Salerno, incendio all'impianto di compostaggio: starà fermo 3 settimane
Interessato il capannone che ospita la fase della seconda maturazione, indagini faranno chiarezza
Redazione Irno24 23/12/2024 0
Un incendio divampato dopo l’una di questa notte - scrive Salerno Pulita in una nota - ha interessato il capannone che ospita la fase della seconda maturazione dell’impianto di compostaggio di Salerno. Le fiamme hanno colpito un’area di circa 5mila metri quadri, dove non vi sono impianti e macchinari per la lavorazione. Si tratta di una parte dell’impianto che non è stata riammodernata dal recente intervento di revamping.
Le fiamme hanno danneggiato in maniera rilevante il capannone ma non altri mezzi della società, né l’area di digestione anaerobica. Al momento non è possibile fare una stima dei danni. L’incendio sembrerebbe ad una prima valutazione provocato da un’autocombustione legata al processo di stabilizzazione, che avviene in un range di temperature tra i 60 ed i 30 gradi. L’impianto è dotato di un sistema di videosorveglianza: la registrazione di quanto avvenuto è stato messo a disposizione dei carabinieri per le indagini, che faranno chiarezza sulle cause dell’incendio.
“Il nostro sentito ringraziamento va ai vigili del fuoco di Salerno - dichiara Vincenzo Bennet, amministratore unico di Salerno Pulita - il cui intervento immediato ha consentito di circoscrivere l’incendio solo ad un’area del capannone, dove non ci sono macchinari. Saremo naturalmente costretti a tenere fermo l’impianto per almeno tre settimane, ma contiamo di ripartire nel più breve tempo possibile”.
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Redazione Irno24 06/01/2022
Bellandi: "Eucaristia non venga distribuita da sacerdoti non vaccinati"
L'Arcivescovo di Salerno, Mons. Bellandi, ha diffuso una nota contenente nuove disposizioni circa le misure di contenimento dell'ultima ondata di contagi. Innanzitutto, l'invito ai sacerdoti a "richiamare tutti i fedeli e fare rispettare le regole, a suo tempo indicate e tuttora necessarie, che prevedono l’uso delle mascherine e il distanziamento da osservarsi durante le celebrazioni ed eventuali altri momenti di incontro degli adulti".
Inoltre, Bellandi scrive: "Esigo espressamente che l’Eucaristia, durante le celebrazioni, NON VENGA DISTRIBUITA dai sacerdoti, diaconi o ministri straordinari non vaccinati. In caso di assoluta necessità, autorizzo che, per la distribuzione, venga scelta ad actum una persona di fiducia (religiosa o catechista) dotata di avvenuta vaccinazione".
La comunicazione prosegue: "Si riducano – in attesa di uno sperabile miglioramento della situazione – le attività pastorali degli adulti in presenza a quelle più essenziali (concerti, conferenze, momenti ricreativi, pranzi/cene, ad esempio, non lo sono). Per quanto riguarda il catechismo, qualora non si sospendano le attività scolastiche, si riprenda solo a condizione che si abbiano a disposizione ampi spazi, che garantiscano l’osservanza delle misure precauzionali richieste. Si richiede espressamente, tuttavia, che il clero, i catechisti e gli eventuali operatori pastorali – che presiedono questi incontri – siano tutti vaccinati.
Nel caso, invece, di interruzione dell’attività scolastica in presenza, per coerenza si interrompano anche le lezioni di catechismo. Per quanto riguarda la visita agli anziani e agli ammalati, si abbia molta cautela, valutando i singoli casi e chiedendo l’esplicito consenso dei familiari. In ogni caso è fatto assolutamente divieto di compiere tali visite a coloro che non sono in possesso del green pass rafforzato".
Redazione Irno24 28/10/2021
Rapinava con coltello e bottiglia rotta, arrestato 43enne di Salerno con precedenti
Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Salerno Principale, coordinati dal Comandante Interinale della Compagnia di Salerno, Cap. Graziano Maddalena, hanno tratto in arresto B.M. (classe 1978), pregiudicato di Salerno, resosi responsabile di quattro rapine tentate e consumate, lesioni personali e porto abusivo di arma da taglio.
Il provvedimento restrittivo è scaturito dalle indagini svolte dal reparto operante, e pienamente condivise dall’Autorità Giudiziaria, a seguito delle rapine perpetrate dal citato, rispettivamente in data 17 maggio e 6 giugno 2021 ai danni di quattro cittadini extracomunitari.
In tutti gli episodi, verificatisi per le vie del centro storico di Salerno, il rapinatore minacciava le vittime, brandendo un coltello a scatto o una bottiglia rotta, per farsi consegnare il denaro in loro possesso. In una occasione non esitava a colpire una delle vittime, procurandole una ferita da taglio ad una mano. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari.
Redazione Irno24 08/06/2021
Impianti rifiuti, appello di Fiadel e lavoratori Cgs all’Eda: "Politica faccia la sua parte"
«Lanciamo un appello all'Eda per conoscere il futuro del trattamento dei rifiuti nel Salernitano». E’ la domanda che si pone la Fiadel Salerno insieme ai lavoratori del Cgs, che gestisce quattro impianti di depurazione per conto del Consorzio Asi.
«Gli impianti trattano rifiuti liquidi provenienti dalla provincia di Salerno, da molti impianti della Campania e da aziende che operano oltre i confini regionali. Di fatto, assicurano il trattamento dei rifiuti liquidi provenienti da civili abitazioni e da attività produttive (come il percolato di discarica), permettendo la salvaguardia ambientale tramite attività depurativa.
Nonostante ciò - denuncia la segreteria provinciale Fiadel, guidata da Angelo Rispoli - la forza lavoro è inferiore alle cinquanta unità, tra dipendenti che svolgono compiti presso la direzione che ha sede a Salerno, impiegati, tecnici e manutentori presso l’impianto terminale di convogliamento delle acque di Battipaglia, lavoratori che svolgono mansioni tecniche ed operative presso gli impianti di Buccino, Palomonte e Oliveto Citra. Il numero è esiguo ed insufficiente ad assicurare attività depurative e di gestione dei rifiuti in condizioni di sicurezza ed al contempo operare con efficienza ed efficacia.
Si sa che ci sono interventi di accorpamento delle società territoriali sia nel settore delle acque che di quello legato alle problematiche dei rifiuti, con l’intento di contenere i costi ed assicurare la salvaguardia territoriale. Eppure questa società, nonostante gestisca impianti per la depurazione e il trattamento dei rifiuti, non fa parte del disegno politico che dovrebbe dotare il territorio di un sistema di gestione funzionale alle sfide ambientali».
Non mancano gli interrogativi: «Non si sa quale possa essere il destino di una azienda che ha pochi lavoratori e per giunta non più giovani: non si fanno assunzioni da quasi 30 anni, né si punta ad utilizzare i benefici di legge per assumere giovani tecnici in grado di favorire innovazione e modernizzazione. A ciò si aggiungono i mancati investimenti e le carenti manutenzioni».
Infine l’appello dei lavoratori: «Ci rivolgiamo a coloro che compiono scelte politiche e di gestione ambientale per conoscere il futuro del trattamento dei rifiuti liquidi nell’area salernitana e gli interventi per affrontare problematiche sempre più determinanti per lo sviluppo del territorio».