La Virtus Arechi fa suo anche il derby di ritorno con Avellino

La svolta negli ultimi due quarti di gioco con i punti di Rinaldi e Moffa

Redazione Irno24 28/02/2022 0

Un derby vinto con grande carattere, l'ennesimo di questa stagione. E allora la tradizione va avanti, una piacevole tradizione. Al Pala Longo la Virtus Arechi Salerno batte 72-61 la Del.Fes Avellino e tocca quota 28 punti in classifica. Con Bonaccorso ancora out e con Moffa arrivato soltanto da pochi giorni, in avvio di gara coach Di Lorenzo ripropone il 2004 Capocotta nel suo quintetto. Un quintetto che dovrà però rimodellare dopo appena quattro minuti, complici i tre falli a carico di Marini.

Non solo tanti falli, ma anche e soprattutto tanti errori. Tantissimi. Sia per la Virtus che per la Del.Fes. Il derby infatti, specie nel primo tempo, è intensissimo e piacevole ma dal punto di vista della qualità fatica a decollare. Gli unici sprazzi sono quelli a firma Caridà, che uscendo dalla panchina permette agli irpini di toccare per un attimo il +6. Ma proprio l'esterno degli ospiti, così come il suo compagno di squadra Agbogan e il capitano dei padroni di casa Valentini, è costretto a tornare molto presto in panchina causa falli (tre per tutti).

Con i due lunghi obbligati per svariati minuti solo a guardare la partita, la Virtus riesce comunque ad aggrapparsi a Romano, che oltre a fare i lavori straordinari nel pitturato riesce, insieme a Cimminella, a dare nel primo tempo la (prima) vera scossa emotiva ai suoi (importante anche la difesa di Mennella che poi diventerà prezioso in attacco). Quella tecnica, invece, arriva nella ripresa, nel terzo quarto Rinaldi fa 3/3 dal perimetro mentre nell'ultima frazione Moffa realizza nove punti di pura qualità che al 35' permettono a Salerno di toccare il +7 (62-55) e di indirizzare ufficialmente e definitivamente il derby dalla propria parte.

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Redazione Irno24 18/12/2023

Urlo di liberazione della Virtus Arechi, Desio è sconfitta al PalaLongo

La Lars Virtus Arechi Salerno torna al successo dopo cinque sconfitte consecutive e lo fa al termine di un match avvincente, concluso col punteggio finale di 81-73 in favore dei ragazzi di coach Sciutto, protagonisti di una prova di grande intensità, abnegazione e tenacia. Ancora privi di Matrone, ma nuovamente con a disposizione Acunzo, Spinelli e Capocotta, i blaugrana approcciano bene alla contesa contro Desio, complice un primo quarto da 28 punti realizzati e 22 subiti.

I padroni di casa si affidano alla verve del solito Kekovic, ma nel complesso si dimostrano precisi e corali nell'esecuzione con il pallone tra le mani. Anche la difesa fa il suo lavoro, Desio fatica un bel pò per trovare la via del canestro e, quando riesce a colpire, lo fa affidandosi ai centri di Baldini e Giarelli. Il secondo quarto vede la Lars abbassare un po' l'intensita difensiva, col risultato più ovvio che, di fatto, gli ospiti rientrano in partita, bravi ad alzare il ritmo con il pallone tra le mani e a trovare, sotto le plance, canestri importanti con Klanskis nel pitturato. Salerno all'intervallo lungo resta avanti, ma di appena due lunghezze (34-32 al ventesimo).

La ripresa delle ostilità fa innalzare e non poco l'entusiasmo del folto pubblico del PalaLongo: i salernitani rientrano sul parquet indemoniati, precisi al tiro ed asfissianti in fase di non possesso. Spizzichini comanda le operazioni, a trovare la via del canestro sono un po' tutti gli effettivi a disposizione della panchina della Virtus, con il vantaggio che si fa dirompente, toccando persino le venti lunghezze.

Desio "esce" nettamente dalla gara, soprattutto per meriti di Salerno. I giochi sembrano fatti (66-47 al trentesimo) ma il basket, croce e delizia, sa essere davvero sorprendente, talvolta troppo; l'ultima frazione di gioco vede la Virtus letteralmente sparire dalla contesa, nonché incassare un micidiale break di 0-17 che rimette prepotentemente in gara i viaggianti.

Sembra di essere in una piece da teatro dell'assurdo, Salerno è la lontana parente della squadra vista fino a pochi istanti prima e le sensazioni si fanno davvero nefaste: nell'ora più buia, tuttavia, arriva un pazzesco canestro di Spizzichini dall'altra metà campo, una tripla che sa di clamoroso e che, di fatto, sblocca finalmente la Virtus da un digiuno infinito. I blaugrana tornano a performare, la partita è punto a punto ma questa volta la Virtus non toglie più le mani dal volante e, una volta riconquistato il vantaggio, chiude vittoriosa nel tripudio del pubblico amico. Il tabellone finale, al quarantesimo, dice 81-73.

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Redazione Irno24 01/11/2021

La Virtus Arechi torna a mani vuote da Agrigento

Appuntamento ancora rinviato con la prima vittoria in trasferta. Ad Agrigento alla Virtus Arechi Salerno non basta un signor primo tempo, perché a pesare è il break subito nella terza frazione (76-65 il finale). Al PalaMoncada, seppur solo per trenta minuti, la squadra di coach Di Lorenzo conferma che la solidità difensiva può diventare in stagione un vero e proprio marchio di fabbrica. Resta, quindi, il rammarico per il passaggio a vuoto di inizio ripresa.

In avvio la sfida non è equilibrata, molto di più. Agrigento sbatte quasi costantemente contro il muro alzato dai blaugrana che nell'altra metà campo invece, nonostante più di un'occasione costruita rispettando il piano partita, fanno indubbiamente maggiore fatica. Tutta colpa, o quasi, dell'11/30 dal campo che nega uno scatto importante nel primo tempo.

Solo in avvio di seconda frazione c'è un piccolo break con il +4 toccato dalla Virtus (frutto dei canestri di Rinaldi e Valentini), dopodiché è un costante botta e risposta con Rajacic e Chiarastella principali terminali offensivi delle due squadre. Ma per l'argentino di Agrigento è solo l'antipasto, con 6 punti nei primi due minuti della ripresa ribalta in un amen completamente la gara.

La Virtus per la prima volta non riesce a tenere botta nella propria metà campo e per coach Di Lorenzo al 25' sul 43-32 è necessario interrompere il match e richiamare tutti in panchina. Ma per la vera reazione bisogna attendere l'ultimo quarto, momento nel quale il -14 di fine terza frazione viene ridotto fino al -7. Ma proprio sul più bello si ferma la rimonta blaugrana.

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Redazione Irno24 28/11/2021

La Virtus Arechi non si ferma più, battuta anche la capolista Bisceglie

Che Virtus, che serata. Il tempo passa e la squadra di coach Di Lorenzo continua a regalare emozioni ai suoi tifosi. Grandi emozioni. L'ha capito anche la capolista Lions Bisceglie che per la prima volta in stagione è stata costretta ad arrendersi contro un avversario, al Pala Longo infatti finisce 68-59 per Salerno.

La gara: la prima firma sulla serata, e che firma, la mette immediatamente Marco Mennella, l'esterno blaugrana è praticamente inarrestabile nella metà campo offensiva. Con una giocata dopo l'altra nei primi minuti realizza ben 9 punti degli 11 segnati dalla Virtus che successivamente riesce anche a toccare il +5, seppur non per tantissimo tempo perchè Bisceglie ha la capacità di riguadagnare la parità nella parte conclusiva del primo quarto.

Uno sforzo che i pugliesi devono fare praticamente ad ogni quarto, senza però mai dare l'impressione di poter togliere per davvero dalle mani dei blaugrana la vittoria. Tanto per cambiare tutto nasce ancora una volta della difesa, ma a questo bisogna anche aggiungere le giocate dei singoli.

Nel secondo periodo Cimminella, con un paio di difese e un pesante 2/2 dal perimetro, spinge i suoi sul +6 al 15' che obbliga coach Nunzi al timeout, nel terzo riecco protagonista Mennella e relativo +9, mentre nell'ultimo quarto l'ultima firma la mettono prima Rinaldi e poi Rajacic. Dopo il pesante 4/20 dal perimetro, la Virtus praticamente non sbaglia quasi più nulla nel momento decisivo: Rinaldi fa 2/2, mentre Rajacic addirittura 3/3. E così a Bisceglie, nonostante Dri ci provi in tutti i modi, non resta che alzare bandiera bianca e lasciare la vittoria, la quarta consecutiva, ad una strepitosa Virtus che si gode il terzo posto a -2 dal secondo e -4 dal primo.

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