Salerno, Tommasetti: "Cardiologia depotenziata nel silenzio delle istituzioni"
"L’ospedale di Salerno continua a lasciare per strada alcuni dei suoi medici più validi"
Redazione Irno24 08/07/2023 0
Ennesima defezione dalla Torre Cardiologica del “Ruggi” di Salerno. L’equipe con a capo il professor Iesu, andato via nei mesi scorsi, non esiste più. Un’emorragia che sembra non avere fine, quella denunciata da Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Lega.
“Nell’indifferenza della politica, l’ospedale di Salerno continua a lasciare per strada alcuni dei suoi medici più validi – afferma Tommasetti – Siamo costretti a tornare ancora una volta sul depotenziamento della Cardiologia, che ha già visto troppi professionisti fare le valigie e dirigersi verso altre mete. L’ultimo, apprendiamo dalla stampa, è il dottor Mario Miele, il cui nome si aggiunge agli altri che un tempo componevano l’equipe storica della Torre Cardiologica: uno dopo l’altro, il primario Iesu, Mastrogiovanni, Masiello e Cafarelli avevano già lasciato l’ospedale”.
Il consigliere regionale si interroga sul futuro della struttura e di tutto il presidio: “Quando un ospedale viene svuotato di alcune delle professionalità maggiormente riconosciute, significa andare nella direzione sbagliata e il calvario cui stiamo assistendo non è certo un caso. In più fa riflettere che dall’inizio della vicenda né il presidente De Luca, né il delegato Coscioni, né il direttore D’Amato, nessuno abbia speso una parola.
Per non parlare delle ragioni che, secondo ricostruzioni, sarebbero alla base dell’addio di Iesu e del suo team, dopo lo sdoppiamento tra Cardiochirurgia e Cardiochirurgia d’urgenza che ha penalizzato il reparto. Dal canto nostro non ce ne staremo a guardare, in attesa che altri reparti subiscano il destino della Cardiologia. È una battaglia per la sopravvivenza del nostro ospedale, altro che nuovo Ruggi più bello d’Europa!”.
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Redazione Irno24 17/01/2024
Salerno, Tommasetti su nuovo Ruggi: "Un caos senza via d'uscita"
“Come avevamo previsto, il nuovo Ruggi è finito nelle sabbie mobili”. Lo denuncia Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega, nel commentare gli ultimi sviluppi giudiziari. “Il Consiglio di Stato si è pronunciato a favore del Consorzio che aveva vinto la prima gara, stoppando l’annullamento dell’appalto. In teoria una buona notizia, ma con esiti paradossali: la Regione ha da poco bandito la seconda gara, mentre ora bisognerà attendere il verdetto dei giudici per capire come andare avanti”.
Un groviglio iniziato con la decisione del Tar, nei mesi scorsi, di fermare il bando da 360 milioni di euro. I giudici infatti rilevarono una serie di errori che avrebbero compromesso la procedura. Tra l’altro, già in precedenza l’appalto era passato dal primo al secondo classificato per una serie di errori nell’assegnazione dei punteggi.
“Un calvario che a questo punto potrebbe durare a lungo – sottolinea Tommasetti – La gara-bis è partita proprio per correggere le anomalie del primo bando. Il risultato è che ora ci ritroviamo con due procedure in sospeso anziché una. E non finisce qui: cosa accadrà se il Consiglio di Stato, entrando nel merito, darà ragione al Consorzio? La Regione farà dietrofront pur avendo ammesso i propri errori?”.
Un progetto che insomma rischia di arenarsi tra mille incognite. “Nel 2018 avevamo iniziato con la favola del nuovo ospedale aperto entro il 2023. Ora siamo già fuori tempo massimo. Dopo lo stop al primo bando, il governatore De Luca era apparso sicuro che si trattasse di un intoppo temporaneo – ricorda Tommasetti – Invece siamo alla presenza un pasticcio senza via d’uscita, sintomo dell’incapacità amministrativa che tiene in ostaggio la sanità campana”.
Redazione Irno24 27/05/2021
Obiettivo Famiglia, presentato il nuovo sportello anti violenza "Donna con te"
Nell’appena trascorsa edizione 2021 del Mamma Day, evento organizzato da "Obiettivo Famiglia - Federcasalinghe Campania", il Presidente Nazionale, On. Federica Rossi Gasparrini, e la sua delegata Regionale, Dominique Testa, hanno presentato il nuovo sportello “Donna con te” nel corso di un incontro da remoto. I centri saranno attivi da Giugno in tutta la Campania.
Gasparrini ha dato risalto alla necessità di partire dalle famiglie, educarle, per distruggere la cultura della violenza di genere. Il ruolo delle famiglie, che devono collaborare con la scuola, è centrale nella sana crescita dei figli: il dialogo è sempre più necessario, il “violento” è un debole, non deve essere idolatrato. La politica, nonostante stia puntando sui giovani, non deve trascurare l’aiuto alla famiglia perché quest’ultima è il nucleo della società.
Il prof. Giuseppe Scialla, Autorità Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza della Campania, ha posto l’attenzione sulle maternità precoci che interessano tanti adolescenti nel nostro territorio; corsi di formazione all’affettività, sostegno alle giovani coppie nelle relazioni familiari e responsabilità genitoriale i punti chiave del suo intervento. La Presidente Regionale Dominique Testa, infine, ha focalizzato l’obiettivo sulle donne lavoratrici a casa, che si prendono cura della propria famiglia come "manager senza portafoglio".
Redazione Irno24 29/10/2021
Agitazione DSM Salerno, presidio presso ASL via Nizza e assemblea lavoratori
Questa mattina si è tenuto il presidio unitario presso la sede di via Nizza dell'ASL SALERNO a seguito dello stato di agitazione del DSM indetto dai sindacati FP CGIL, CISL FP, UIL FPL. Si è tenuta un'assemblea con i lavoratori dove i sindacati hanno dichiarato che in mancanza di un confronto con la Direzione Generale si proseguirà con la mobilitazione fino alla proclamazione dello sciopero.
Ecco il contenuto delle rivendicazioni di FP CGIL-CISL FP-UIL FPL
"Riorganizzazione dei servizi di salute mentale ASL Salerno? Più che una ottimizzazione dei servizi è il ridimensionamento delle attività con la chiusura notturna e la presa in carico totale, per qualsiasi problema dei pazienti psichiatrici, nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura. Il territorio che dovrebbe essere valorizzato anche in considerazione delle enormi opportunità contenute nella riforma della sanità distrettuale nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, viene smembrato non già per questione di miglioramento dei servizi, ma solo per mero calcolo economico.
La cosa è tanto grave - affermano i Segretari Generali CGIL FP, CISL FP e UIL FPL (Capezzuto, Antonacchio e Salvato) - poiché era in corso un confronto che prevedeva la conclusione prevista per il 7 novembre 2021. In sfregio a corrette relazioni sindacali, il Direttore del Dipartimento dr. Giulio Corrivetti ha deciso di dare uno schiaffo a lavoratori, utenti e organizzazioni sindacali non rispettando gli accordi sottoscritti, mostrando una inadeguata e scarsa capacità a gestire il confronto, per il quale si è sottratto lasciando le disamine del negoziato, ora a destra ora a manca, ai dirigenti periferici che lo hanno sostituito, quasi a costruirgli la trappola mentale in cui è caduto.
I punti che si dovevano discutere riguardavano problematiche di enorme interesse: elaborazione di una carta dei servizi con la quale il Dipartimento si assuma una serie di impegni nei confronti della propria utenza riguardo ai propri servizi, alle modalità di erogazione di questi servizi, agli standard di qualità e di informazione per l'utente sulle modalità di tutela previste; immediata predisposizione del pagamento della indennità di premialità Covid per tutte le unità operative di salute mentale, ai sensi della Deliberazione Regionale 427/2020 che espressamente alla tabella A) elenca tra gli operatori aventi diritto in fascia B gli addetti a UOSM, SPDC, SERT e Assistenza domiciliare COVID-19;
rivisitazione degli impianti regolamentari del 2019 per verificarne la pedissequa osservanza ovvero rimodulazione a seguito di intervenute nuove esigenze organizzative; regolamentazione interna per interventi di trasporto di utenti interaziendale dal CSM al PS di riferimento e collaborazione con CPSI dei servizi di emergenza urgenza; attivazione di posti letto previsti dal piano di programmazione aziendale (es. Ospedale Polla con riferimento al CSM di S. Arsenio); riorganizzazione e ristrutturazione dei servizi psichiatrici territoriali sulle 24 ore; definizione della dotazione organica dipartimentale di tutte le strutture centrali e periferiche, previa informazione puntuale dell’attuale con indicazione nominativa relativa a ruolo, profilo e sedi di appartenenza; istituzione di posti letto di centro crisi presso tutti i CC.SS.MM. di riferimento;
adeguamento degli organici con personale socio assistenziale e tecnico amministrativo al fine di smantellare il continuo demansionamento e la oramai non più sostenibile dequalificazione professionale; definizione del protocollo sulla contenzione; definizione del protocollo del Long Active poiché allo stato non è conforme alle linee guida nazionali e regionali; omogeneizzazione delle attività su tutto il territorio per prestazioni specifiche al fine di evitare arbitrarie modalità difformi e sistematicamente calate su esigenze che non tengono conto dei bisogni ed esigenze delle comunità di riferimento; rideterminazione della quota di reperibilità notturna e festiva previa autorizzazione della direzione strategica aziendale fino ad un massimo di € 40,00 così come previsto dal CCNL;
definizione di una progettualità aziendale con relativo utilizzo delle risorse aggiuntive regionali finalizzate alla riduzione delle liste d’attesa; regolamentazione interna sulle modalità di timbrature in entrata ed uscita per le chiamate in reperibilità; creazione di una commissione di verifica e di controllo delle attività delle cooperative a cui sono state esternalizzate ad integrazione di particolari attività di servizi, modalità operative e dotazioni organiche; rispetto delle norme contrattuali nell’affidamento di funzioni atteso che sembrerebbe che nelle unità operative e nei servizi dipartimentali le stesse vengano assegnate ad personam e protratte oltre i termini previsti dai dettati contrattuali;
verifica immediata dello stato di tutte le strutture, alcune delle quali fatiscenti, e la immediata installazione di dispositivi aspiratori e di areazione per fumo di sigarette, atteso che i particolari pazienti sono per la maggior parte tutti tabagisti; istituzione di posti letto Covid presso gli SS.PP.DD.CC. di Scafati, allo stato ancora inesistenti; istituzione di un servizio delle professioni sanitarie a livello dipartimentale e articolazioni periferiche; informazione del numero dei posti letto attivati per ogni singolo SS.PP.DD.CC.; informazione del budget complessivo assegnato al dipartimento relativo agli anni 2019/2020/2021 con indicazione analitica del ribaltamento ad ogni singola struttura e servizi dipartimentali delle risorse assegnate (UU.OO.SS.MM, RR.SS.AA. e SS.II.RR.); verifica dell’andamento del lavoro straordinario e sua ripartizione ad ogni singola struttura e servizio".