno24 31/07/2023
Salernitana, ufficiale l'arrivo del portiere Benoit Costil
L’U.S. Salernitana 1919 comunica di aver raggiunto l’accordo con il portiere classe ‘87 Benoit Costil. Il calciatore si è legato al club granata fino al 30 giugno 2024 e indosserà la maglia numero 56. Si tratta della sua prima esperienza al di fuori della Francia. Da ricordare, soprattutto, i trascorsi con Rennes e Bordeaux: l'allenatore dei girondini, per una stagione, era proprio Paulo Sousa, attuale mister della Salernitana.