Vaccini, da domani in Campania richiamo a 30 giorni per Pfizer e Moderna

La comunicazione dell'unità di crisi

Redazione Irno24 12/05/2021 0

In relazione all'intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose di vaccino Pfizer e Moderna, che da nuove indicazioni del Ministero della Salute va somministrata "entro i 42 giorni", l'Unità di Crisi regionale ha dato mandato alle Aziende Sanitarie di prevedere l'intervallo di tempo tra la prima e la seconda dose a 30 giorni, in ragione del nuovo programma di consegne comunicato dalla Struttura Commissariale.

Pertanto i cittadini che da domani riceveranno la prima dose di Pfizer o Moderna saranno convocati dopo 30 giorni per il richiamo, mentre quelli già vaccinati ad oggi saranno convocati entro i 21 giorni (Pfizer) o 28 giorni (Moderna) e comunque non oltre il 30 giorno dalla prima inoculazione.

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Redazione Irno24 11/02/2021

Da Sabato 13 Febbraio le vaccinazioni agli over 80 salernitani

L'ASL Salerno comunica che sabato 13 febbraio 2021 inizierà la campagna per la somministrazione del vaccino anti-Covid dedicata agli ultraottantenni. Il piano delle vaccinazioni over 80 interesserà oltre 27mila cittadini residenti in provincia di Salerno, e vedrà impegnate in sinergia l'ASL e l'Azienda Ospedaliera "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona".

I cittadini che hanno compiuto o superato gli 80 anni di età, e che si sono registrati sull'apposita piattaforma, saranno contattati dagli operatori della Regione ai recapiti forniti all'atto della registrazione ed avviati ai centri vaccinali della provincia.

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Redazione Irno24 06/08/2020

Sanità campana, siglato accordo con specialisti ambulatoriali

A distanza di 19 anni dal primo accordo integrativo regionale, con il via libera dalla Giunta regionale della Campania, si è giunti alla firma del nuovo accordo con gli specialisti ambulatoriali. L’accordo regionale si inserisce nel processo di revisione e potenziamento della rete sanitaria territoriale campana.

Il nuovo accordo prevede, in linea con l’accordo Collettivo nazionale (ACN), una riorganizzazione distrettuale della specialistica ambulatoriale che, con la costituzione delle Aggregazioni Funzionali territoriali (AFT), assicura una concreta presa in carico del paziente attraverso l’utilizzo di specifici percorsi diagnostici e terapeutici (PDTA) e il potenziamento delle attività di cure domiciliari.

Particolare attenzione viene rivolta ai pazienti affetti da più patologie croniche (fino al 92% della popolazione anziana) che necessitano di interventi polispecialistici e alla possibilità di utilizzare la piattaforma regionale dedicata alle attività di teleconsulto, televisita e teleassistenza.

E’ ribadita la partecipazione degli specialisti ai processi di presa in carico dei pazienti nell’ambito di attività legate ad emergenze sanitarie e il fondamentale ruolo nei processi decisionali di diagnosi e cura dei pazienti affetti da Sars-COV 2. L’accordo prevede anche incentivi per i professionisti che decidono di svolgere la loro attività in aree particolarmente disagiate, e un potenziamento aziendale delle azioni di verifica e controllo delle attività veterinarie.

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Redazione Irno24 29/02/2024

Salerno, aggressioni operatori sanitari: appello di Polichetti ai parlamentari

"Bisogna ritornare a discutere delle aggressioni agli operatori della sanità in provincia di Salerno". A spiegarlo è Mario Polichetti, sindacalista della Uil Fpl provinciale, che rivolge un appello ai parlamentari salernitani, chiedendo di coinvolgere il Ministro dell'Interno per arginare il fenomeno.

"Anche se le minacce non finiscono su tv, giornali e siti web, la spirale di violenza non accenna minimamente a diminuire. La misura è chiaramente colma: continuando a denunciare dopo il solito caso eclatante, si finisce per avere poco senso di fronte ai rischi che gli operatori sanitari, in tutta la provincia di Salerno, corrono quotidianamente".

Polichetti, dunque, chiede l'inasprimento delle pene per i responsabili di aggressioni, ma anche soluzioni per cercare di garantire la sicurezza di medici e infermieri. "Sarebbe utile l'installazione di pulsanti di allarme antiaggressione, la dotazione in ogni struttura sanitaria di un posto fisso di pubblica sicurezza operativo 24 ore su 24, nonché corsi base di autodifesa per tutti gli operatori sanitari".

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