Si è insediato a Salerno il nuovo Prefetto, Francesco Esposito
Nominato Prefetto nel 2016, ha diretto a Belluno i servizi di soccorso dopo la tempesta "Vaia"
Redazione Irno24 03/10/2023 0
Si è insediato nella giornata di ieri, 2 ottobre, presso il Palazzo del Governo, il nuovo Prefetto della Provincia di Salerno, Francesco Esposito. Entrato in carriera nell’ottobre 1994, è stato assegnato alla Prefettura di Pisa. Dal novembre 1996 è stato trasferito presso la Prefettura di Firenze. In questo periodo è stato anche capo ufficio stampa e responsabile del cerimoniale, collaborando con la Presidenza del Consiglio all’organizzazione di numerosi eventi di livello internazionale.
Dal 2002 è stato nominato Vice Capo di Gabinetto. Con decorrenza 10 gennaio 2008, è stato promosso Viceprefetto. Durante questo periodo, ha seguito l’attività preparatoria e i tavoli di mediazione per la predisposizione del piano di ordine e sicurezza pubblica, in occasione dello svolgimento del “Social Forum Europeo” a Firenze. Dal 12 aprile 2010 è stato destinato alla Prefettura di Livorno, dove ha svolto l’incarico di Dirigente dell'Area I Ordine e Sicurezza Pubblica.
Dall’8 settembre 2010 al 30 dicembre 2010, trasferito presso la Prefettura di Verona, ha ricoperto il posto di Capo di Gabinetto. Dal 29 dicembre 2010 è stato trasferito presso la Prefettura di Napoli, dove ha assunto le funzioni di Capo di Gabinetto. Dal gennaio 2014 è stato nominato Viceprefetto Vicario della Prefettura di Napoli.
Nominato Prefetto dal Consiglio dei Ministri, nella seduta del 29 aprile 2016, è stato destinato alla Prefettura di Belluno a decorrere dal 23 maggio 2016, dove ha diretto, tra l'altro, i servizi di prevenzione e di soccorso in occasione della tempesta “Vaia” che ha interessato il territorio a fine ottobre 2018, causando ingenti danni al patrimonio boschivo delle Dolomiti. Dal 25 novembre 2019 ha svolto le funzioni di Prefetto della Provincia di Lucca.
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Coldiretti, via libera carne finta inganna 9 italiani su 10
La carne finta inganna più di 9 italiani su 10 (93%) che non seguono un regime alimentare vegetariano o vegano. E’ quanto emerge da un'analisi di Coldiretti su dati Eurispes in riferimento al voto del parlamento europeo sull’abolizione del divieto di definire carne qualcosa che non arriva dal mondo animale, ma che nasce invece da un mix di sostanze vegetali, spezie, coloranti ed esaltatori di sapore.
I consumatori rischiano così di trovare sugli scaffali e di mettere nel carrello della spesa finti hamburger con soia, spezie ed esaltatori di sapore o false salsicce riempite con ceci, lenticchie, piselli, succo di barbabietola o edulcoranti grazie alla possibilità - evidenzia Coldiretti - di utilizzare nomi come “burger vegano” e “bistecca vegana”, bresaola, salame, mortadella vegetariani o vegani con l’unico limite di specificare sull'etichetta che tali prodotti non contengono carne.
“Una strategia di comunicazione subdola con la quale si approfitta deliberatamente della notorietà e tradizione delle denominazioni di maggior successo della filiera tradizionale dell’allevamento italiano con il solo scopo di attrarre l’attenzione dei consumatori, rischiando di indurli a pensare che questi prodotti siano dei sostituti, per gusto e valori nutrizionali, della carne e dei prodotti a base di carne” afferma il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.
La carne ed i prodotti a base di carne fanno parte della dieta tradizionale dei nostri territori e regioni - afferma Coldiretti - le cui ricette tramandate nei secoli appartengono di fatto al patrimonio gastronomico italiano e permettere a dei mix vegetali di utilizzare la denominazione di carne significa favorire prodotti ultra-trasformati con ingredienti frutto di procedimenti produttivi molto spinti dei quali, oltretutto, non si conosce nemmeno la provenienza della materia prima visto che l’Unione Europea importa ogni anno milioni di tonnellate di materia prima vegetale da tutto il mondo.
Il marketing delle imitazioni può creare confusione sui valori nutritivi dei prodotti, per questo il dibattito sulla denominazione della carne non è un attacco ai prodotti vegetali ma una battaglia per la corretta informazione al consumatore.
Redazione Irno24 18/09/2023
Confcommercio: "Decoro scadente a Salerno, occorre nuova politica ambientale"
“Siamo profondamente preoccupati per la gestione delle politiche ambientali del Comune di Salerno”. Con gli ultimi scampoli d’estate, che esaltano pregi, ma evidenziano difetti senza colpo ferire, dopo i numerosi solleciti fatti partire da Confcommercio Salerno, non tarda ad arrivare l’ennesima denuncia per risolvere una situazione divenuta ormai intollerabile ma, soprattutto, per sottolineare la necessità di una programmazione concreta e condivisa.
“In questa estate, abbiamo dovuto sperimentare l’incuria del verde pubblico, lo scadente decoro della città, la pessima qualità delle acque di balneazione cittadine, la tardiva pulizia degli arenili, condizioni ancora lungi dall’essere risolte. Crediamo sia giunto il momento di attivare un rapporto più serrato tra amministrazione comunale e associazioni rappresentative del settore turistico, allargando il confronto alla mobilità green, ai trasporti pubblici e alla gestione del traffico urbano”.
Una nota a firma di Nino Marone, presidente Confcommercio Salerno, Antonio Ilardi, presidente Federalberghi Salerno, e Alfonso Amoroso, presidente Sib Salerno, che pretende voce e attenzione: “Un confronto richiesto più volte nei mesi passati, senza alcun esito, espresso nuovamente e formalmente al sindaco di Salerno nei giorni scorsi, allo scopo di lavorare insieme per il bene comune”.
Poter presentare degnamente il comune capoluogo agli operatori turistici nazionali ed internazionali, anche in vista della prossima edizione del TTG Travel Experience di Rimini, la fiera del turismo in programma dall'11 al 13 ottobre: “Abbiamo bisogno, fin da oggi, di impegni certi e date precise sulle azioni e sugli interventi da mettere in campo”. L’augurio, oltre che il rischio evitabile, è che i turisti in visita alla città non vivano per la prossima stagione i medesimi disagi patiti quest’anno: “Chi sceglie Salerno come mèta per le proprie vacanze merita di trascorrere un piacevole soggiorno. Ancor più, gli stessi cittadini, meritano rispetto”.
Redazione Irno24 15/01/2024
Finte visite per tentare truffe o borseggi, la nota dell'INPS Salerno
Da alcuni giorni, si leggono sui social notizie allarmanti circa la possibilità che persone non identificate si rechino a casa di cittadini del salernitano spacciandosi per medici dell’INPS in visita domiciliare, per tentare borseggi o truffe.
A tale riguardo, la Direzione INPS di Salerno intende precisare che l’Istituto incarica i propri medici di effettuare visite domiciliari esclusivamente ai lavoratori ammalati (visita fiscale), in una fascia oraria compresa tra le ore 10-12 e 17-19, e alle persone allettate che hanno presentato domanda di invalidità e non possono recarsi presso gli ambulatori INPS perché dichiarate intrasportabili dal proprio medico curante.
In ogni caso, i professionisti inviati dall’Inps chiariscono lo scopo della visita e al momento dell’accesso sono già in possesso di tutti i dati relativi al lavoratore ammalato. Si fa presente che il rifiuto della visita domiciliare equivale ad essere considerati ‘assenti’ alla stessa, con la necessità di doversi recare il successivo giorno lavorativo al Centro Medico Legale INPS di Salerno per giustificare adeguatamente l’assenza/rinuncia e sostenere una visita ambulatoriale sostitutiva.