Successo per Salerno al TTG di Rimini, Ferrara: "Una vetrina formidabile"
L'assessore: "L'apertura dell'Aeroporto rappresenta un traguardo fondamentale"
Redazione Irno24 10/10/2024 0
Prosegue con successo la partecipazione del Comune di Salerno al TTG Rimini, la fiera internazionale del turismo in corso in questi giorni nella città romagnola. L'amministrazione è presente ad uno degli eventi più significativi del settore turistico a livello nazionale ed internazionale, con 2700 espositori e più di 1000 buyer provenienti da 75 paesi, con uno stand particolarmente attrattivo allestito con la collaborazione del Comune di Vietri sul Mare, che nei primi due giorni della manifestazione ha già attirato un gran numero di visitatori.
"La partecipazione al TTG di Rimini - dichiara l'Assessore al Turismo, Alessandro Ferrara - non è solo un'opportunità di visibilità per Salerno, ma anche un'importante occasione di networking con altri operatori del settore e con i media specializzati. Con iniziative strategiche e una forte presenza sul mercato, Salerno si propone di consolidare la propria posizione come meta turistica di eccellenza, capace di attrarre visitatori da tutto il mondo.
L'apertura dell'Aeroporto rappresenta in tal senso un traguardo fondamentale non solo per Salerno città, ma per tutto il territorio provinciale e regionale, che consentirà di valorizzare a pieno tutto il territorio campano, da tempo in attesa di un’infrastruttura capace di facilitare l'accesso a una delle destinazioni turistiche più ambite del Mediterraneo.
Il nuovo scalo, che nei primi mesi ha già fatto registrare circa 80mila passeggeri, consentirà di migliorare significativamente la connettività di Salerno e delle due costiere, permettendo un flusso turistico più diretto e agevole e sostenendo la crescita delle attività economiche collegate al turismo. Continuiamo a lavorare per portare sempre più in alto il nome della nostra città".
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Redazione Irno24 31/08/2022
La valutazione di un immobile, le informazioni da ricordare
Conoscere la valutazione di un immobile è possibile solo se si ha un’idea chiara della quotazione al metro quadro dell’immobile stesso. Questo valore è altamente variabile in quanto dipende da una vasta gamma di aspetti, come la collocazione geografica: per esempio, il prezzo al metro quadro è superiore nelle città a elevato interesse turistico e storico.
Per poter conoscere il prezzo al metro quadro, non bisogna far altro che recarsi sul sito dell’Agenzia delle Entrate e accedere al database dedicato: è sufficiente specificare la via e la città di ubicazione della casa e in men che non si dica si ha a disposizione la quotazione. In sostanza, se si desidera scoprire il valore complessivo di un immobile – il cosiddetto valore di mercato – è necessario moltiplicare la quotazione al metro quadro per la superficie commerciale per i coefficienti di merito.
Proprio questi ultimi sono decisivi quando si tratta di capire come valutare un immobile: a tal proposito, le indicazioni fornite dagli esperti di Dove.it nella guida dedicata a questo tema, sul sito dell’agenzia immobiliare online, si dimostrano davvero preziose. Il coefficiente di merito non è altro che un importo che deve essere sottratto o aggiunto al valore dell’immobile. Esiste uno schema ben preciso per il calcolo aritmetico di tali coefficienti, i quali vengono classificati in due grandi categorie: quelli relativi a fattori interni e quelli relativi a fattori esterni.
I coefficienti che sono correlati a fattori interni riguardano sostanzialmente la posizione geografica della casa, mentre quelli correlati a fattori esterni hanno a che fare con le caratteristiche peculiari della stessa. Una città universitaria presuppone per gli immobili un valore superiore rispetto a un paese sperduto di campagna. All’interno della stessa città, poi, gli immobili possono avere coefficienti di merito differenti a seconda di quanto sono lontani dai mezzi di trasporto o dal centro città, o in base a quanto sono vicini a servizi come le farmacie e i supermercati.
Non tutti sanno, inoltre, che il piano dell’appartamento incide sul valore di mercato. Per esempio, per una casa al piano terra senza giardino il coefficiente di merito è del 20% in meno, così come per un attico in un condominio privo di ascensore. Si deve sottrarre il 10%, invece, per un piano terra con giardino o per una casa al primo piano. I piani superiori al secondo con ascensore, infine, crescono del 5%.
Redazione Irno24 06/05/2020
La quarantena porta alle stelle i prezzi di frutta, verdura, latte, pasta e salumi
Schizzano i prezzi al consumo di frutta (+8,4%), verdura (+5%), latte (+4,1%) e salumi (+3,4%), spinti dalla corsa agli acquisti degli italiani in quarantena e dallo sconvolgimento in atto sul mercato per le limitazioni ai consumi fuori casa per le chiusure imposte alla ristorazione dall’emergenza coronavirus. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sull’impatto del lockdown sui prezzi dei prodotti alimentari sulla base dei dati Istat relativi ad aprile.
In contrasto con l’andamento dell’inflazione, che ad aprile su base tendenziale si è azzerata, il carrello della spesa registra un rincaro rilevante per molti prodotti alimentari la cui domanda è stata fortemente influenzata dal lungo periodo di quarantena. Con l’emergenza Coronavirus gli italiani – precisa Coldiretti - vanno a caccia di vitamine per aiutare a rafforzare il sistema immunitario contro il virus, come consigliato anche dall’ISS (“Aumentare la quota di alimenti vegetali nella nostra dieta con più frutta e verdura e più legumi in ogni pasto della giornata”).
Ma a spingere in alto la spesa è stata anche la paura di rimanere senza scorte con la dispensa vuota che ha favorito l’acquisto di prodotti a lunga conservazione. Infatti ad aumentare è anche il prezzo della pasta (+3,7%), dei piatti pronti (+2,5%), del burro (+2,5%), dei formaggi +2,4%), dello zucchero (+2,4%), degli alcolici (+2,1%) delle carni (+2%), del pesce surgelato (+4,2%) e dell’acqua (+2,6%).
A pesare è il persistere della chiusura di ristoranti, bar, agriturismi e, in molte regioni, anche dei mercati rionali e degli agricoltori che moltiplicando le offerte ampliano la concorrenza aumentando le possibilità di scelta dei consumatori. Una situazione aggravata dai problemi nei trasporti per le difficoltà dei camion a viaggiare a pieno carico sia all’andata che al ritorno in conseguenza del blocco di molte attività produttive.
La chiusura forzata del canale della ristorazione ha infatti provocato un effetto a valanga sull’agroalimentare nazionale con il valore dei mancati acquisti in cibi e bevande per la preparazione dei menu che sale a 5 miliardi per effetto del lockdown prorogato al primo giugno, secondo una stima della Coldiretti.
Redazione Irno24 17/03/2023
Vola export del made in Campania, si conferma il primato del salernitano
Vola l’export dei prodotti agroalimentari della Campania, che continua a segnare una crescita nei primi mesi dell’anno dopo un 2022 da record, che ha superato i 5,2 miliardi di euro di valore con un +26%. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Campania su dati relativi al commercio estero dell’Istat, aggiornati al IV trimestre.
Cibo, bevande e vino made in Campania continuano a macinare numeri straordinari, che confermano un grande appeal sui mercati europei per oltre il 60%, mentre verso gli Stati Uniti e le Americhe viaggia quasi il 20% del totale. Dato negativo in Russia, dove l’export registra un calo del 9% fra sanzioni, embargo e guerra.
Analizzando le aree territoriali della regione, continua il primato della provincia di Salerno in termini di valore esportato, sfiorando i 2,3 miliardi di euro, con una crescita del 25%. Lo sprint maggiore nella crescita si registra in provincia di Caserta, che segna un balzo record del 44%, con un valore di esportazione che si avvicina ai 450 milioni. L’industria alimentare napoletana spinge ancora forte con un +26%, sfiorando 1,8 miliardi di valore esportato.
Guardando alle aree interne, l’Irpinia è la più “lenta” sulla media regionale, con un incremento del 20%, ma porta a casa quasi 600 milioni di euro di esportazioni. Fanalino di coda per valore dell’export è il Sannio con circa 140 milioni di euro e un incremento del 23%.