Salerno, il messaggio di fine anno del sindaco Napoli
"Guardare al futuro con ottimismo senza tradire il ricordo di chi non c'è più"
Redazione Irno24 31/12/2020 0
"Siamo arrivati alla fine di questo anno terribile. Ora vogliamo lasciarcelo alle spalle e guardare al futuro con ottimismo, senza per questo tradire il ricordo di chi non c'è più e dimenticare il dolore di chi ancora soffre.
Noi stiamo facendo quanto nelle nostre possibilità per attrezzare un futuro possibile da qui a qualche mese; stiamo portando a termine opere pubbliche significative, stiamo facendo in modo che ci sia un sistema di servizi sociali che funzioni, stiamo facendo in modo che il turismo e il commercio possano riprendersi con fiducia e possibilità nuove.
Rivolgo ai miei concittadini un augurio affettuoso e fraterno. Speriamo che il 2021 sia un anno di rinascita". E' quanto afferma il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli.
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Redazione Irno24 11/08/2020
Minacce ad anziano per i soldi del parcheggio, arrestato straniero a Salerno
I carabinieri del comando provinciale di Salerno hanno arrestato uno straniero del 1989, irregolare sul territorio nazionale. Con minacce e un tentativo di aggressione, il giovane ha preteso denaro da un anziano per la sosta dell'auto nei pressi della stazione ferroviaria.
La vittima ha allertato i militari, che hanno prontamente raggiunto il luogo della segnalazione e bloccato lo straniero; quest'ultimo, nonostante la presenza dei carabinieri, ha cercato di aggredire l'anziano ed è stato bloccato a fatica, per poi essere condotto al carcere di Fuorni.
Redazione Irno24 13/05/2020
Tentata rapina ad un tabacchi di Salerno prima di Natale, arrestato il "palo"
A conclusione di attività di indagine, personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile ha eseguito un’Ordinanza Applicativa di Misura Cautelare in Carcere, emessa in data 12 maggio 2020 dall’Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Salerno, nei confronti un 21enne residente Salerno.
La sera del 23 dicembre 2019, il giovane, insieme al fratello minore, già arrestato e recluso per gli stessi fatti presso un Istituto di pena minorile, ed un terzo soggetto, tentarono di portare a compimento una rapina ai danni di una rivendita di tabacchi del centro di Salerno. Il 21enne rimase fuori della rivendita con funzione di “palo”, per tutto il tempo del fatto delittuoso, mentre il fratello minore, congiuntamente al "terzo uomo", fecero irruzione all’interno dell’attività puntando una pistola al viso della vittima.
Il titolare della rivendita, benché intimorito alla vista dell’arma da fuoco, approfittando di un momento di distrazione del giovane armato, riuscì a chiamare aiuto e conseguentemente mettere in fuga i rapinatori. Le immediate indagini, sviluppate soprattutto con la visione dei filmati, portarono all’identificazione dell'arrestato di oggi.
La raccolta di altri elementi a sostegno dell’ipotesi investigativa permetteva di giungere all’identificazione di un altro complice, già arrestato il 17 aprile scorso, e delineare un quadro indiziario a carico degli odierni indagati tutti ritenuti responsabili del reato di concorso in tentata rapina.
Redazione Irno24 19/06/2020
Traffico di droga, metodo mafioso e ricettazione: 26 arresti fra Salerno, Avellino e Firenze
Nelle prime ore della mattina, nelle province di Salerno, Avellino e Firenze, circa 200 militari del Comando Provinciale di Salerno, supportati dai colleghi del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano (SA) e del Nucleo Cinofili di Sarno (SA), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare - emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di 26 indagati (11 in carcere, 9 agli arresti domiciliari e 6 con obbligo di dimora nel Comune di residenza), gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, con l’aggravante del metodo mafioso e della transnazionalità del reato, detenzione e spaccio di stupefacenti, detenzione e porto abusivo di arma, sostituzione di persona, uso di atto falso, falsità ideologica, favoreggiamento personale, ricettazione, minaccia e danneggiamento seguito da incendio.
I provvedimenti scaturiscono da una vasta ed articolata attività d’indagine avviata dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Salerno nel mese di giugno 2017 sotto la direzione e con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia. L’attività è risultata particolarmente complessa poiché molti dei soggetti investigati, per eludere i controlli, non hanno esitato a ricorrere all’intestazione fittizia di schede telefoniche a persone ignare ed all’utilizzo di smartphone di difficile intercettazione per condurre i loro traffici illeciti, venendo comunque scoperti.
L’indagine ha permesso di ricostruire l’esistenza di un’associazione a delinquere, con ruoli e competenze ben definite, dedita alla commissione dei suddetti delitti - con una disponibilità di notevoli quantitativi di cocaina, hashish, amnèsia e marijuana - che vantava un canale di rifornimento privilegiato con l’Albania e con l’Olanda (con circa 2 kg di cocaina sottoposti a sequestro).
La compagine criminale gravitava attorno alle figure di spicco di Alfredo Cuozzo e Sabato Di Lascio, entrambi pluripregiudicati per stupefacenti e gravi reati contro la persona, i quali, assurti a veri e propri manager del gruppo, promuovevano e dirigevano l’associazione avvalendosi del metodo mafioso, che palesavano sul territorio di Acerno attraverso una serie di gravi minacce (tra cui l’incendio di autovetture), tese ad allontanare spacciatori e organizzazioni rivali.
L’attenzione degli inquirenti è stata rivolta anche al noto pluripregiudicato Ciro Persico, referente dello storico gruppo delinquenziale del centro storico salernitano (recentemente arrestato nell’ambito di una vasta operazione antidroga, che ha permesso di smantellare un gruppo criminale di 38 persone), chiamato - grazie al suo ascendente criminale - a sostenere le attività di spaccio ad Acerno di Dany Dell'Angelo, divenuto contendente del duo Cuozzo-Di Lascio.
Un ulteriore filone investigativo ha riguardato il “broker” salernitano Fiorenzo Parotti, il quale, pur non essendo organico al sodalizio in esame, ne ha condiviso i canali di rifornimento, a dimostrazione di una collaborazione di più ampio spettro nell’ambito del mercato degli stupefacenti in provincia. Oltre ad essere in contatto con gli stessi fornitori albanesi, Parotti è risultato più volte essere sia fornitore di cocaina che cliente di stupefacenti del tipo leggero a favore del gruppo acernese. Il fatturato mensile dell’impresa criminale si aggirava intorno ai 100mila euro.