Primo maggio, Vicinanza: "Fare squadra per i lavoratori, si riparta dal porto di Salerno"

"Sicurezza sui luoghi di lavoro viene ancora percepita come secondaria a tutto il resto"

Redazione Irno24 27/04/2022 0

"Che sia un primo maggio incentrato sui diritti dei lavoratori, soprattutto quelli precari. Spero in un sindacato che possa andare oltre le divisioni. Non esistono sindacati confederali o autonomi, esiste il sindacato che tutela i lavoratori. Ecco perché mi auguro che, al netto di tutto, si possa fare squadra. Organizziamo qualcosa insieme e ritroviamoci nella prima azienda della provincia di Salerno: il porto della città capoluogo. Da quel posto bisogna ripartire in tema di diritti, doveri, sviluppo e sicurezza nei luoghi di lavoro di tutto il comprensorio".

Così Gigi Vicinanza, componente della segreteria nazionale della Cisal Metalmeccanici, anticipa il "suo" primo maggio e chiede ai colleghi di fare rete per il futuro. "Usciamo da un anno, il 2021, terribile sul fronte degli incidenti sul lavoro. Soprattutto l'ultimo semestre è stato da incubo. Ora la situazione continua a non essere delle migliori e per questo dobbiamo mettere da parte le polemiche. Molti lavoratori si vedono calpestare i diritti più elementari: da buste paga fasulle, a straordinari non pagati, a soldi da dover restituire in nero al padrone di turno.

In questo contesto c'è da fare i conti con una sicurezza sui luoghi di lavoro che viene ancora percepita come secondaria a tutto il resto. Ecco perché chiedo a tutti i miei colleghi sindacalisti di ripartire da questo primo maggio e ripartire dal porto di Salerno, la prima azienda della provincia in termini di occupazione. In quel luogo abbiamo registrato gli incidenti sul lavoro più cruenti degli ultimi mesi. Ci sia un momento di riflessione che parta dallo scalo di via Ligea e coinvolga ogni settore. Salerno e la sua economia ne hanno bisogno".

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Redazione Irno24 15/10/2021

De Luca: "Nessun passo indietro rispetto al Green Pass, pagatevi il tampone"

"A me pare che non ci siano motivi né razionali, né ragionevoli, per fare passi indietro rispetto al green pass. La mia posizione è: nessun passo indietro rispetto al green pass, nessun tampone gratuito per chi non vuole essere responsabile. Pagatevi il tampone, ma la libertà di contagiare gli altri e prolungare l'epidemia non è concessa a nessuno.

Se lo Stato italiano abbassa il prezzo dei tamponi ovviamente va benissimo, ma questo vale per tutti, anche per chi si è vaccinato. Non dev'essere un privilegio per chi non si è vaccinato e vuole pure il tampone gratis, questa cosa non si regge. Le tue fisime e i tuoi sfizi te li paghi tu".

Così il Governatore della Campania, De Luca, nel corso della diretta streaming di Venerdì 15 Ottobre 2021.

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Redazione Irno24 20/08/2021

Controlli sui Green Pass in tutta Italia, NAS contesta 37 irregolarità

La recente introduzione delle disposizioni previste dal D.L. n. 105 del 23 luglio 2021 ha previsto il possesso obbligatorio della certificazione verde Covid-19 (c.d. “Green Pass”) per l’accesso a determinate categorie di attività e servizi.

In tale contesto il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha avviato una campagna di controllo a livello nazionale presso servizi di ristorazione, palestre e piscine coperte, centri ricreativi e sale gioco e scommesse, al fine di appurare la corretta applicazione delle procedure di ammissione degli utenti ai servizi erogati.

Ad oggi sono state 37 le sanzioni contestate, delle quali 19 ai gestori di ristoranti, bar, palestre, sale scommesse e sale giochi per non aver accertato in possesso della certificazione verde COVID-19, ammettendo avventori a consumare pietanze e bevande al tavolo all’interno dei locali o consentendone l’accesso senza verifica.

Ulteriori 18 violazioni sono state applicate nei confronti dei clienti e delle utenze per mancato possesso del green pass; 3/4 delle sanzioni rilevate nel corso dei controlli svolti dai Carabinieri NAS sono riconducibili a strutture di somministrazione di alimenti e bevande, quali ristoranti, pizzerie e bar. La restante parte è stata invece individuata in palestre (24%) e presso sale gioco e scommesse (11%). Complessivamente sono state irrogate sanzioni amministrative per 14.800 euro.

Oltre alla verifica della certificazione verde COVID-19, i controlli dei NAS hanno riguardato, nello stesso frangente, anche la corretta applicazione delle restanti misure di contenimento alla diffusione pandemica, contestando 102 violazioni nei confronti di bar, ristoranti, centri ricreativi e turistici per mancato uso delle mascherine, assenza di informazioni agli utenti, mancanza della distanza interpersonale e svolgimento di attività non consentite.

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Redazione Irno24 28/12/2022

Stabilizzazione del personale, il Nursind Salerno sollecita l'Asl

Stabilizzazione del personale precario. Questo l’oggetto del sollecito che il Nursind Salerno ha inviato ai vertici del’Asl dopo la pubblicazione della delibera numero 1404 del 7 dicembre scorso, con cui l’Azienda sanitaria di Salerno ha reso noto l’elenco degli ammessi alla procedura di stabilizzazione e, contestualmente, degli esclusi.

“Sollecitiamo l’immediata regolarizzazione di quanti interessati - afferma Biagio Tomasco, segretario territoriale del Nursind Salerno - al fine di immettere gli stessi nel circuito del lavoro in forma stabile e duratura. Difatti, non ci spieghiamo il perché del procrastinarsi di detta procedura, che ha portato all’emanazione della delibera 1467 del 23 dicembre e con cui si autorizza la prosecuzione del rapporto di lavoro fino al 31 marzo 2023 di tutto il personale in scadenza al 31 dicembre.

Non ce lo spieghiamo perché le procedure di individuazione degli aventi diritto sono terminate e quindi ben si poteva, e si doveva, prevedere l’immissione immediata in ruolo di detto personale, anche e soprattutto perché in linea con Piano del fabbisogno triennale del personale dell’Asl Salerno, individuato con delibera 1222 del 18 ottobre. Quindi, si tratta solo di un'inutile e perniciosa perdita di tempo che nulla ha di razionale.

In conclusione, segnalando che questo personale, seppur prorogato fino al 31 marzo 2023, non risulti inserito nelle piattaforme per la compilazione dei turni di lavoro, e al fine di evitare quanto già occorso in passato, cioè la completa assenza dei lavoratori dalle piattaforme aziendali, con ovvi risvolti di carattere medico legale (si pensi ad un infortunio sul lavoro in mancanza di detto inserimento), come sindacato sollecitiamo l’immissione in ruolo a tempo indeterminato di tutti gli aventi diritto entro il più breve tempo possibile, oltre a voler verificare se tra gli esclusi sopraggiungano altri lavoratori che abbiano maturato i requisiti richiesti, nel rispetto dei vincoli imposti dal con Piano del fabbisogno triennale del personale deliberato il 18 ottobre”.

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