Stop a Riabilitazione, Tommasetti: "Sul Da Procida di Salerno solo proclami"

"Si va verso una ricollocazione al Ruggi, a quanto pare in spazi ridotti e totalmente inadeguati"

Redazione Irno24 22/05/2024 0

“Altro che polo di eccellenza, l’ospedale Da Procida è un altro esempio di promesse non mantenute”. A farlo notare è Aurelio Tommasetti, consigliere regionale della Campania della Lega. Ha suscitato infatti scalpore la notizia della chiusura della Riabilitazione al presidio sanitario di Salerno.

“Lo stop al servizio a partire da questa settimana rischia di essere definitivo e non è certo una buona notizia. A questo aggiungiamo che si va verso una ricollocazione al Ruggi, a quanto pare in spazi ridotti e totalmente inadeguati alla Riabilitazione”. Una situazione, ricorda il consigliere regionale, “già denunciata mesi fa dai lavoratori con una serie di proteste davanti al sanatorio. Preoccupazioni legittime, soprattutto per l’assistenza da garantire ai pazienti. Questi ultimi, che necessitano di cure costanti, non possono essere lasciati in balia degli eventi. Anche i sindacati hanno alzato la voce, denunciando l’approssimazione con cui l’intera vicenda è stata gestita”.

Tommasetti non manca di sottolineare i proclami degli ultimi anni sul Da Procida: “Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, aveva affermato di volerlo trasformare in un polo di eccellenza della riabilitazione pubblica, nonché in un centro di ricerca scientifica tra i più avanzati del Paese. Parole al vento, evidentemente, dato che la Riabilitazione sta chiudendo i battenti, lasciando un vuoto che pagheranno come sempre i cittadini”.

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Redazione Irno24 17/02/2022

Salerno, Villaggio della Salute dedicato alla prevenzione donna

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, che si celebra l’8 marzo, l’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Salerno, guidato da Paki Memoli, ha organizzato per sabato 5 marzo, dalle ore 9 alle ore 17, un Villaggio della Salute dedicato alla prevenzione donna.

Il Villaggio sarà allestito presso lo spazio antistante la chiesa di S. Eustachio Martire (via Quintino di Vona 9), grazie agli ambulatori mobili Humanitas. Previa prenotazione al numero verde 800.23.33.30, sarà possibile effettuare le seguenti visite di screening: mammografia, dermatologia, oculistica, odontoiatria, diabetologia, cardiologia, ecocolordoppler arti inferiori, dietologia.

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Chiara Di Capua 28/11/2021

"Mio figlio vuole abbandonare la scuola", cosa c’è dietro la ribellione di un adolescente

Le riprese a singhiozzo della frequenza scolastica in presenza, alternate con la DAD o, talvolta, con la sospensione delle lezioni, sono una forte forma di demotivazione allo studio per la popolazione studentesca. Il Tavolo Interistituzionale della provincia di Salerno, dopo un censimento su oltre 300 istituti, ha fatto emergere un dato allarmante ma prevedibile: c’è un forte aumento dei casi di dispersione scolastica sul territorio salernitano e gli alunni più a rischio sono quelli con svantaggio sociale ed economico.

Sono sempre di più infatti le richieste di intervento che arrivano agli psicologi sul territorio da parte di genitori disperati e impauriti per la condizione culturale e sociale dei loro figli adolescenti. Certo, il “sintomo” visibile è la volontà di abbandonare gli studi o le frequenti assenze ingiustificate e spesso nascoste. Ma dietro questo sintomo, che pare che accomuni molti adolescenti salernitani, c’è l’individuo e la sua storia e quindi è fondamentale attenzionare eventuali episodi di bullismo, di evitamento delle situazioni sociali, di crollo dell’autostima, di attacchi di ansia o di panico.

Il peso delle aspettative

La problematica che viene più spesso riportata agli psicologi da parte dei ragazzi è il peso delle aspettative. Per capire di quali aspettative parlano i nostri ragazzi è necessario contestualizzare la loro condizione nel sistema scolastico italiano, fatto di interrogazioni talvolta programmate, programmi da rispettare entro la fine dell’anno (con la conseguente “corse agli armamenti” nei mesi finali per chiudere l’anno secondo il programma).

Ma come si fa a corrispondere alle aspettative dei professori, dei presidi, dei genitori in un periodo in cui il cambiamento è dietro l’angolo? Le aspettative generano ansia: proviamo ad immaginare di dover parlare di fronte ad un pubblico gremito, siamo ben consapevoli che il pubblico ha delle aspettative su di noi, che potrebbe giudicarci positivamente o negativamente, schernirci o applaudirci. Ecco, in molti adolescenti che dichiarano di voler lasciare la scuola i livelli di ansia e la sensibilità al giudizio altrui sono davvero molto alti. Spesso dietro quest’ansia c’è poca integrazione nel gruppo dei pari, professori molto severi o genitori troppo esigenti.

Il cambiamento destabilizza

Cambiare casa, lavoro o vita può essere fonte di forte stress per qualsiasi persona. Ora immaginiamo l’adolescente come un individuo che è in una fase di vita per definizione fatta di cambiamenti, di evoluzioni: sarà sicuramente spaventato e disorientato. Aggiungiamoci i repentini cambiamenti dovuti all’emergenza Covid-19 nelle modalità delle lezioni, delle interrogazioni, dei compiti in classe, della "performance”. Possiamo immaginare come la confusione possa aumentare.

Altro aspetto da tenere in considerazione è quello della socializzazione: i periodi di isolamento sociale hanno prodotto l’esito che i ragazzi non si rapportassero adeguatamente al gruppo dei pari. Il confronto con i pari è un passaggio fondamentale per un adolescente, gli permette di apprendere abilità sociali, di vedere riflesso negli altri cosa gli piace e cosa no, di affermarsi. Allora ci ritroviamo ragazzi che non credono in loro stessi, che pensano di non avere gli strumenti per stare con i compagni e di non poter essere al passo con il cambiamento.

Dove sono chiamati ad intervenire gli adulti?

Questa analisi ci serve per capire il fenomeno della dispersione, per comprendere perché alcuni ragazzi, quasi alla fine dei loro studi, propongono ai genitori di andare a lavorare, non a giustificare le loro scelte dettate dalla paura e dalla credenza di non essere abbastanza. Siamo risaliti all’origine delle loro insicurezze e la risoluzione potrebbe collocarsi proprio qui: nel potenziare l’autostima, la fiducia nelle proprie capacità e le abilità interpersonali.

Un'azione combinata tra sistema scolastico, genitori e figure di riferimento, con l’obiettivo di collaborare per il benessere del ragazzo lo farà certamente sentire più sicuro e fiducioso. Infatti se il giovane è circondato da persone che credono in lui, di riflesso lo farà anche lui stesso. È fondamentale mantenere regole in famiglia, non schierarsi per principio contro i docenti. È altrettanto importante per i professori declinare le aspettative ad hoc per ogni ragazzo, porre obiettivi realizzabili, stimolanti né troppo difficili da raggiungere, né estremamente semplici che potrebbero annoiarlo.

Infine, sarebbe opportuno dare al ragazzo uno spazio tutto suo dove poter essere sé stesso, esprimersi senza che venga giudicato e libero di dire la sua anche se si discosta dalla “norma”, ciò gli darebbe la possibilità di chiarirgli chi vuole essere, in una fase di vita in cui è fondamentale definire la propria identità. È certamente complicato per gli adulti riuscire a stare dietro ad un giovane adolescente nel pieno della sua definizione, non a caso Freud diceva “i mestieri più difficili in assoluto sono nell’ordine il genitore, l’insegnante e lo psicologo”, alla luce di ciò che ci siamo detti non faticheremo a capirne il perché, ma attraverso una potente sinergia delle figure di riferimento si può e si deve intervenire per assicurare ai nostri giovani un futuro degno di loro stessi.

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Redazione Irno24 18/09/2020

Riparte da Salerno "Mi voglio Bene", campagna di screening oncologici gratuiti

Riparte da Salerno l’edizione 2020 della campagna di screening oncologici gratuiti "Mi voglio Bene" realizzata dalla Regione in collaborazione con l’Asl Salerno. L’iniziativa, che l’Asl salernitana propone ogni anno, è finalizzata al potenziamento dell'azione preventiva e informativa, rendendola capillare su tutto il territorio provinciale, avvicinando ed interagendo direttamente con i cittadini-utenti.

La prima tappa del tour, che attraverserà i maggiori centri della provincia, è prevista per mercoledì 23 settembre, a Salerno, in via Velia/incrocio Via Roma, dove il camper stazionerà con i suoi operatori dalle ore 9.00 alle ore 18.00. Presso il punto informativo sarà possibile eseguire il pap-test, prenotare una mammografia, ricevere informazioni sul test colon retto.

Medici e operatori dell'Asl Salerno, poi, provvederanno a fornire tutte le informazioni utili ad individuare ed a semplificare i percorsi di accesso alle prestazioni di screening. Saranno inoltre effettuate gratuitamente varie altre consulenze, controlli, visite e prestazioni messe a disposizione dell’utenza dai singoli Distretti Sanitari. Naturalmente tutte le prestazioni e le attività si svolgeranno nel pieno rispetto delle misure anti Covid.

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