Vasta operazione antidroga nel salernitano e altre province, 38 arresti
Impegnati i Carabinieri del Comando Provinciale col supporto di Elicotteri e Cinofili
Redazione Irno24 09/06/2020 0
Nelle prime ore della mattina del 9 giugno, nelle province di Salerno, Cosenza e Trento, i militari del Comando Provinciale di Salerno, supportati da quelli dei reparti territorialmente competenti, del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano (SA) e del Nucleo Cinofili di Sarno (SA), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare - emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di 38 indagati (16 in carcere e 22 agli arresti domiciliari), gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, detenzione e spaccio di stupefacenti, detenzione e porto abusivo di arma da guerra, lesioni, danneggiamento seguito da incendio ed estorsione.
I provvedimenti scaturiscono da una complessa ed articolata attività d’indagine avviata dalla Compagnia di Salerno nel 2017 e svolta con il costante coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo. L’indagine ha permesso di ricostruire l’esistenza di un’associazione a delinquere dedita alla commissione dei suddetti delitti, con una disponibilità di notevoli quantitativi di cocaina, hashish, eroina, gravitante attorno alla figura di Ciro Persico.
Questi, originariamente legato al clan d’Agostino con ruolo di rilievo, è definito il “boss del centro storico” di Salerno, poiché, in seguito all’arresto dei vertici del clan, ha continuato a mantenere il controllo dello spaccio nel cuore della città, rappresentando l’autorevole figura di riferimento necessaria al gruppo criminale investigato per imporre nuovamente un cartello nelle piazze di spaccio del capoluogo e non solo.
Il nome dell’operazione (Prestigio) ruota proprio intorno al Persico poiché, nel corso di una intercettazione telefonica, uno dei sodali asseriva come il suo principale obiettivo non fosse l’affermazione economica, bensì il prestigio, l’ascendente, e, quindi, il riconoscimento unanime di capo indiscusso dell’organizzazione. Persico è risultato il dominus della distribuzione di grossi quantitativi di stupefacente di ogni tipo non solo nel centro storico ma anche in altre zone della città ed altri Comuni della provincia, grazie al coinvolgimento di pregiudicati di livello, sebbene non direttamente inseriti nella consorteria.
Nel corso delle attività, sono emerse, inoltre, concrete responsabilità in capo ai vertici dell’organizzazione riguardo ad alcuni atti intimidatori, tra cui l’incendio di diverse autovetture ed una gambizzazione ai danni di esponenti della stessa fazione criminale, per affermare la propria leadership sul controllo dello spaccio, in particolare nella frazione Matierno del Comune di Salerno, su cui avevano esteso il loro interesse.
L’attenzione degli inquirenti si è poi rivolta allo storico gruppo delinquenziale di riferimento del "villaggio dei puffi", area di edilizia popolare salernitana del quartiere Mariconda, legato ai pregiudicati Mauro Natella, Alfonso Fruncillo e Maurizio De Sio, che, per la vendita della droga, si avvalevano dei servizi di pusher domiciliati proprio in quel quartiere (talvolta legati ad essi da rapporti di parentela), approvvigionandosi della “merce” sia dal Persico che direttamente dall’hinterland napoletano.
È stata, in sintesi, documentata una vera e propria guerra senza esclusione di colpi per il controllo delle piazze di spaccio in tutto il capoluogo salernitano ed in diversi Comuni della Provincia, fatta di svariate aggressioni e gravi atti intimidatori perpetrati per tutto l’anno 2017, a riprova della caratura criminale dei soggetti colpiti dalle odierne misure custodiali e della loro assoluta pericolosità sociale. Nel corso dell’attività investigativa, che ha rivelato un fatturato illecito giornaliero di € 4.000 circa, sono stati arrestati 11 indagati in flagranza di reato e sequestrati complessivamente 70 Kg circa di stupefacente, nonché 4 pistole ed 1 fucile.
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Questi i “numeri” del piano d’intervento “interforze”: 7031 persone controllate; 3974 veicoli controllati; 1209 esercizi pubblici controllati; 19 persone sanzionate per mancato uso della mascherina; 3 titolari di esercizi commerciali sanzionati.
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Nell’approssimarsi della notte di San Silvestro, il Prefetto di Salerno Francesco Russo ha convocato stamane, in videoconferenza, il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per fare il punto sul piano di controllo del territorio in occasione del Capodanno.
A causa del Covid, non sarà possibile organizzare festeggiamenti né spostarsi sul territorio, se non per i motivi consentiti dal DPCM 3 dicembre 2020 e dal decreto legge “Natale” e sempre nel rispetto del “coprifuoco” che, nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, scatterà alle 22:00 sino alle 7:00 del mattino.
Per garantire il rispetto delle stringenti disposizioni del Governo, sono stati rafforzati i presidi delle Forze di Polizia Statali, con il concorso delle Municipali. I controlli riguarderanno il divieto di assembramento in strada da parte dei cittadini ma anche i locali e gli esercizi commerciali. Massima attenzione sarà prestata all’organizzazione di "veglioni abusivi", feste in villa o comunque in luoghi privati allo scopo di eludere le misure di contenimento della pandemia.
Altro tema affrontato è stato quello dei fuochi d’artificio, i tradizionali "botti" di fine anno: il Sindaco di Salerno e altri Sindaci della provincia hanno già adottato specifiche ordinanze per vietare l’accensione di fuochi, ma anche di petardi e articoli pirotecnici in generale che, oltre a costituire occasione di assembramento, sono estremamente pericolosi e rischiano di causare sovraffollamento nei presidi sanitari già duramente impegnati per l’emergenza sanitaria in corso.
Questo l'appello del Prefetto ai cittadini: “Tra poche ore saluteremo definitivamente il 2020, un anno che per tutti ha significato limitazione delle libertà, cambiamento nelle abitudini di vita quotidiane e, per alcuni, anche sofferenza e morte. Cerchiamo di adottare, anche questa volta, comportamenti improntati alla massima prudenza e sensibilità verso chi sta ancora soffrendo, per volgere lo sguardo al futuro con speranza e fiducia”.