Minaccia di lanciarsi dal ponte, salvata "sul filo" una 24enne a Montoro
Un cittadino aveva notato la ragazza in stato confusionale ed aveva allertato i militari
Redazione Irno24 02/05/2025 0
Nella notte fra mercoledì e giovedì, a Montoro, una 24enne aveva deciso di farla finita, lanciandosi da un ponte delle ferrovie alla frazione Piano. Grazie alla segnalazione da parte di un cittadino, che aveva notato la ragazza in evidente stato confusionale, nei pressi del ponte, l’operatore della Centrale Operativa del Comando Provinciale CC di Avellino ha disposto l’immediato intervento di una pattuglia della Stazione di Solofra, già di perlustrazione in quell’area.
Con cautela, i Carabinieri hanno raggiunto la donna, che minacciava di lasciarsi cadere nel vuoto. Uno dei militari, resosi conto della gravità della situazione, ha iniziato a dialogare con lei, cercando un contatto empatico al fine di calmarla. In questo modo, gli operanti hanno potuto avvicinarsi in condizioni di sicurezza, riuscendo ad afferrare la persona in crisi e a portarla al sicuro sulla sede stradale.
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Montoro Democratica: "Sfrattata biblioteca per dare posto ad associazione privata"
"La cultura nel nostro Comune da decenni ha trovato stimoli e momenti di evoluzione - recita una nota stampa del Gruppo Consiliare Montoro Democratica - nelle tante iniziative poste in essere, sia da parte delle Amministrazioni Comunali che da parte di Associazioni presenti e operanti sul territorio.
Fare cultura vuol dire vivere la realtà, comprenderla nella sua natura, interpretarla nel migliore dei modi, saper guardare avanti e immaginare una prospettiva di crescita consapevole, di evoluzione, di arricchimento umano e solidale, mantenendo ben saldo il proprio agire nella sua storia, nelle sue tradizioni e nella sua origine. Fulcro di tante iniziative è stata la biblioteca comunale. Nell’ex Comune di Montoro Inferiore nacque negli anni '90 e si consolidò per le tante iniziative comunali e per l’impegno volontario di tante persone, che l’hanno sempre frequentata con passione e spirito di servizio.
È stata luogo di incontri culturali, di confronti e di approfondimento su tanti temi della società e della vita della Comunità. Si è parlato dei giovani, del loro futuro, di politica, di emancipazione, di letteratura, di poesia, di riflessioni sulla storia anche recente del nostro Paese e dei suoi personaggi illustri e meno noti. Abbiamo dato voce ai tanti cittadini che erano fuori dal contesto sociale e che non godevano della giusta considerazione. Con la fusione di Montoro si è continuato in questa forte azione di impulso culturale. Sono state tante davvero le iniziative tenute al Palazzo Macchiarelli, al Convento di S. Maria degli Angeli, all’ex Convento di S. Leucio con protagonisti di grande valenza, anche sul piano nazionale.
Meritano un grazie sentito quanti si sono impegnati negli anni per l’avanzamento culturale della nostra Comunità. Dopo l’acquisizione di un antico e tradizionale complesso edilizio, tipico della civiltà contadina, e una sua ristrutturazione, la biblioteca comunale veniva in questo luogo bellissimo allocata. La struttura contiene anche un salone dove si sono tenuti tanti convegni e presentate tante pubblicazioni. Dopo aver ottenuto un finanziamento per la successiva ristrutturazione e aver realizzato interventi innovativi di notevole pregio tecnologico, la struttura, per la sua bellezza fiera e austera, oltre che popolana nella sua immagine storica, assume sempre più le sembianze di 'Casa della Cultura'. In questa direzione si erano mossi passi significativi.
Con apposita deliberazione e in questo spirito veniva data una precisa destinazione alla struttura: piano terra e interrato destinati a ospitare il Museo della civiltà Contadina, primo piano Biblioteca, ove è ancora allocata a esposizione la mostra permanente dei quadri, e piano superiore associazioni. Sembrava razionale per contenere i pilastri fondamentali che possono far vivere la nostra storia e la nostra cultura.
Con delibera recente, invece, l’Attuale Amministrazione destina il primo piano e quello superiore ad Associazioni private, non disponendo alcunché per la biblioteca. Si tratta di uno sfratto in piena regola di un presidio pubblico di grande valore istituzionale per dare spazio ad un’associazione privata, sicuramente conosciuta ed anche abbastanza impegnata nel promuovere fatti culturali. Noi riteniamo che le associazioni vadano considerate, ma non privilegiate, specie se questo avviene a danno di presidi istituzionali pubblici. Allo stato, quindi, non è dato sapere dove verrà allocata la biblioteca comunale. Chiediamo spiegazioni a riguardo, ritenendo che alcuni cambiamenti non giustificabili sul piano pubblico richiedano valutazioni più partecipate e possibilmente condivise. La cultura non è patrimonio di qualcuno, ma è il bene comune che fa avanzare una Comunità".