Vaccino obbligatorio per gli over 50, voto unanime del CdM

Green pass base per lavoratori e clienti di parrucchieri, banche, poste e uffici pubblici

Redazione Irno24 05/01/2022 0

Approvato all'unanimità dal Consiglio dei Ministri il decreto legge che impone l'obbligo vaccinale per gli over 50, valido fino al 15 Giugno. Riguarderà tutti i residenti in Italia, compresi i cittadini stranieri, fatta eccezione solo nei casi di "accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore".

Inoltre, fino al 31 Marzo, sarà necessario il green pass base (ottenibile quindi anche con tampone negativo) per lavoratori e clienti dei servizi alla persona (parrucchieri, estetisti); lavoratori e clienti delle banche; lavoratori e clienti di negozi e centri commerciali (esclusi alimentari e farmacie); lavoratori e utenti di uffici pubblici (il Comune, ad esempio) e servizi pubblici (le Poste).

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Redazione Irno24 15/02/2022

"Stabilizzare i precari della sanità", Fp Cgil Salerno lancia la mobilitazione

Dalla Regione Campania in questi giorni - si legge in una nota Fp Cgil Salerno - è pervenuta la richiesta a tutte le Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione di procedere ad una ricognizione del personale sanitario precario in possesso dei requisiti previsti dalla Legge Madia al 31/12/2021 e del personale assunto durante l’emergenza Covid che al 30/06/2022 sarà in possesso di un’anzianità di servizio di almeno 18 mesi anche non continuativo, di cui almeno 6 nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022.

Questa ultima ipotesi è la novità prevista dalla Legge di Bilancio 2022, che, in particolare con il comma 261 art.1 della Legge 243/2021, prevede appunto la possibilità di stabilizzazione anche del personale assunto per l’emergenza Covid che ha consentito di poter garantire l’assistenza sul territorio a fronte di un’emergenza pandemica mai vista finora. La richiesta che giunge dai vertici della sanità campana agli ospedali e alle Asl serve per avere un panorama chiaro dello stato dell’arte che rispetti integralmente i dettami della legge Madia e le decisioni assunte dal Governo con l’ultima Legge di Bilancio. E’ chiaro che in quest’ottica le graduatorie concorsuali in atto avranno una forte validità, ma bisogna consentire a tutti i lavoratori precari che rientrano nei requisiti di poter essere stabilizzati.

“Parliamo in provincia di Salerno - dichiara il Segretario Generale, Antonio Capezzuto - di circa 1500 lavoratori tra infermieri, operatori sociosanitari, tecnici di laboratorio, di radiologia e altre figure professionali presenti nelle diverse strutture sanitarie. Senza di loro la sanità salernitana sarebbe crollata sotto i colpi di un’emergenza pandemica che non ha risparmiato il nostro territorio e che continua a tenere impegnati i nostri Ospedali anche in un periodo dove la curva dei contagi è in calo dopo un gennaio terribile.

La vera battaglia che condurremo è sul Fabbisogno del Personale. A fronte di un Fabbisogno calcolato dalla Regione Campania che a nostro avviso non rappresenta le reali necessità dei territori e delle aziende sanitarie, come Funzione Pubblica CGIL valutiamo opportuno un potenziamento massiccio del personale sanitario, che non può prescindere dalla stabilizzazione dell’attuale personale a tempo determinato.

Ancora oggi, con le assunzioni a tempo determinato effettuate, le strutture sanitarie sono sotto organico, anche perché sono continui i pensionamenti di operatori sanitari che hanno raggiunto i limiti pensionistici. Non è possibile pensare che, dopo aver assunto migliaia di lavoratori da lanciare in prima linea nella tremenda battaglia al Covid, si possa pensare di non stabilizzarli. Questi lavoratori, spesso anche alla prima esperienza, sono stati inviati nei reparti di Rianimazione, Terapia Intensiva, Pronto Soccorso.

Senza di loro avremmo avuto conseguenze ancora più drammatiche. E’ l’ora di un serio impegno di tutti per portare a termine una battaglia decennale che la sanità campana non può perdere: più personale negli Ospedali e sul territorio per una maggiore e migliore assistenza sanitaria per i cittadini. La Funzione Pubblica CGIL di Salerno già negli scorsi mesi ha messo in campo una petizione inviata al Presidente della Regione De Luca, ha organizzato manifestazioni, presidi all’Azienda Ospedaliera Ruggi e all’ASL Salerno, e continuerà a farlo per garantire a tutti i lavoratori precari di raggiungere la stabilizzazione. Una legittima ambizione per migliaia di professionisti, ma soprattutto una necessità per tutti i cittadini bisognosi di una sanità capace di svolgere il proprio ruolo nel pieno delle proprie funzioni e con un numero congruo di personale nelle strutture”.

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Redazione Irno24 10/03/2020

Le risposte alle domande più frequenti sulle misure adottate dal Governo

Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri le risposte alle domande frequenti sulle stringenti misure adottate dal Governo per contenere l'epidemia di Coronavirus.

Ci sono differenze all’interno del territorio nazionale?

No, per effetto del DPCM del 9 Marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 Marzo e sino al 3 Aprile.

Sono ancora previste zone rosse?

No, non sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente DPCM del 1° Marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il DPCM del 9 Marzo, le regole sono uguali per tutti.

Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?

Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti. È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus.

Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?

In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.

Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?

È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n. 1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni.

Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?

Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole.

Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?

Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili?

Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili.

È consentito fare attività motoria?

Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo.

Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?

Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa).

Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?

Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.

L’accesso a parchi e giardini pubblici è consentito?

Sì, parchi e giardini pubblici possono restare aperti per garantire lo svolgimento di sport ed attività motorie all’aperto, come previsto dall’art.1 comma 3 del dpcm, a patto che non in gruppo e che si rispetti la distanza interpersonale di un metro.

Sono previste limitazioni per il transito delle merci?

No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci.

I corrieri merci possono circolare?

Sì, possono circolare.

Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?

No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa.

Gli uffici pubblici rimangono aperti?

Sì, su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche.

Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti?

Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle.

Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili è in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia?

Rientra nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non si applicherebbe la decurtazione.

Bar e ristoranti possono aprire regolarmente?

È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.

Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande?

Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali.

I mercati possono restare aperti?

I mercati coperti in analogia dei centri commerciali o dei supermercati possono restare aperti ad eccezione dei giorni festivi e prefestivi ma devono contingentare le entrate dei clienti per garantirne la distanza di sicurezza. I mercati all’aperto invece devono restare chiusi poiché non sarebbe possibile regolare l’afflusso delle persone.

Cosa prevede il decreto per le scuole?

Nel periodo sino al 3 Aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.

Cosa prevede il decreto per le università?

Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l’attività di ricerca.

Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea?

Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità.

Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attività?

Sì. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con disabilità.

Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche?

Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di ricerca.

Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?

Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati).

Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?

Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica. Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro.

Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?

Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.

Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?

Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio. Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo.

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Redazione Irno24 12/08/2022

Salta trattativa fra sindacati e Ruggi, Fp Cgil pronta alla mobilitazione

Ieri, 11 agosto, si è tenuta all'Azienda Ruggi una trattativa tra Direzione strategica e sindacati su diversi temi, tra cui l’erogazione della progressione economica orizzontale (fascia) agli aventi diritto. Ad un passo dall’accordo che avrebbe consentito l’erogazione, sia pure in due annualità, 2022 e 2023, così come previsto dalle disposizioni vigenti in materia, la direzione aziendale ha proposto una formulazione che di fatto avrebbe escluso una quota consistente dei lavoratori nel 2023. Su questo punto la trattativa si è arenata.

Forte la presa di posizione dei delegati Rsu Fp Cgil Maiorino, Ardia, Naddeo, Finamore, Nocerino, Sessa, Sicignano e Lanzara. "A 4 anni dall’erogazione dell’ultima fascia, con una inflazione galoppante che erode le nostre retribuzioni, e dopo una fase pandemica in cui il personale sanitario è stato messo a dura prova, occorre dare a tutti gli aventi diritto un riconoscimento economico più che meritato. La Cgil è fortemente impegnata per il raggiungimento in tempi brevi di questo obiettivo e metterà in campo tutte le iniziative necessarie.

Sulla questione delle stabilizzazioni del personale che ha maturato, al 30 giugno 2022, i requisiti dei 18 mesi, la Fp Cgil ha chiesto alla direzione che la procedura di stabilizzazione venga bandita entro e non oltre novembre 2022, per dare certezze ai lavoratori a tempo determinato e consentire anche una migliore programmazione dell’attività sanitaria.

Il Direttore Generale ha accolto tale richiesta. Sulla questione degli incarichi di funzione (ex coordinamenti e posizioni organizzative) rimangono ancora irrisolte diverse questioni, tra cui l’insufficiente finanziamento messo a disposizione e la mancata risposta da parte della direzione alle richieste, di parte sindacale, di modifiche dell’organigramma e della caratura dei diversi incarichi".

"Nostro obiettivo - dichiara Antonio Capezzuto, Segretario Generale Fp Cgil Salerno, è la valorizzazione del personale, sia dal punto di vista economico che professionale. Siamo pronti alla mobilitazione, per coinvolgere ogni singolo dipendente in un percorso di rivendicazione che non può arenarsi davanti a percorsi burocratici lenti, che non hanno come obiettivo principale la vera tutela dei dipendenti e dei loro percorsi di carriera".

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