Invasione cinghiali, agricoltori in piazza anche a Salerno

Una situazione che ha ormai oltrepassato il limite di guardia

Redazione Irno24 07/07/2021 0

Non è mai stato così alto l’allarme per l’invasione di cinghiali in Italia, che con l’emergenza Covid hanno trovato campo libero in spazi rurali e urbani, spingendosi sempre più vicini ad abitazioni e scuole fino ai parchi dove giocano i bambini.

Gli animali selvatici distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone. Una situazione che ha ormai oltrepassato il limite di guardia con gli agricoltori esasperati che domani, giovedì 8 luglio 2021, dalle 9:00 a Roma in piazza Montecitorio scatenano la più grande protesta mai realizzata prima nella Capitale e con le mobilitazioni in tutte le regioni.

A Napoli previsto un presidio degli agricoltori, dalle ore 9, nell’area pedonale antistante Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, e presso le Prefetture di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. L’obiettivo è denunciare, anche con eclatanti azioni dimostrative, una emergenza nazionale che sta provocando l’abbandono delle aree interne, problemi sociali, economici e ambientali.

Saranno presenti, oltre al presidente di Coldiretti Campania, Gennarino Masiello, rappresentanti delle istituzioni e della politica. Per l’occasione sarà diffusa l’esclusiva analisi Coldiretti su “Covid e l’assedio dei cinghiali in Italia”, sui rischi per la sicurezza, l’ambiente e la salute e le proposte concrete per garantire la sopravvivenza delle aziende agricole e la tranquillità dei cittadini.

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Redazione Irno24 17/08/2021

Coldiretti, da ultima perturbazione nuovi danni alle coltivazioni

Con l’ultima ondata di maltempo, sono oltre 1200 gli eventi estremi che si sono verificati fino ad ora in Italia nel 2021 con un aumento del 56% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso tra nubifragi, alluvioni, trombe d’aria, grandinate e ondate di calore.

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) in riferimento all’ultima ondata di maltempo che ha colpito a macchia di leopardo le città e le campagne del nord Italia con esondazioni dei corsi d’acqua, frane, campi allagati e alberi sradicati.

Una violenta perturbazione che fa salire il conto dei danni provocati nella Penisola dal caldo e dalla prolungata mancanza di pioggia che – sottolinea la Coldiretti – hanno scottato la frutta e la verdura, impoverito i vigneti, fatto cadere olive e agrumi dagli alberi, tagliato il raccolto di pomodoro e del foraggio necessario per l’alimentazione del bestiame ma anche seccato i terreni.

La pioggia – continua la Coldiretti – è importante per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.

Precipitazioni sempre più intense e frequenti, con vere e proprie bombe d’acqua, si abbattono – sottolinea la Coldiretti – su un territorio reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con il risultato che sono saliti a 7252 i comuni italiani, ovvero il 91,3% del totale, che sono a rischio idrogeologico secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ispra.

Siamo di fronte in Italia – sottolinea la Coldiretti – alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo. L’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni ha fatto perdere – conclude la Coldiretti – oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.

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Redazione Irno24 07/03/2022

Nel 2021 il 67,4% delle imprese salernitane ha investito nel digitale

Sono trascorsi oltre tre anni dall’avvio del Piano nazionale impresa 4.0, che ha coinvolto il sistema camerale con la creazione dei Punti Impresa Digitale, nati per affiancare e accompagnare soprattutto le piccole imprese di tutti i settori nel processo di innovazione, ed è possibile tracciare un primo bilancio delle attività realizzate, dei risultati conseguiti e dare uno sguardo ai progetti che la Camera di Commercio di Salerno ha in programma sul tema della trasformazione digitale delle imprese salernitane.

La partnership che la Camera di Commercio di Salerno ha realizzato con l'Università Federico II di Napoli, attraverso il progetto PidMed (Punto Impresa Digitale Mediterraneo), si è rivelata un fattore decisivo, perché ha consentito di trasferire alle imprese coinvolte le competenze esistenti nell’Ateneo, grazie a un percorso, in prima battuta di tipo informativo, poi formativo e in molti casi applicativo.

Le misure finanziarie a supporto alla trasformazione digitale delle imprese, messe in campo dalla Camera di Commercio di Salerno sotto forma di voucher, sono state utilizzate da 423 imprese della provincia. Tra queste ben 255 sono rientrate nella progettualità PIDMed. Sono state 489 le imprese che hanno usufruito degli strumenti per misurazione la propria maturità digitale, mentre 469 hanno effettuato il bilancio delle competenze digitali. Dai dati Excelsior emerge che nel 2021, il 67,4% delle imprese della provincia di Salerno ha dichiarato di avere investito nella trasformazione digitale, a fronte del 63,1% nel periodo 2016-2020.

"Le imprese salernitane hanno dimostrato un livello altissimo di resilienza nell’affrontare l’emergenza sanitaria da Covid - dichiara il presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete - introducendo cambiamenti in ambito organizzativo e investendo in diversi aspetti della trasformazione digitale.

Il ruolo dell’Ente camerale è stato quello di creare un gruppo di consulenza misto, formato da operatori del sistema camerale e di ricercatori esperti, coordinati dal prof. Alex Giordano, che ha fatto da supporto per misurare la maturità digitale delle imprese, capire le reali esigenze delle stesse e veicolarle verso gruppi di ricerca appropriati e, soprattutto, verso i giusti investimenti. I risultati esposti questa mattina sono entusiasmanti ed è volontà della CCIAA di Salerno continuare a investire nella trasformazione digitale delle imprese, con particolare riguardo alle dinamiche della trasformazione ecologica e della sostenibilità".

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Redazione Irno24 30/10/2022

Caldo anomalo, allarme Coldiretti: "Natura in tilt, danni in campagna"

La natura è in tilt, con il caldo record che ha fatto scattare l’allarme siccità fuori stagione per tutte le colture in campo, con gli imprenditori agricoli che stanno intervenendo addirittura con irrigazioni di soccorso per non compromettere le coltivazioni, dalle semine di grano ai kiwi, dal radicchio ai carciofi, fino agli ortaggi lungo tutta la Penisola. E’ l’allarme della Coldiretti sugli effetti delle alte temperature, che stanno sconvolgendo la vita di piante e animali.

Nelle campagne - precisa Coldiretti - gli effetti si fanno sentire anche per i parassiti, che sono rimasti attivi con le temperature miti e attaccano più facilmente le colture ancora in campo, come avviene peraltro nelle città, dove sono ancora diffuse zanzare e mosche. Il caldo sta anche provocando l’allungamento della fase vegetativa delle piante, con il pericolo di esporle ai danni di un prevedibile successivo abbassamento delle temperature e la conseguente diminuzione del potenziale produttivo.

Una conferma del cambiamento climatico in atto, con una tendenza alla tropicalizzazione che - continua Coldiretti - si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi, con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che quest’anno superano già i 6 miliardi di euro dall’inizio dell’anno, pari al 10% della produzione nazionale.

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