Altra ondata phishing, ora usano il trucco della partnership con la Polizia Postale
L'obiettivo è raccogliere ed utilizzare in maniera fraudolenta i dati degli utenti
Redazione Irno24 05/07/2021 0
Numerosi utenti stanno segnalando una nuova campagna di phishing attraverso mail che sembrano essere riconducibili alla banca Intesa Sanpaolo. Il messaggio mail è particolarmente grave in quanto, per avvalorare la notizia, cita la collaborazione con la Polizia Postale nel contrasto ai crimini informatici:
“Siamo lieti di informarvi che abbiamo finalmente stretto una partnership con la Polizia Postale in risposta agli attacchi ai sistemi bancari degli ultimi anni. Il tuo account dovrebbe essere aggiornato il prima possibile per adottare misure di sicurezza per prevenire ulteriori usi impropri delle tue carte”.
Cliccando sul link, l’ignaro utente viene indirizzato su una pagina falsa identica a quella della banca. Continuando nella navigazione sul sito, all’utente viene richiesto di inserire i propri dati personali e/o bancari con l’obiettivo di utilizzarli fraudolentemente.
Si raccomanda sempre - sottolinea la Polizia Postale - di fare molta attenzione ai link indicati nei messaggi e di aprirli solo dopo averne accertato la veridicità della fonte di provenienza. Non inserire MAI i propri dati personali, soprattutto quelli bancari.
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Redazione Irno24 26/04/2020
Dal 4 Maggio si allenta la stretta ma con le giuste distanze, chi era rimasto bloccato può rientrare
Conclusa la videoconferenza fra Governo ed enti locali, nell'ambito della Cabina di regia per contrastare il Covid-19, il Premier Conte ha illustrato alla popolazione - in streaming - le principali novità della fase 2, che comincerà dal 4 Maggio.
"Grazie ai sacrifici fin qui fatti stiamo riuscendo a contenere la diffusione della pandemia - afferma il Premier - e questo è un grande risultato se consideriamo che nella fase più acuta addirittura ci sono stati dei momenti in cui l'epidemia sembrava sfuggire a ogni controllo. Avete manifestato tutti forza, coraggio, senso di responsabilità, di comunità.
Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus e dobbiamo essere consapevoli che in questa nuova fase, la fase due, la curva del contagio potrà risalire in alcune aree del Paese. Dobbiamo dircelo chiaramente, questo rischio c'è. Nella fase due quindi sarà ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza".
Oltre alla distanza sociale sarà importante, in questa seconda fase, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Proprio su questo fronte, il Presidente ha annunciato la firma da parte del Commissario Arcuri dell’ordinanza che fissa ad un massimo di 0,50 € il prezzo delle cosiddette mascherine chirurgiche. Il Presidente ha quindi illustrato le novità introdotte dal nuovo DPCM per il contenimento del contagio da Covid-19 e che avranno valenza dal 4 Maggio e per le successive due settimane.
Per quanto riguarda gli spostamenti, questi saranno possibili all’interno di una stessa Regione per motivi di lavoro, di salute, necessità o visita ai parenti; gli spostamenti fuori Regione saranno invece consentiti per motivi di lavoro, di salute, di urgenza e per il rientro presso propria abitazione. Obbligatorio l’utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici. Sarà consentito l’accesso ai parchi pubblici rispettando la distanza e regolando gli ingressi alle aree gioco per bambini, fermo restando la possibilità da parte dei Sindaci di precludere l’ingresso qualora non sia possibile far rispettare le norme di sicurezza.
Per quanto riguarda le cerimonie religiose, saranno consentiti i funerali, cui potranno partecipare i parenti di primo e secondo grado per un massimo 15 persone. Inoltre, già nei prossimi giorni si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza. Previste regole più stringenti per chi ha febbre sopra i 37.5 gradi e sintomatologia respiratoria: obbligo di restare a casa e avvertire il proprio medico. Per quanto riguarda le attività di ristorazione, oltre alla consegna a domicilio, sarà consentito il ritiro del pasto da consumare a casa o in ufficio.
A partire dal 4 Maggio potranno quindi riprendere le attività manifatturiere, di costruzioni, di intermediazione immobiliare e il commercio all’ingrosso. Saranno consentite le sessioni di allenamento a porte chiuse degli atleti di sport individuali.
Per quanto riguarda il sostegno a famiglie, lavoratori e imprese, il Presidente ha ricordato che tra gennaio e marzo l'INPS ha accolto 109.000 domande in più di reddito e pensione di cittadinanza, 78.000 domande per il bonus baby-sitting e 273.000 per quanto riguarda i congedi straordinari per le famiglie. Inoltre al momento sono stati liquidati quasi 3,5 mln di richieste per il bonus da € 600 per autonomi, professionisti, Co.Co.Co, agricoli e lavoratori dello spettacolo, per un totale di 11 milioni di domande calcolando anche quelle per la cassa integrazione.
Redazione Irno24 30/10/2023
PS del Ruggi di Salerno in tv, lo sdegno del Nursind: "Immagini non veritiere"
Il Nursind Salerno ha espresso profonda preoccupazione per una recente trasmissione televisiva, andata in onda su una rete nazionale, che ha messo in luce alcune criticità all'interno del Pronto Soccorso dell'ospedale Ruggi di Salerno. In una lettera aperta inviata a varie autorità, tra cui il ministro della Salute e il Governatore della Campania, il sindacato ha affrontato le questioni sollevate dalla trasmissione.
Il segretario generale del Nursind Salerno, Biagio Tomasco, ha sottolineato la necessità di posizionarsi al fianco dei lavoratori del Pronto Soccorso, che affrontano quotidianamente difficoltà gestionali e infrastrutturali. Tuttavia, Tomasco ha anche evidenziato alcune questioni che ritiene siano state trascurate durante la trasmissione: "Critichiamo l'utilizzo di un collage di immagini, alcune delle quali datate, che non riflettono accuratamente la situazione durante tutto l'anno. Questa pratica è tentativo di delegittimare il personale del Pronto Soccorso, che lavora in condizioni difficili, specialmente durante la pandemia di Covid".
La trasmissione ha sollevato preoccupazioni riguardo al contenimento dei pazienti e alla mancanza di assistenza per un paziente che aveva bisogno di urinare. Tuttavia, Tomasco ha chiarito che i pazienti vengono contenuti solo per il tempo strettamente necessario, con l'assenso dei parenti e annotazioni in cartella clinica, al fine di evitare rischi per la sicurezza.
"Il Pronto Soccorso del Ruggi - spiega Tomasco - gestisce un notevole numero di pazienti, alcuni dei quali presentano una gravità di accesso differente. Questo è gestito da personale di triage altamente professionale, ma tale sfumatura non è stata adeguatamente considerata nella trasmissione. Come sindacato, ribadiamo l'importanza del Pronto Soccorso del Ruggi di Salerno per l'intera regione, con un notevole afflusso di pazienti anche da altre province. L'overcrowding rimane una sfida, ma poco è stato fatto per affrontare questa problematica. Il sistema 118, che gestisce il trasporto dei pazienti al Pronto Soccorso, è in crisi a causa della mancanza di personale qualificato. Sollecitiamo da tempo le autorità regionali a intervenire per risolvere questa situazione".
Il Nursind Salerno ha chiesto un tavolo di confronto che coinvolga tutte le parti interessate, inclusi politici, management aziendali, associazioni sindacali mediche e di comparto, associazioni di volontariato e stakeholder. "Bisogna trovare una soluzione condivisa - conclude Tomasco - per garantire un accesso dignitoso alle cure sanitarie per tutti i cittadini. Chiediamo al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, di acquisire le immagini trasmesse in televisione per una contestualizzazione accurata e sollecitiamo l'identificazione del responsabile che ha portato gli operatori televisivi all'interno del Pronto Soccorso, violando la privacy dei pazienti e l'onorabilità dei lavoratori".
Redazione Irno24 29/04/2023
Fumata nera per le trattative con Asl e Ruggi, l'attacco del Nursind Salerno
“Giovedì scorso si è tenuto il tentativo obbligatorio di conciliazione, previsto dalle norme vigenti e dalla correttezza tra le parti, alla presenza del prefetto di Salerno. O meglio, si sarebbe dovuto tenere e e così non è stato, solo ed unicamente per la condotta insensata, insensibile, irrispettosa ed irriguardosa tanto dell’Asl Salerno e dell’Azienda Ruggi, che non si sono presentate, sebbene regolarmente convocate dalla prefettura.
Un atteggiamento che, al di là della maleducazione posta in essere, rappresenta un fatto più unico che raro nel panorama delle relazioni sindacali, atteggiamento che non ha tenuto in debita considerazione il fatto per cui si sia stati convocati da chi, per Istituzione, rappresenta il governo sul territorio della provincia di Salerno, con una prosopopea che rasenta non solo la maleducazione ma anche e soprattutto un atteggiamento alla Marchese del Grillo, che qualifica chi lo pone in atto e non chi lo subisce.
Capiamo bene che un confronto sereno su argomenti di carattere ed interesse generale oggi avrebbe messo in difficoltà le aziende sanitarie che, prive di elementi a sostegno delle loro tesi, avrebbero fatto una figura meschina alla presenza del prefetto, ma la cosa che più fa pensare e che il tutto avvenga con supponenza, confidando nel fatto che questa organizzazione non proceda con lo sciopero dei lavoratori della sanità salernitana”.
Così Biagio Tomasco, segretario generale del Nursind Salerno, comunica l’esito delle trattative sindacali con Asl e azienda Ruggi. “Ebbene, egregi direttori - prosegue Tomasco - vi comunichiamo che lo sciopero non solo si farà, ma avrà anche l’effetto dirompente di far capire a tutti di che pasta siete fatti. Non basta asserire che bisogna muoversi nel perimetro delle regole costituite, bisogna farlo, e voi non solo non lo avete fatto, ma continuate a mortificare le legittime aspirazioni di carriera di tanti onesti lavoratori, che per istituto dovreste tutelare e che invece non fate.
Da adesso, questa organizzazione sindacale si riterrà libera di agire senza doversi raffrontare con voi, senza dover ascoltare le vostre inutili promesse sempre disattese, ritenendosi libera di denunciare in ogni sede competente, penale e amministrativa, ogni fattispecie che ritenga essere fatta senza i crismi di legge, perché, fatevene una ragione, viviamo in uno Stato libero come uomini liberi e nessuno, men che meno voi, potrà mai limitare il nostro diritto di critica sindacale, costituzionalmente riconosciuto. Chiudo con un invito nemmeno tanto velato: se vi rimane un briciolo di dignità, dimettetevi, ne guadagnerete in autostima”.