Salerno, Alfieri: "Sia un 8 Marzo contro ogni disuguaglianza"

"L'impegno a promuovere il cambiamento necessario per combattere disparità e stereotipi"

Redazione Irno24 07/03/2023 0

"Le rivendicazioni degli anni settanta sembrano ancorate al passato remoto, eppure la parità di genere, che è uno degli obiettivi fondamentali dell’Unione Europea, è ancora molto distante in Italia e, oggi più che mai, viene messa in discussione da riflussi culturali e politici.

La violenza sulle donne per esempio, riempie la nostra cronaca quotidiana e, purtroppo, si respira sempre di più nell’aria la celebrazione di un ruolo femminile che vede la donna solo come moglie e madre, regina del focolare domestico, una sorta di Cenerentola dei nostri giorni.

Penso sia fondamentale rifiutare con forza questo modello e lavorare per annientare le disuguaglianze di genere, per garantire a tutte le donne una parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso e alla partecipazione nei processi decisionali politici ed economici. Non solo perché è un diritto umano fondamentale, ma perché sono convinto sia condizione necessaria per la sostenibilità delle economie e la prosperità sociale.

Buon 8 marzo, quindi, a tutte le donne, a nome mio e dell’Amministrazione provinciale, con l’impegno a promuovere e tutelare il cambiamento culturale e politico necessario per combattere disparità e stereotipi che nel 2023 sono assolutamente inaccettabili".

Il Presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri

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Redazione Irno24 20/11/2023

Anziano suicida al Ruggi di Salerno, Polichetti: "Riflessione su salute mentale"

"È con grande tristezza che apprendo della drammatica situazione avvenuta sabato presso l'ospedale Ruggi di Salerno. La perdita di un uomo anziano, che ha deciso di porre fine alla propria vita, ha scosso profondamente la comunità salernitana. In questo momento di dolore, esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia del defunto.

La sofferenza che la famiglia sta attraversando è immensa, siamo vicini a loro con il cuore colmo di compassione. La salute mentale è una sfida complessa e spesso silenziosa, ci auguriamo che questa tragedia porti a una riflessione più ampia sulla necessità di fornire un sostegno adeguato a coloro che ne hanno bisogno".

Così Mario Polichetti, sindacalista Uil Fpl provinciale, ha commentato la tragedia avvenuta sabato all'ospedale di Salerno. "Tutto ciò è un richiamo doloroso sulla fragilità della vita e sottolinea l'importanza di affrontare le questioni legate alla salute mentale con compassione e rispetto. Il mio pensiero va anche al personale medico e infermieristico che si è trovato coinvolto in questa situazione traumatica.

Il loro impegno quotidiano è fondamentale per il benessere della comunità, siamo grati per la loro dedizione in circostanze così difficili. In questo momento di lutto, non possiamo fare altro che riflettere su come possiamo lavorare insieme per prevenire simili tragedie in futuro".

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Redazione Irno24 22/11/2021

Anas, italiani alla guida: uno su tre non usa la cintura di sicurezza

Il mancato uso delle cinture di sicurezza risulta ancora il comportamento più rischioso per chi viaggia in auto sulle strade statali: un automobilista su tre al volante non le allaccia. La fotografia degli italiani alla guida, scattata dalla Ricerca Osservatorio Stili di Guida Utenti, commissionata da Anas e condotta dallo Studio Righetti e Monte Ingegneri e Architetti Associati, con il contributo dell’Unità di Ricerca in Psicologia del Traffico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è stata presentata nell’ambito del convegno “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime” organizzato in occasione della giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada.

Dallo studio, che ha analizzato i comportamenti di guida lungo tre differenti tipologie di strade e autostrade in gestione ad Anas (autostrada A90 Grande Raccordo Anulare di Roma, come strada extraurbana principale la S.S.336 della Malpensa, e come strada extraurbana secondaria la S.S. 700 della Reggia di Caserta) di un campione di 6000 utenti, emerge come il 28,38% dei conducenti non allaccia le cinture, dato che si alza se riferito al passeggero anteriore (31,87%) e passeggero posteriore (80,12%).

Indisciplina anche per quanto riguarda i dispositivi di ritenuta per bambini, ben il 49,47% non li utilizza, e per gli indicatori luminosi, il 55,63% non li accende per la manovra di sorpasso o rientro (76,46%), o per l’entrata (59,20%) o uscita (43,71%) da rampa. Infine un automobilista su dieci (12,41%) utilizza in modo improprio il cellulare alla guida. Si tratta di dati purtroppo molto lontani dalla media registrata negli altri Paesi europei dove il 90% degli automobilisti indossa le cinture anteriori e ben il 71% dei passeggeri quelle posteriori.

Lo studio ha analizzato alcuni tra i fattori psicologici che influiscono sulla mancata percezione del rischio alla base dei comportamenti all’origine degli incidenti stradali, distinguendo tra le violazioni deliberate al codice della strada e gli errori del conducente (es. sviste, manovre o valutazioni errate). Il comportamento in violazione non dipende infatti da un problema nel raccogliere o elaborare le informazioni necessarie per attuare il comportamento corretto, ma da una scelta influenzata da fattori psicologici, psicosociali e motivazionali. In particolare l’analisi ha richiamato questi fattori associandoli ai dati delle violazioni riscontrate.

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Redazione Irno24 21/01/2022

De Luca: "Stringere i denti fino a fine Gennaio, poi lenta discesa del contagio"

"Non so se siamo arrivati al massimo del contagio, al picco. La sensazione che si ha è che abbiamo ancora un numero impressionante di morti per Covid, e da questo punto di vista siamo veramente in un'emergenza drammatica.

Ma per quanto riguarda l'estensione del contagio, da qualche giorno siamo fermi sotto i 200mila. Nessuno di noi è in grado di sapere cosa succederà nei prossimi giorni, la sensazione è che si vada verso un qualche assestamento, e questo lascia intuire che da fine gennaio cominceremo ad avere probabilmente una discesa del contagio.

Speriamo che sia così dobbiamo stringere i denti fino a fine gennaio, credo che sia ragionevole prevedere che poi dopo fine gennaio comincerà questa lenta discesa del contagio, anche perché stanno crescendo i numeri dei vaccinati, anche di quelli con la prima dose che mi pare si stiano svegliando, meglio tardi che mai".

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