Mercato lavoro, Cisl Salerno: "Elementi negativi su occupazione giovanile e femminile"

Ceres: "Proseguire confronto concreto tra Confindustria ed organizzazioni sindacali"

Redazione Irno24 07/04/2021 0

Nell’apprezzare l’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Salerno e da Confindustria Salerno, con la quale si è presentato il Rapporto sul mercato del lavoro in Campania, la CISL di Salerno ritiene che gli elementi emersi testimoniano l’aggravamento di una dinamica negativa già in atto prima della pandemia, con particolare riferimento all’occupazione giovanile e femminile, ai profili a più bassa scolarizzazione.

Questi dati – secondo il segretario generale Gerardo Ceres – confermano più che mai l’urgenza di affrontare il prossimo futuro costruendo un’alleanza tematica tra il sindacato confederale e le Associazioni datoriali, avendo attenzione prioritaria alla formazione professionale, all’incontro tra domanda ed offerta di lavoro (auspicando una vera riforma del collocamento), alla qualità degli investimenti europei del Next Generation EU e dell’ordinaria programmazione comunitaria.

Le parti sociali – aggiunge Ceres – devono, ora più che mai, fare fronte comune per promuovere occupazione stabile e di qualità, nei settori più vocati del territorio. La ricerca presentata ci offre più di uno spunto su cui concentrare il lavoro comune, nell’interesse dell’economia locale, della sua struttura produttiva, la sola capace di assicurare redditi e prospettive alle persone e alle famiglie. Sarebbe augurabile proseguire un confronto concreto, così come recentemente auspicato dal Presidente Ferraioli, tra Confindustria ed organizzazioni sindacali".

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“Agricoltura di qualità. Sviluppo locale e sfide globali” è il tema della tavola rotonda in programma a Salerno il 27 marzo, con inizio alle ore 18, nella sala Bottiglieri di Palazzo Sant’Agostino. La novità è che al centro dell’attenzione saranno due province, quelle di Salerno ed Avellino, rappresentate dai presidenti delle rispettive Amministrazioni provinciali, Franco Alfieri e Rino Buonopane, e dai presidenti provinciali di Confagricoltura, Antonio Costantino e Angelo Frattolillo.

Interverranno Tommaso Romano, presidente del Consorzio San Marzano Dop; Mario Miano, presidente del Consorzio Marrone di Roccadaspide, e Piero Mastroberardino, presidente della Mastroberardino Agricola.

Sarà l’occasione per confrontarsi sulla nuova Politica agricola dell’Unione Europea con la Regione Campania - rappresentata da Franco Picarone, presidente della Commissione Bilancio, e da Nicola Caputo, assessore regionale all’Agricoltura – e con il deputato del Pd Piero De Luca.

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La Giunta Regionale, riunita in videoconferenza, ha dichiarato con delibera lo stato di crisi per le imprese zootecniche e florovivaistiche danneggiate dalla perdurante fase emergenziale conseguente al contenimento del Covid-19.

E' stato contestualmente chiesto al Ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali di porre in essere ogni iniziativa utile per l'attivazione delle risorse previste dal Fondo di Solidarietà Nazionale.

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Redazione Irno24 07/04/2021

Rapporto CCIAA Salerno sul lavoro: cultura e blue economy per il rilancio

Questa mattina ha avuto luogo la presentazione del rapporto della Camera di Commercio di Salerno "Mercato del lavoro in Campania: le passate dinamiche, i presenti effetti della crisi, le future traiettorie di sviluppo", realizzato da un gruppo di ricerca del Centro Studi “Guglielmo Tagliacarne”, con la collaborazione di Confindustria Salerno. Il dossier analizza il mercato del lavoro campano stimando l’impatto del Covid-19 sul sistema produttivo e ipotizzando possibili strategie future, funzionali ad un contenimento della recessione economica determinata dalla pandemia.

Marco Pini, Centro Studi Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, ha illustrato e commentato lo studio. Sono intervenuti Andrea Prete, presidente CCIAA di Salerno, che ha commentato lo studio alla luce dello scenario economico attuale, e Antonio Ferraioli, presidente Confindustria Salerno, che ha presentato i risultati dell’Indagine "L'Industria campana e il Covid-19: l'impatto sulle performance di impresa e aspettative future", svolta con il coinvolgimento diretto delle imprese. Le conclusioni sono state affidate ad Antonio Marchiello, assessore alle Attività produttive e lavoro della Regione Campania.

"Dalla rilevazione - ha dichiarato Ferraioli - è emerso che, nonostante gli impatti più gravi della pandemia si siano verificati non nelle attività manifatturiere ma in settori ad alta intensità di relazioni personali come ad esempio il turismo, molte imprese hanno riscontrato più di una criticità. Contrazione della domanda e minori flussi di cassa per l’aumento dei prezzi delle forniture e delle materie prime - quest’ultimo diventato esponenziale nelle ultime settimane - hanno determinato per le imprese crisi di liquidità.

Organizzare la ripresa complessiva del sistema economico e produttivo è pertanto quanto mai urgente, anche al fine di evitare che tali criticità possano protrarsi determinando tagli agli investimenti privati. In linea con gli obiettivi strategici previsti dal PNRR andranno indirizzate risorse verso il sistema produttivo per promuovere investimenti rivolti ai temi della sostenibilità e della digitalizzazione, favorendo in tal modo un rilancio dell’occupazione, soprattutto di quella giovanile e femminile che presentano situazioni di maggiore disagio, anche nel confronto con gli altri Paesi Europei.

Inoltre, sarà essenziale il rapporto scuola-mondo dell’impresa per risolvere il mismatch che, tanto spesso, si crea tra domanda e offerta di lavoro. Indispensabili saranno le riforme e le semplificazioni degli adempimenti burocratici, volte a consentire un realizzo degli investimenti in tempi rapidi".

"Abbiamo fortemente voluto questa indagine - ha commentato Prete - perché riteniamo che, ad un anno dall’inizio della pandemia, sia necessario avere una fotografia chiara e precisa dell’impatto che ha avuto sul sistema economico e produttivo campano. L’auspicio è che questo studio possa contribuire a prefigurare nuove prospettive per il 'dopo', che tengano conto dei giovani che, insieme alle donne, hanno pagato il prezzo più alto della crisi. I dati emersi dal Rapporto una strada la tracciano. Per favorire la ripresa occupazionale in relazione a specifiche potenzialità del territorio campano, occorre investire su cultura e blue economy, un innovativo modello di sviluppo economico basato su durabilità, rinnovabilità e riutilizzo, che punta a rivoluzionare le nostre attività produttive e ad azzerare le emissioni inquinanti".

"Negli ultimi cinque anni - sottolinea Pini - il tasso di occupazione in Campania ha risalito la china recuperando in media circa un terzo del terreno perso dopo la forte caduta nel periodo di recessione nazionale 2008-09 e 2012-13. Considerando il persistere della crisi da Covid-19, la resilienza e ripresa occupazionale verso il pieno recupero passa dalla duplice transizione ecologica e digitale: le imprese campane che hanno la più elevata probabilità di vedere nel 2021 l’occupazione stazionaria o in crescita sono proprio quelle che hanno investito sia in Industry 4.0 che nella green economy".

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