L'attrattività di Salerno e provincia alla BIT di Milano
Proposto anche uno show-cooking coi prodotti tipici della dieta mediterranea
Redazione Irno24 12/02/2023 0
Si è tenuto a Milano, in occasione della Bit 2023, l’evento "La terra dei miti - accoglienza e ospitalità nei siti patrimonio Unesco di Salerno e provincia". L’iniziativa, organizzata con il supporto di Regione Campania e Unioncamere Campania, ha avuto l’obiettivo di presentare le eccellenze turistiche di Salerno e provincia, anche attraverso l’esperienza diretta di uno show-cooking di prodotti tipici della dieta mediterranea e della lavorazione di prodotti in ceramica tradizionale ed artistica.
"L'iniziativa ha un duplice obiettivo - spiega Andrea Prete, Presidente di Unioncamere e della CCIAA Salerno - da un lato valorizzare le eccellenze della Campania e della provincia di Salerno, dall'altro raccontare il piano infrastrutturale che la Regione sta mettendo a punto per incrementare il flusso di turisti dall'Italia e dal mondo. Il principale è certamente l'aeroporto di Salerno-Costa d'Amalfi, che sarà operativo dal 2024 e permetterà al territorio di essere ancora più attrattivo".
Nel corso dell’iniziativa è stata presentata la ricerca "Il turista in Campania 2022 nella prospettiva di un nuovo turismo nazionale culturale ed esperienziale", dalla quale emergono alcuni dati interessanti: in Campania sono presenti 65.829 imprese turistiche, con netta prevalenza di attività legate alla ristorazione (69,4%), seguite dall’ospitalità (13,3%). La metà delle imprese della filiera turistica si concentra a Napoli (52%), seguono Salerno, con il 25% sul totale regionale, e Caserta con il 13%. Dalla ricerca emerge che il 43% delle scelte sono dovute ai turisti cosiddetti “repeaters” che, dopo la prima esperienza, ritornano sul territorio.
La Campania viene scelta principalmente per la ricchezza del patrimonio (43%), in particolare la provincia di Salerno richiama per interessi naturalistici (lo fa il 18,7% dei turisti, mentre in Campania il 12,3%), enogastronomia (16,9% rispetto al 13,7% della Campania), assistere ad un evento (13,8% rispetto all'8,3% della Campania), fare shopping (10% mentre la Campania 6,4%), lo stile di vita italiano (8,4% mentre in Campania 6,6%) e perchè è una località esclusiva (9,8% rispetto al dato Campania 5,9%).
Circa le attività svolte dai turisti durante la vacanza, la provincia di Salerno segue l’andamento regionale, ma si posiziona sopra la media per escursioni e gite (58,7% rispetto a 56,2% della Campania), il mare (34,4% rispetto al 25,4% della Campania), le degustazioni di prodotti enogastronomici (29,1% rispetto al 20,5% della Campania), attività sportive (11,9%) e partecipazione ad eventi (10,5%).
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Redazione Irno24 09/03/2022
Benzina, Coldiretti: bolletta da 8 miliardi per l'agricoltura italiana
Per lo scoppio della guerra e il balzo dei costi energetici, l’agricoltura deve pagare una bolletta aggiuntiva di almeno 8 miliardi su base annua, rispetto all’anno precedente, che mette a rischio coltivazioni, allevamenti, e industria di trasformazione nazionale, ma anche gli approvvigionamenti alimentari di 5 milioni di italiani che si trovano in una situazione di indigenza economica. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti del balzo dei prezzi di benzina e gasolio sotto la spinta dell’aumento del petrolio, mentre la produzione industriale è in calo secondo gli ultimi dati Istat.
Dall’inizio del conflitto – sottolinea Coldiretti – si è verificato un balzo medio di almeno 1/3 i costi produzione dell’agricoltura, a causa degli effetti diretti ed indiretti delle quotazioni energetiche. Nel sistema produttivo agricolo, i consumi diretti di energia includono il gasolio per il funzionamento dei trattori, per il riscaldamento delle serre e per il trasporto, mentre i consumi indiretti sono quelli che derivano dall’energia necessaria per la produzione di prodotti fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica.
Il comparto alimentare richiede invece – precisa Coldiretti – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro. Il caro gasolio rischia dunque di fermare i trattori nelle campagne, spegnere le serre di fiori e ortaggi e bloccare i pescherecci italiani nei porti, aumentando la dipendenza dall’estero per l’importazione di prodotti alimentari.
Redazione Irno24 14/10/2020
Istat: Coldiretti, da economia sommersa 24.5 miliardi per agromafie
Dal campo alla tavola le agromafie sviluppano un business illegale e sommerso da 24,5 miliardi che minaccia ora di crescere mettendo le mani su un tessuto economico indebolito dalla crisi determinata dall’emergenza coronavirus che ha coinvolto ampi settori della filiera agroalimentare a partire dalla ristorazione. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all'ultimo rapporto Istat sull'economia sommersa che ha raggiunto i 211 miliardi di valore in Italia.
Nella filiera agroalimentare – sottolinea Coldiretti – pesa la crisi di liquidità generata dall’emergenza coronavirus in molte strutture economiche che sono divenute più vulnerabili ai ricatti e all’usura. Crescono gli interessi delle organizzazioni criminali nel settore agroalimentare ed in modo specifico nella ristorazione nelle sue diverse forme, dai franchising ai locali esclusivi, da bar e trattorie ai ristoranti di lusso e aperibar alla moda fino alle pizzerie.
La malavita è arrivata a controllare cinquemila locali della ristorazione con l’agroalimentare che è divenuto una delle aree prioritarie di investimento della malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana della persone.
In questo modo la malavita si appropria – prosegue Coldiretti – di vasti comparti dell’agroalimentare dai campi agli scaffali, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy.
Con i classici strumenti dell’estorsione e dell’intimidazione le agromafie impongono la vendita di determinati prodotti agli esercizi commerciali, che a volte, approfittando della mancanza di liquidità, arrivano a rilevare direttamente grazie alle disponibilità di capitali ottenuti con il commercio della droga. Un fenomeno che minaccia di aggravarsi per gli effetti della pandemia che potrebbe spingere le imprese a rischio a ricorrere all’usura per trovare i finanziamenti necessari.
“Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare - afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini - in questo contesto diventa più urgente l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Gian Carlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti”.
Redazione Irno24 16/06/2025
FILT CGIL Salerno: "Soddisfazione per i progressi del molo Manfredi"
La FILT CGIL Salerno accoglie con favore i risultati finora raggiunti nei lavori di ampliamento e ammodernamento del molo Manfredi, che rappresentano un passo concreto verso il potenziamento del Porto di Salerno come nodo strategico per la logistica e la mobilità nel Mezzogiorno. L’avanzamento record dei lavori – completati in soli 74 giorni lavorativi per quanto riguarda la struttura di confinamento – testimonia l’efficienza dell’intervento e la capacità del sistema portuale di lavorare con rapidità e competenza.
"Si tratta di un'opera infrastrutturale di grande rilievo, che rafforza il ruolo del nostro scalo nel settore crocieristico e commerciale, con ricadute positive per l’intero territorio salernitano. Come organizzazione sindacale, riteniamo fondamentale che a questi sviluppi corrisponda un rafforzamento dell’occupazione stabile e qualificata nel comparto, nel rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Chiediamo che i prossimi step del progetto si accompagnino a una pianificazione attenta sotto il profilo della sicurezza, della sostenibilità ambientale e della valorizzazione delle professionalità locali. La FILT CGIL Salerno continuerà a vigilare affinché la crescita del Porto di Salerno sia anche crescita di lavoro buono, sicuro e duraturo".