Tradizioni carnevalesche in Valle dell'Irno, spicca la Mascarata a Bracigliano
La storia più nota è proprio quella di Zeza, rappresentata come donna vivace e determinata
Salvatore Riela 18/02/2025 0
Il Carnevale resta una festa molto sentita nella Valle dell'Irno, in cui le tradizioni folkloristiche la fanno da padrone. A Baronissi, ad esempio, la festività viene inaugurata il 16 febbraio, con l'apertura degli eventi che coinvolgeranno la maggior parte della popolazione e dei comuni limitrofi. Grande curiosità per l'apertura del Villaggio di Carnevale a piazza Mercato.
La festa continuerà sabato 22 e domenica 23, weekend in cui sarà possibile partecipare a grandi eventi carnevaleschi e vere e proprie sfilate. Domenica 23 febbraio, in particolare, Baronissi sarà attraversata dalla grande sfilata dei carri: una distesa di esposizioni e capolavori in cartapesta, ciascuno dei quali possiede una storia precisa. Il tutto verrà concluso con l'accensione del falò di Re Carnevale.
Nel carnevale 2025 della Valle dell'Irno, non può mancare la Mascarata braciglianese, un evento in maschera che si svolge a Bracigliano, in cui la popolazione verrà coinvolta in uno spettacolo musicale e teatrale. Il 28 febbraio sarà prevista la rappresentazione dal titolo "A Mascarata", iniziativa dell'associazione Attori per caso. L'opera racconta storie d'amore, inganni e conflitti generazionali.
La storia più nota è proprio quella di Zeza, personaggio cardine. Si tratta di una figura femminile, rappresentata da una maschera di donna vivace e determinata, che combatte tra l'amore del suo amante e i pregiudizi imposti dalle convenzioni sociali e familiari. La storia sarà un evolversi di dialoghi comici che risaltano l'umorismo della commedia.
Anche Solofra è una tappa fondamentale del Carnevale della Valle dell'Irno: la manifestazione "Zingarelle", insieme alla Canzone di Zeza, riflettono la cultura popolare locale ed il continuo contrasto tra le classi sociali.
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Redazione Irno24 21/07/2022
Un look formale richiede l'abito giusto
L’armadio di un uomo non può essere sprovvisto di un vestito elegante, da poter sfruttare all’occorrenza; di fronte a un invito a una cerimonia o a un’occasione formale bisogna farsi trovare preparati. Scegliere il completo più adatto è cosa ardua, anche perché in commercio ci sono molti modelli, e non solo bisogna adeguarsi all’occasione, ma l’abito deve vestire bene, valorizzare i propri punti di forza e minimizzare i difetti. A ogni fisicità corrisponde un completo ideale, la cosa difficile è fare la scelta giusta.
Esistono, però, delle semplici regole che aiutano a fare sempre bella figura. Vediamole nel dettaglio. Quando si sceglie un completo da uomo, un aspetto da non sottovalutare è il taglio. La tendenza prevede l’indosso di capi sartoriali morbidi e fluidi. L’abito deve essere né troppo stretto né over, perché in entrambi i casi l’idea è quella di un look trasandato. Prediligere vestiti eleganti uomo dalla linea classica, come quelli proposti da Boggi Milano, permette di indossare un completo che valorizzi la corporatura, garantendo libertà nei movimenti.
In un completo maschile bisogna sempre scegliere il pantalone della lunghezza giusta. Anche in questo caso, abiti troppo lunghi, o viceversa troppo corti, fanno apparire l’outfit poco elegante. Controllare sempre che il pantalone arrivi a filo della scarpa. Nella scelta del completo, il materiale è un elemento importante. Deve essere di qualità e adatto alla stagione: in estate meglio indossare seta, cotone o lino, mentre in autunno-inverno sono da preferire il misto cashmere, la flanella o comunque una tinta unita.
Sullo shop online della casa milanese sono presenti completi da uomo perfetti per ogni occasione: dall’ufficio a un’uscita con gli amici, le proposte suddivise per linee, colori e tessuti soddisfano davvero tutti i gusti. Nella scelta del look formale, bisogna prestare attenzione ai particolari. Per esempio ai bottoni. Elemento spesso trascurato, i bottoni, se adeguatamente posizionati, garantiscono una migliore vestibilità della giacca. Sia che si tratti di un completo a uno, due o tre bottoni, la cosa importante è che si chiudano perfettamente sul petto, non facendo grinze. Un abito indossato deve permettere agilità nei movimenti.
A completare l’outfit ci sono gli accessori, con i quali è possibile giocare per donare al look quel tocco di originalità. Spazio, quindi, alla cravatta, al fazzoletto da taschino e alla cintura, che ha la funzione di arricchire lo stile, non di reggere un pantalone troppo largo. E infine le scarpe: mocassini, stringate o stivaletto Chelsea nei mesi invernali, l’importante è scegliere calzature monocolore, le sneakers solo quando l’occasione lo richiede espressamente, come il casual friday in ufficio. Esiste un completo ideale per ogni uomo, ci si può lasciare influenzare dalla moda del momento, ma attenzione alla propria corporatura.
Redazione Irno24 28/06/2022
Salerno, si presenta la Notte Bianca del 9 e 10 Luglio
Mercoledì 29 giugno, alle ore 10:15, presso la sala Giunta del Comune di Salerno, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Notte Bianca Salerno 2022” che si svolgerà nei giorni 9 e 10 luglio.
La manifestazione è organizzata dalla Fenailp, in collaborazione con la Confesercenti e la Confcommercio e con il Patrocinio della Regione, Provincia di Salerno, Unioncamere, Camera di Commercio di Salerno, Comune di Salerno, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, Fondazione della Cassa di Risparmio Salernitana e della Fondazione della Comunità Salernitana.
Saranno presenti alla conferenza: l’Assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Salerno, Alessandro Ferrara, il Presidente della Fenailp, Sabato Pecoraro, il Presidente della Confesercenti e Vicepresidente della Camera di Commercio, Pasquale Giglio, il direttore Confcommercio Campania, Pasquale Russo.
Redazione Irno24 27/08/2022
Anche a Salerno il nuovo street cocktail che omaggia il "cazzimbocchio"
La costiera amalfitana rende omaggio al solleone estivo col “cazzimbocchio”, una bevanda tradizionale corredata da sciroppi e pezzi di frutta, a seconda dei propri gusti, radicata nella cultura campana già dagli inizi degli anni ’50, quando, prima della larga diffusione del frigo, nei chioschi degli acquafrescai si potevano scorgere sempre, tra canovacci di lino o di cotone, le famose stecche di ghiaccio.
Dinanzi a questi chioschi, uomini con il fisico segnato dal traino dei carrettini, sui quali erano sistemate le stecche, preparavano il rinfresco: erano di forma parallelepipeda, della lunghezza al massimo di un metro. I carretti si fermavano dinanzi al chiosco e, avvolto in un sacco di iuta, c’era il ghiaccio da consegnare. Dapprima serviva a rinfrescare le bibite, ma dopo diventò utilissimo per dare vita appunto al “cazzimbocchio”.
Lungo le spiagge vesuviane erano solite ritrovarsi folle di fanciulli che circondavano l’ambulante di turno, il quale grattava il ghiaccio con l’apposito attrezzo e, non essendoci all’epoca il bicchiere monouso, depositava il tutto nel palmo dei bambini, versando infine lo sciroppo al gusto desiderato. Ancora oggi esiste qualcuno che tiene in vita la tanto buona e fresca “rattata” o “cazzimbocchio” che dir si voglia, fatta con quel semplice oggetto metallico simile ad una pialla, che conserva all’interno il ghiaccio grattato ma ora si versa tutto nel bicchiere monouso.
Ed è proprio tra le vie e le piazze di Agropoli (Piazza della Mercanzia), Paestum (Via Magna Graecia, 839), Ravello (Piazza Duomo, 2) e Salerno (Via Salvador Allende e Piazza Flavio Gioia, 26) che in questi giorni il “cazzimbocchio” è diventato il trend dell’estate grazie alla realizzazione di un innovativo “street cocktail al cucchiaio”.
Ma in che cosa consiste questo drink? La creativa ricetta prevede, come da tradizione, l’utilizzo di ghiaccio tritato arricchito da circa 3 ml di Hendrick’s gin e 6 ml di sciroppo a disposizione in tre varianti, ossia limone, cetriolo e rosa. A livello di preparazione, inoltre, è importante mettere in risalto il fatto che il ghiaccio viene tritato grossolanamente e lasciato riposare per un breve lasso di tempo. Altro punto da ricordare: il “cazzimbocchio” va consumato in fretta perché, se si scioglie, perde tutta la sua unicità.