Osservatorio Vega, Campania fra regioni con più morti sul lavoro

Le 25 vittime che si sono registrate l'hanno portata in zona rossa a fine maggio

foto di archivio

Redazione Irno24 08/07/2025 0

Secondo l'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering, più della metà del Paese è in zona rossa e arancione. A fine maggio sono 277 gli infortuni mortali in occasione di lavoro e 109 quelli in itinere. In Lombardia, Veneto, Campania, Sicilia, Puglia e Piemonte il maggior numero di vittime totali. Costruzioni, Attività Manifatturiere, Trasporti e Magazzinaggio e Commercio i settori più colpiti. In calo il numero complessivo delle denunce di infortunio (mortali e non): -1,4% rispetto a maggio 2024.

"Da gennaio a maggio sono ancora tante, troppe, le vittime sul lavoro. Rispetto ai primi cinque mesi del 2024 sono aumentate del 4,6% e si contano già 386 decessi, 17 in più dello scorso anno. Otto regioni sono in zona rossa e altre 3 in zona arancione, le due fasce critiche in cui raccogliamo le regioni con tassi d’incidenza infortunistica superiori alla media nazionale". Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, riassume così le istantanee più significative dell’ultima indagine elaborata dal proprio team di esperti.

A finire in zona rossa a maggio 2025, con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 11,6 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori), sono Basilicata, Umbria, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Abruzzo, Sicilia, Puglia e Campania. In zona arancione Veneto, Calabria e Liguria. In zona gialla Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Molise e Lombardia. In zona bianca Emilia-Romagna, Lazio, Sardegna e Marche.

Sono 386 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 277 in occasione di lavoro (9 in meno rispetto a maggio 2024) e 109 in itinere (26 in più rispetto a maggio 2024). Ancora alla Lombardia va la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (42). Seguono Veneto (30), Campania (25), Sicilia (23), Piemonte e Puglia (20), Toscana (19), Lazio ed Emilia-Romagna (17), Trentino-Alto Adige (10), Abruzzo, Umbria e Liguria (8), Basilicata e Calabria (7), Friuli-Venezia Giulia (6), Marche e Sardegna (4), Molise e Valle d’Aosta (1).

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Redazione Irno24 27/05/2025

Salerno, donna tenta il suicidio a Mariconda: la salvano i Carabinieri

Chiusa nella sua abitazione, minacciava di compiere un gesto estremo, ma la prontezza dei Carabinieri ha evitato la tragedia. È accaduto lo scorso sabato 24 maggio in via Martin Luther King a Salerno (quartiere Mariconda), dove una donna è stata salvata dai militari, subito accorsi, che l’hanno trovata mentre era drammaticamente intenta a compiere un atto di autolesionismo.

“L’intervento dei colleghi della Sezione Radiomobile di Salerno – afferma la Segreteria Generale del Nuovo Sindacato CC Campania – è stato esemplare e decisivo”. Nell’esprimere compiacimento per il salvataggio, la sigla sindacale sottolinea “la straordinaria professionalità, il coraggio e la prontezza” dimostrati dai Carabinieri.

“La tempestività dell’intervento, culminato nell’aprire la porta della camera in cui l’aspirante suicida si era barricata – spiega NSC Campania – ha permesso ai Carabinieri di contenerla in attesa dell’arrivo del personale sanitario, malgrado la disperata reazione della donna che ha tentato di sottrarsi al soccorso e gettarsi dalla finestra”. Il peggio è stato scongiurato grazie alla lucidità e alla determinazione dei militari.

Secondo NSC, l’episodio testimonia la complessità e la delicatezza delle situazioni che i Carabinieri affrontano tutti i giorni, mettendo spesso a rischio la propria incolumità per salvaguardare la comunità. “Ci uniamo al plauso della cittadinanza – conclude il Nuovo Sindacato – auspicando che gesti contrassegnati da una tale abnegazione siano sempre riconosciuti e valorizzati”.

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Redazione Irno24 07/09/2021

Scuole e trasporti, "tavolo" Prefettura punta a confermare documento operativo

Prosegue l’attività del “tavolo di coordinamento scuole/trasporti”, convocato dal Prefetto di Salerno, Francesco Russo, nel pomeriggio di oggi, 7 Settembre, in modalità “videoconferenza”, come prosieguo della riunione svoltasi la scorsa settimana, terminata con l’intesa di allargare il confronto anche ai Dirigenti scolastici del territorio tramite i Sindaci.

Obiettivo del “tavolo”, in vista dell’imminente avvio dell’anno scolastico 2021/2022, quello di valutare congiuntamente l’opportunità di confermare o meno i contenuti del “documento operativo” redatto lo scorso anno, che prevedeva una differenziazione negli orari di ingresso/uscita dalle scuole per le zone “Salerno e Valle dell’Irno” e “Agro Nocerino-Sarnese” in due fasce orarie (ingresso ore 8,00 per le classi prime, seconde e terze; ore 9,00 per le classi quarte e quinte e, di conseguenza, differenziazione nelle uscite) e un orario unico di ingresso/uscita nelle restanti zone della provincia.

Presenti all’incontro di oggi, oltre agli abituali componenti (il Presidente della IV Commissione Regionale Trasporti, il Vice Presidente della Provincia, il Sindaco di Baronissi in rappresentanza di ANCI Campania, il Vice Sindaco della città di Salerno, l’Ufficio Scolastico Provinciale, le aziende di trasporto), anche i Sindaci dei comuni interessati dalla modalità “per orari differenziati”.

Nel corso della riunione sono stati approfonditi gli esiti degli incontri che i Sindaci hanno tenuto in settimana con i Dirigenti Scolastici: dai “tavoli locali”, pur essendo stata descritta una situazione abbastanza eterogenea, è emersa in linea generale l’indicazione di confermare i contenuti del documento operativo anche per il prossimo anno scolastico. Ciò soprattutto tenendo conto del ritorno alla didattica “in presenza” al 100%, con un aumento dei flussi di studenti rispetto allo scorso anno.

Faranno eccezione i comuni di Baronissi e Mercato San Severino, per i quali, in considerazione delle esigenze rappresentate dai rispettivi Sindaci, che non hanno evidenziato particolari criticità sotto il profilo della viabilità e dei volumi di traffico, e dai Dirigenti Scolastici, si è deciso di mantenere un orario unico di ingresso e uscita dalle scuole. La Regione, analogamente allo scorso anno, assicurerà i servizi aggiuntivi necessari per far fronte alle esigenze di mobilità degli studenti della provincia. Il “tavolo di coordinamento scuole/trasporti” monitorerà l’evoluzione della situazione e sarà riconvocato sulla base delle richieste che perverranno di volta in volta.

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Redazione Irno24 17/05/2020

Conte ha firmato il decreto, comincia ufficialmente la fase 2

"Abbiamo approvato il decreto-legge che da lunedì 18 maggio ci consente di entrare a pieno regime nella fase due; abbiamo anche ultimato il dpcm con le norme attuative di questo decreto-legge. Affrontiamo questa fase due con voglia di ricominciare ma con prudenza". Così aveva esordito, Sabato sera, il Premier Conte nel messaggio alla nazione in streaming. Domenica pomeriggio è arrivata la firma sul nuovo DPCM (link in fondo a questo articolo) dopo una serrata trattativa con le Regioni.

"I dati della curva epidemiologica sono incoraggianti, ci confermano che gli sforzi collettivi fin qui fatti hanno prodotto i risultati attesi: è sceso il numero dei malati, dei contagiati, dei decessi, è aumentato il numero dei guariti. Abbiamo inoltre potenziato le nostre strutture ospedaliere: abbiamo nuovi posti in terapia intensiva e subintensiva. Abbiamo anche incrementato i controlli con i tamponi e con i test sierologici; stiamo adesso per sperimentare la nuova app Immuni. In definitiva, siamo nella condizione di affrontare questa fase due con fiducia ma anche senso di responsabilità.

Da lunedì ci si sposterà all'interno della regione senza nessuna limitazione: quindi via le autocertificazioni. Questo significa uscire di casa senza più dover giustificare i motivi dello spostamento. Si potrà andare dove si vuole: in un negozio, in montagna, al lago, al mare. Riprende anche la vita sociale, riprendono gli incontri con gli amici. Rimane naturalmente il divieto di uscire di casa per chi è positivo al virus, per chi viene posto in quarantena. Rimangono anche limitazioni per chi ha sintomi riconducibili al Covid-19, che dovrà rimanere a casa.

Resta il divieto di creare assembramenti di persone in luoghi pubblici. In questa fase bisognerà comunque rispettare la distanza di un metro e, anche, raccomandiamo di portare con sé la mascherina che peraltro va indossata obbligatoriamente in alcuni specifici luoghi. In ogni caso raccomandiamo sempre di indossarla al chiuso o anche all'aperto nell'eventualità - immaginate - di una strada particolarmente affollata in cui ci fosse il rischio o l'impossibilità di rispettare le distanze".

Il Presidente ha quindi spiegato che fino al 3 giugno gli spostamenti interregionali saranno possibili solo per motivi di lavoro, salute e urgenza. A partire da tale data, se i dati continueranno ad essere incoraggianti, oltre che su tutto il territorio italiano, sarà possibile viaggiare all’interno degli Stati dell’Unione europea, senza obbligo di quarantena per chi arriva in Italia.

Per quanto riguarda le attività commerciali, dal 18 maggio riapriranno i negozi di vendita al dettaglio (quali ad esempio abbigliamento, calzature), le attività legate alla cura della persona (parrucchieri, barbieri e centri estetici), così come le attività per la ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub). Il tutto a condizione che le Regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo e che vengano adottati protocolli di sicurezza. Sempre a partire da lunedì potranno riprendere la loro attività gli stabilimenti balneari, così come potranno riprendere gli allenamenti degli sport di squadra e riapriranno i musei. Il tutto sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza specifici.

Dal 18 maggio è prevista anche la ripresa delle celebrazioni liturgiche e religiose in ossequio alle disposizioni di sicurezza stabilite nei protocolli firmati nei giorni scorsi dal Governo e dalle rappresentanze delle varie comunità religiose. Il Presidente Conte, infine, ha annunciato che dal 25 maggio è stata programmata la riapertura di palestre, piscine, centri sportivi e che dal 15 giugno potranno riprendere le loro attività cinema e teatri. Il Presidente ha quindi spiegato che le singole Regioni avranno la possibilità di decidere se ampliare o restringere le misure in base alle valutazioni sui dati epidemiologici dei loro territori.

ECCO IL TESTO DEL DPCM 17 MAGGIO 2020

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