Movida sicura, controllati oltre 800 esercizi pubblici fra Salerno e provincia

Attuato dispositivo interforze stabilito dal Questore su indicazioni del Cposp

Redazione Irno24 12/09/2021 0

Le Forze dell'ordine hanno perseverato in un'azione di controllo nel salernitano per limitare gli assembramenti - anche provocati dalla consumazione di cibi e bevande all'aperto - al fine di garantire il rispetto del distanziamento e delle direttive ministeriali e regionali.

Tutte le zone del capoluogo interessate dalla movida, dove più elevati sono i rischi di possibili affollamenti, sono state controllate dal dispositivo interforze che vede il coordinamento tra Polizia, Carabinieri e Finanza, nonché la preziosa sinergia operativa con Polizia Provinciale, Polizie Locali ed Esercito, che attuano le direttive indicate nell’ordinanza disposta dal Questore a seguito delle indicazioni emerse in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto di Salerno.

Particolare attenzione è stata rivolta al controllo degli esercizi pubblici e degli apparecchi automatici del capoluogo per evitare il consumo di alcolici oltre l’orario consentito e la distribuzione di tali bevande a minori. Questi i risultati: 7332 persone controllate; 3952 veicoli controllati; 862 esercizi pubblici controllati; 4 persone sanzionate per mancato uso della mascherina; 8 sanzioni al Codice della Strada.

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Redazione Irno24 19/03/2022

Salerno, esteso l'orario di apertura di alcuni parchi pubblici

Il Comune di Salerno rende noto che da oggi, 19 marzo 2022, viene esteso l’orario di apertura dei parchi cittadini inclusi nel programma temporaneo, valido nell’attesa del completamento del bando per i nuovi affidamenti. Apertura dalle ore 7.30, chiusura ore 18.30 fino al 31 Marzo; chiusura ore 20.30 dal 1° Aprile con possibilità di estensione fino alle 22.00. Le aree verdi interessate: Parco del Mercatello; Parco del Galiziano; Parco del rione Arbostella; Parco di via Buongiorno; Parco di via Galloppo.

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Redazione Irno24 03/11/2020

GdF Salerno scopre maxi frode alla banca, 9 arresti: c'è anche un direttore di filiale

Questa mattina, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza del GIP del locale Tribunale che, su richiesta della Procura, dispone la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 9 persone. Si tratta di S.A. (classe 1974), direttore della filiale di una banca di rilievo nazionale; di N.F. (classe 1961) e D.G.M. (classe 1963), entrambi funzionari di banca all’epoca impiegati presso la medesima sede del direttore; di R.G. (classe 1979), M.M. (classe 1969), C.D. (classe 1968), C.D. (classe 1960), I.M. (classe 1985) e A.V. (classe 1951), i rimanenti componenti del sodalizio, tutti di Salerno e provincia.

Le ipotesi di reato vanno dalla truffa al falso, al riciclaggio ed all’autoriciclaggio. Viene prefigurata, infatti, l’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere, il cui unico scopo era quello di frodare l’istituto di credito, attraverso l’erogazione di finanziamenti che, una volta elargiti, venivano restituiti soltanto in minima parte. Il sistema escogitato sfruttava, dall’interno, le maglie larghe delle istruttorie per il cosiddetto credito al consumo, che nel caso di specie portava alla concessione del prestito nell’arco di 24 ore (si parla, infatti, di finanziamenti “easy”).

Ben definiti i compiti dei membri dell’organizzazione, nell’ambito della quale il direttore della filiale ed i due funzionari con lui in servizio predisponevano il carteggio necessario per autorizzare l’accreditamento delle somme, con tanto di buste paga e dichiarazioni dei redditi false, attestanti fittizi rapporti di lavoro. Altri cinque degli arrestati, invece, avevano il compito di reclutare gli “pseudo clienti”, persone disposte a presentarsi allo sportello per aprire il conto corrente e richiedere il prestito, che venivano assistite passo dopo passo nell’iter istruttorio e alle quali erano forniti i documenti necessari per accedere ai finanziamenti.

Bisognava scegliere bene i complici ai quali proporre "l’affare", chiamati a prestarsi al raggiro ai danni della banca, dietro la promessa di qualche migliaia di euro. Parliamo, per lo più, di persone prive di fonti di reddito, talvolta senza fissa dimora, anche con precedenti penali, che mai avrebbero avuto il riconoscimento del credito, se la loro pratica non fosse stata istruita con documentazione del tutto “farlocca”. Ed infatti, la gran parte dei formali beneficiari dei prestiti venivano proprio dai Comuni di residenza dei cinque incaricati di intercettarli, Salerno e altri centri della provincia, Eboli, Battipaglia, Montecorvino Pugliano e, addirittura, Castelnuovo Cilento, distante 60 km (più di un’ora di auto) dalla filiale di Bellizzi (SA), base dell’organizzazione. Neppure sono mancati un paio di nuovi correntisti giunti direttamente dalla provincia di Napoli.

Questa attività di intermediazione tra i clienti e l’istituto di credito, svolta nella totale assenza delle abilitazioni di legge, integra peraltro un’ulteriore fattispecie di delitto, sanzionata con la reclusione fino a tre anni e la multa fino a 10.000 euro. Per l’ultimo dei nove arrestati, A.V. (classe ’51), legale rappresentante di una società di comodo, è scattata la più pesante accusa di riciclaggio, in quanto si è prestato a simulare la vendita di un’autovettura per giustificare il trasferimento dei fondi concessi dalla banca, così da farne perdere definitivamente le tracce.

Per non far partire subito i controlli interni, venivano adottati alcuni semplici accorgimenti, come quello di lasciare sul conto, almeno all’inizio, una giacenza minima, con cui pagare regolarmente le prime rate del rimborso. Dopo alcuni mesi, però, è arrivata una segnalazione di anomalie, direttamente dalla Direzione Centrale dell’istituto. Il responsabile della filiale si è trovato costretto quindi, suo malgrado, a denunciare alla locale Stazione dell’Arma la probabile truffa, di cui egli stesso era, in realtà, uno dei principali artefici.

Nel corso delle successive indagini, i militari delle Fiamme Gialle hanno così ricostruito che, a fronte di una novantina di finanziamenti concessi, per un’erogazione complessiva di oltre 800.000 euro, alla banca sono state rimborsate rate per neanche un decimo (meno di 80.000 euro). Considerato che agli “pseudo clienti” veniva lasciata grosso modo la metà delle somme, l’organizzazione ha potuto così incassare, nel brevissimo arco temporale di tre mesi, profitti illeciti nell’ordine di 350.000 euro. Nella stessa giornata, infine, sempre i Finanzieri di Salerno hanno proceduto al sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, di liquidità per circa 73.000 euro, nella disponibilità di tre degli indagati, nei cui confronti sono formulate anche le accuse di riciclaggio ed autoriciclaggio.

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Redazione Irno24 04/06/2021

Furti e rapine nei negozi di Salerno, custodia in carcere per 2 giovani

In data 3 giugno 2021, i poliziotti della Squadra Mobile di Salerno, in seguito ad approfondite indagini condotte per contrastare il recrudescente fenomeno di reati contro il patrimonio, in particolare di furti e rapine presso gli esercizi commerciali cittadini, ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura, nei confronti di due persone, una delle quali straniera, N.A. di 28 anni e H.O. di 27 anni, per i reati di furto, rapina e ricettazione in concorso.

Le attività investigative hanno permesso di ricostruire, attraverso la visione e la successiva analisi di numerosi filmati, registrati dai sistemi di videosorveglianza posti all’interno dei negozi e presso altre strutture pubbliche e private nelle immediate vicinanze dei luoghi dove erano stati perpetrati i reati, la dinamica posta in essere dagli autori dei reati e di giungere alla loro completa identificazione.

È emerso anche che gli arrestati si erano introdotti all’interno degli esercizi commerciali da depredare incuranti finanche degli interventi delle Forze dell’Ordine. Difatti, in alcuni casi, anche più volte nel corso della stessa giornata, si sono resi responsabili dei reati a loro ascritti. Gli elementi acquisiti a sostegno dell’ipotesi investigativa hanno consentito all’A.G. di emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti degli autori dei reati predatori.

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