Salerno, sospensione idrica nei rioni collinari rinviata al 13 Ottobre
La comunicazione della società Ausino
Redazione Irno24 04/10/2021 0
Ausino SpA comunica che, dovendo eseguire un urgente ed indifferibile intervento di riparazione alla condotta adduttrice integrativa, nel tenimento del Comune di Salerno, è costretta a sospendere l’erogazione idrica a partire dalle ore 22.00 circa del giorno Mercoledì 6 Ottobre.
Interessate le seguenti zone: Ogliara – Montecasino – Via Breccia – Via Fuardo – S. Angelo di Ogliara – Via Cavolella – Palazzine de Maio; Ariella, Pastorano, Casa Roma, Casa Leone, Via Torre Bianca; Rufoli – Giovi Casa Gallo – Casa Gallo di Brignano; Brignano (Superiore, Inferiore, località Piezzo); Via Casa Manzo; Via Altimari – parte alta di Via Sichelgaita.
A partire dalle ore 12 circa del giorno Giovedì 7 Ottobre, a seguito dell’esaurimento dei volumi accumulati nei serbatoi a servizio di Giovi e di Casa Manzo (a tal fine si raccomanda l’utenza di ridurre al minimo i consumi), sarà sospesa l’erogazione idrica anche alle seguenti zone:
S. Nicola – Bottiglieri – Casa Gallo (parte bassa) – Piegolelle – S. Bartolomeo; Croce – Casa Di Giacomo – Casale – Casa de Rosa – Casa D’Amato – Casa Polla – Casa Parisi – Casa Postiglione – Giovi Canali – Casa Rocco – Casa Vicinanza; Casa de Rosa – Incarto – Ponte Guazzariello – Altimari; Via Panoramica – Via Casa Marsiglia di Giovi – Via Vecchia di Giovi.
Si segnala altresì che potrebbero inoltre verificarsi depressioni idriche nelle zone di Matierno. Salerno Sistemi porrà in essere tutte le misure tecniche (manovre sulla rete e attivazione impianti di sollevamento) per limitare l’utenza interessata dalla sospensione. Il ripristino del regolare esercizio per la rete distributiva servita da Salerno Sistemi è previsto per le ore 06.00 del giorno Venerdì 8 Ottobre.
A CAUSA DELLE PREVISIONI METEO SFAVOREVOLI, L'INTERRUZIONE IDRICA E' RINVIATA AL 13 OTTOBRE, A PARTIRE DALLE ORE 20:00
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Redazione Irno24 20/01/2021
Malavita in trasporto infermi e pompe funebri, in arresto uomo del "carosello ambulanze"
Dalle prime ore di questa mattina, la Squadra Mobile di Salerno e la Divisione Anticrimine della Questura di Salerno, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo e del Servizio Centrale Anticrimine, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Salerno, sta conducendo una vasta operazione di contrasto alle infiltrazioni criminali nel settore del trasporto infermi e delle onoranze funebri.
In particolare, la Squadra Mobile di Salerno sta eseguendo una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, nei confronti di un imprenditore di Capaccio Paestum (SA) e di ulteriori 10 soggetti, responsabili, a vario titolo, di intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, auto-riciclaggio, peculato, abuso d’ufficio e falso, turbata libertà degli incanti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.
Contestualmente, la Divisione Anticrimine sta eseguendo un provvedimento di sequestro di prevenzione, ai sensi della normativa antimafia, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica e del Questore di Salerno, concernente beni di associazioni di soccorso pubblico e ulteriori assetti societari per un valore di circa 16 milioni di euro.
L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura di Salerno e delegata alla Squadra Mobile di Salerno trova la sua genesi negli avvenimenti successivi al voto amministrativo per l’elezione del Sindaco del Comune di Capaccio Paestum del 9 giugno 2019, allorquando erano stati denunciati alcuni episodi di utilizzo “improprio” di ambulanze del 118 che avevano inscenato un “carosello” tra le strade della cittadina per festeggiare il risultato elettorale.
Gli approfondimenti investigativi permettevano di raccogliere evidenze probatorie che consentivano di inquadrare Roberto Squecco quale gestore di fatto di tutte le associazioni che operavano nel settore del trasporto infermi e delle collegate società di onoranze funebri, associazioni e società solo formalmente intestate a parenti e collaboratori del predetto; in particolare, la figura di Squecco emergeva anche per i precedenti penali di rilievo (condannato, infatti, con sentenza definitiva per tentata estorsione in danno di un imprenditore operante proprio nel settore delle onoranze funebri, reato commesso al fine di agevolare il clan camorristico Marandino) e per essere stato già sottoposto a misura di prevenzione patrimoniale;
nonostante ciò, il predetto continuava ad avere dirette interlocuzioni con le amministrazioni pubbliche, gli enti, i clienti, i collaboratori ed i fornitori, affatto giustificabili con il suo ruolo di dipendente di una delle società funebri controllate e di mero volontario delle associazioni/onlus allo stesso riconducibili. Ed invero, lo Squecco ricopriva formalmente ruoli marginali all’interno delle società ed associazioni a lui riconducibili al solo fine di non farne trasparire la titolarità e gestione diretta nel tentativo di eludere l’eventuale applicazione a suo carico di misure di ablative in sede di prevenzione.
Nell’ambito di detta attività d’indagine, già a far data dall’ottobre 2019, venivano eseguiti, nei confronti di Squecco e di ulteriori soggetti, prestanome del predetto, sequestri preventivi di alcune società ed associazioni, operanti nel settore del trasporto e soccorso infermi in convenzione con l’A.S.L. di Salerno e delle onoranze funebri nonché dei beni strumentali delle stesse; venivano altresì sottoposti a sequestro conti correnti e rapporti bancari sui quali erano stati rintracciati movimenti di ingenti somme di danaro pari a circa 500.000,00 euro.
Contestualmente all’esecuzione dei provvedimenti cautelari personali, investigatori del Servizio Centrale Anticrimine e della Divisione Anticrimine di Salerno hanno eseguito, nei confronti di Squecco, un decreto di sequestro di prevenzione di beni e assetti societari, per un valore di circa 16 milioni di euro. L’Autorità giudiziaria ha valutato positivamente le risultanze delle indagini svolte, rilevando la pericolosità sociale dello Squecco sia “qualificata” (quale appartenente alle associazioni di cui all’art. 416 bis c.p., nello specifico al clan “Marandino”, e quale soggetto indiziato del delitto di cui all'articolo 512 bis c.p., trasferimento fraudolento di valori) che “generica”, poiché soggetto che vive abitualmente con i proventi di attività delittuose.
In particolare, il Tribunale, concordando con la richiesta delle Autorità proponenti, ha evidenziato che lo Squecco è da considerare soggetto socialmente pericoloso sin dalla seconda metà degli anni ’90. Risalgono a quel periodo, infatti, le denunce per truffa, ricettazione, violazione delle norme tributarie, traffico di carte clonate, nonché le operazioni di distrazione di beni e capitali poste in essere in danno dei creditori delle società da costui amministrate, formalmente o di fatto, poi dichiarate fallite.
Condotte queste ultime grazie alle quali lo Squecco ha accumulato un ingente capitale illecito, di oltre 3 milioni di euro, successivamente reinvestito in diversi settori imprenditoriali, e per le quali ha riportato due condanne per bancarotta fraudolenta. Il provvedimento, inoltre, ha evidenziato, che negli anni 2012–2014, l’imprenditore salernitano ha manifestato anche una pericolosità sociale di tipo qualificato, derivante dalla vicinanza al clan camorristico “Marandino”; infatti, nel 2014, egli è stato tratto in arresto per partecipazione ad associazione di stampo camorristico ed estorsione aggravata. Fatti per i quali è stato condannato, definitivamente, con parziale riforma nella forma tentata del delitto estorsivo aggravato dal metodo mafioso.
In tale arco temporale, Squecco, anche grazie al reinvestimento dei proventi di reati tributari, ha, di fatto, continuato a mantenere il monopolio nei servizi delle onoranze funebri e del pubblico soccorso nei comuni cilentani di Agropoli, Acerno e Capaccio, attraverso la creazione di nuove associazioni e società intestate a prestanome ovvero infiltrando imprese di terzi già attive, in modo da sfruttare, in maniera occulta, mezzi e licenze altrui conseguendo, pertanto, un notevole arricchimento.
Sotto tale ultimo profilo, viene stigmatizzato, altresì, il complesso sistema di fatturazioni per operazioni inesistenti realizzato dal predetto attraverso società cartiere operanti nel settore sanitario, che ha fruttato, solo nel periodo 2017/2019, introiti per circa 1 milione di euro, successivamente riciclati nelle casse di altre Onlus non operative sempre riconducibili a Squecco, e distratti per finalità personali o per creare provviste di denaro contante.
Gli approfondimenti economico-finanziari, hanno, altresì, documentato come Squecco abbia reinvestito le somme illecitamente acquisite con le due importanti e risalenti bancarotte fraudolente, compiendo diverse operazioni commerciali, tra le quali spiccano per la particolare rilevanza: in primo luogo, l’acquisto, attraverso la società Pianeta Paestum S.r.l, di 12 terreni ubicati in Capaccio (SA), dell’estensione di circa 18 ettari, per l’importo dichiarato di 1.600.000.000 delle vecchie lire, il cui attuale valore, sulla base della relativa destinazione urbanistica e delle potenzialità di sfruttamento che li contraddistinguono, è stimabile in circa 15 milioni di euro; tra le varie progettualità che hanno interessato i citati terreni, nonché altri appezzamenti limitrofi, vi era quella di realizzare un parco divertimenti tematico, con l’intervento delle amministrazioni Comunali di Capaccio e Agropoli; in secondo luogo, la costituzione di due compagini societarie in Romania, attive nella produzione e vendita di prodotti caseari, registrate fra il 2002 ed il 2009, titolari di immobili in quel Paese.
Pertanto, alla luce degli elementi esposti, nonché degli accertamenti esperiti attraverso una specifica richiesta di Commissione Rogatoria alle competenti Autorità Romene, il Tribunale ha disposto il sequestro di una società con sede in Italia, 2 associazioni di soccorso, 26 automezzi, 7 conti correnti bancari, 12 terreni siti in Capaccio Paestum (SA), 1 terreno sito a Zimbor (Romania), per un valore complessivo stimato di circa 16 milioni euro.
Con riferimento, in particolare, al bene immobile situato in territorio estero, è stata attivata, per la prima volta nel nostro Paese, la procedura introdotta dal nuovo Regolamento (Ue) 2018/1805 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 novembre 2018, per il riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e di confisca.
NOTA STAMPA QUESTURA DI SALERNO - OPERAZIONE “CROCI DEL SILARO”
Redazione Irno24 23/02/2022
Piero De Luca: "Non sarà soppresso il Frecciarossa Salerno-Roma delle 5:15"
Piero De Luca, Vice Presidente del PD alla Camera, rassicura circa le sorti del Frecciarossa Salerno-Roma delle 5:15, dopo che nei giorni scorsi erano circolate notizie di una possibile cancellazione:
"Nelle scorse ore ho raccolto le sollecitazioni di molti pendolari preoccupati per l’interruzione del servizio. Dopo un confronto con Pietro Diamantini, direttore della Divisione Business AV, mi è stato assicurato che non ci sarà alcuna soppressione e che, nei prossimi giorni, dopo l’aggiornamento dei sistemi on line, sarà anche possibile procedere alla vendita dei biglietti.
Questo treno - conclude De Luca - è di cruciale importanza per i numerosi pendolari che raggiungono quotidianamente la Capitale per motivi di lavoro; ma possono stare tranquilli, il servizio non subirà interruzioni".
Redazione Irno24 09/03/2021
Gianfranco Coppola nuovo presidente USSI, i complimenti del sindaco di Salerno
E’ Gianfranco Coppola il nuovo presidente dell’Ussi, Unione Stampa Sportiva Italiana. Succede a Luigi Ferraiolo che per 14 anni ha guidato il gruppo di specializzazione dei giornalisti sportivi italiani. Cinquantanove anni, caporedattore vicario alla Rai Tgr Campania, voce e volto di popolari trasmissioni radiofoniche e televisive, in Ussi dal 1995, è il vicepresidente uscente. Ha ottenuto 50 voti contro i 33 dell’altro candidato, Franco Morabito, nel corso del congresso elettivo svoltosi a Roma.
"Esprimo le più vive congratulazioni a Gianfranco Coppola, un professionista eccellente che ama Salerno, dove è stato protagonista di tanti eventi culturali, artistici e sportivi. Alla competenza professionale aggiunge passione per il suo lavoro e profonda umanità.
La narrazione dello sport, e tramite lo sport della società, è un'arte complessa e popolare specialmente in questo tempo nel quale lo sport assume speciali valenze agonistiche ed economiche. Auguro a Gianfranco i migliori successi ispirati ad un altro illustre salernitano, il poeta Alfonso Gatto, che nelle sue cronache del Giro ciclistico raccontò l'Italia del secondo Dopoguerra". Così il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli.