Coldiretti Salerno, corteo "motorizzato" di protesta contro pomodoro cinese

Quaranta motociclette hanno "accompagnato" i fusti di concentrato destinati ad un'azienda dell'Agro

Redazione Irno24 10/06/2024 0

"Continua la protesta degli agricoltori Coldiretti. E' stato dissequestrato il carico di pomodoro concentrato arrivato dalla Cina, accusato di essere ottenuto con lo sfruttamento del lavoro delle minoranze. Quaranta motociclette hanno “accompagnato”, in segno di protesta, i fusti di concentrato di pomodoro destinati ad un'azienda di trasformazione conserve alimentari dell'Agro nocerino-sarnese. Prodotto che finirà poi sulle tavole italiane.

Presenti il presidente regionale Ettore Bellelli, il presidente della Coldiretti Benevento, Gennarino Masiello, i direttori Salvatore Loffreda e Vincenzo Tropiano. Una protesta per ribadire lo stop al falso cibo italiano e per rilanciare ancora una volta la richiesta della revisione del criterio dell’ultima trasformazione del Codice doganale sull’origine dei cibi, quello che oggi permette il furto d’identità dei nostri prodotti made in Italy".

Lo scrive sui social Coldiretti Salerno.

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Redazione Irno24 31/10/2020

Commemorazione defunti, il malcontento Federfiori per la chiusura dei cimiteri

La Federfiori regionale rimane stupita ed interdetta per la scarsissima attenzione alle istanze della categoria da parte delle autorità preposte all'apertura dei cimiteri, in occasione dei giorni 1 e 2 novembre. Lo fa sapere attraverso il commento di Gabriele Esposito, Presidente Federfiori Confcommercio Campania: "Ci sono molteplici amministrazioni comunali che chiudono i cimiteri 'ad horas' senza tenere conto che un esercizio di rivendita di piante e fiori ha provveduto ad approvvigionarsi per queste ricorrenze con largo anticipo".

E aggiunge: "Quello che più ci colpisce è la mancanza di sensibilità e conoscenza del nostro lavoro. Siamo sicuramente piccole imprese, ma proprio per questo a rischio fallimento e tanti con una economia vicina ad una catastrofica chiusura definitiva. Federfiori regionale, conoscendo il problema, ha da tempo informato le diverse autorità che sarebbe stata disponibile a trovare soluzioni che potessero coniugare la necessaria salvaguardia della salute pubblica e la sopravvivenza delle imprese. Ad oggi riceviamo solo chiusure improvvise, senza alcun diritto di replica".

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Redazione Irno24 03/11/2020

Confcommercio Campania in piazza il 5 Novembre in difesa degli "invisibili"

Sono "invisibili" le migliaia di imprese del Commercio – i settori Moda e Gioielleria su tutti - che, pur non avendo subito limitazioni di orario, da maggio ad oggi, hanno sofferto un tracollo delle vendite superiore al 50% e si ritrovano con i magazzini pieni di merce, ormai svalutata, da dover pagare. Ciò nonostante, né il Governo né la Regione hanno previsto ancora una qualsiasi forma di sostegno concreta, come promesso nei mesi scorsi.

Per dare voce alle imprese, Confcommercio Campania ha organizzato una manifestazione prevista per giovedì 5 novembre, alle 18,30, che si svolgerà in contemporanea in quattro città della regione: a Napoli, in Piazza dei Martiri, a Salerno, in Piazza Portanova, a Castellammare di Stabia, in Piazza Giovanni XXIII e a Sorrento, in Piazza Tasso.

"Dopo aver manifestato nelle scorse settimane il disagio della categoria dei pubblici esercizi, abbiamo il dovere di dar voce alle imprese del commercio. Queste ultime, pur non essendo state chiuse per decreto, vivono una situazione drammatica, trovandosi di fatto in regime di lockdown, ma senza ricevere aiuti economici e con magazzini saturi di merce, affitti da pagare e dipendenti a carico. Come sempre, tutto verrà svolto nel pieno rispetto delle norme di sicurezza anti contagio Covid-19" spiega Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Campania, nella sede di Salerno.

Durante il sit-in, tutti i commercianti saranno vestiti di bianco, da "fantasmi", per rappresentare in forma pacifica e silenziosa, ma dando un segnale forte di dissenso, la loro invisibilità agli occhi di una classe politica che sta portando le imprese del Commercio – oltre 300.000 solo in Campania – ed i loro collaboratori, verso il fallimento e la disoccupazione, se non arriveranno immediatamente gli aiuti sufficienti a tenere in vita le aziende.

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Redazione Irno24 02/01/2025

Si torna a spendere in negozi tradizionali, soddisfazione Confesercenti Salerno

In vista dei saldi invernali, che in Campania partono il 4 gennaio, puntuale arriva l'indagine di Ipsos per Confesercenti Nazionale sul trend di acquisto delle famiglie italiane, che si aggirerà sui 200 euro (anche nel salernitano). Nessuna follia, anche in considerazione del potere d'acquisto delle famiglie, che certamente non sfugge alle criticità dell'economia reale.

Il dato positivo è che, attraverso l'indagine, si registrano aumenti di spesa legati ai negozi fisici; sembra che la tendenza dell'online si stia esaurendo, privilegiando la "vista" e la scelta del bene in maniera reale. Questo dato è ancora più convincente nella città capoluogo, come Salerno, dove si coniuga la possibilità di una giornata di visita alla kermesse Luci d'Artista con un potenziale shopping cittadino.

Meno bene la spesa nelle località che non hanno animato le proprie comunità con attività su suolo pubblico o manifestazioni di intrattenimento o culturali. Naturalmente, restano le criticità legate alle attività sui grandi canali di vendita web con promozioni, saldi e sconti indisciplinati e quotidiani, mentre per gli esercizi fisici, che rappresentano un baluardo socioeconomico delle comunità, diventa sempre più difficile resistere e tenere il passo.

"Come Confesercenti Salerno - dichiara il presidente dell'associazione, Raffaele Esposito - abbiamo sin da subito aderito, insieme ad altre organizzazioni, alla proposta di un rimando dell'inizio della data dei saldi invernali, che però viene deciso a livello verticistico nella conferenza Stato‐Regioni. Siamo impegnati con la Regione Campania per far capire l'importanza della tutela delle attività commerciali tradizionali, rappresentate dal progetto dei distretti urbani e distretti diffusi; essi, in altre realtà regionali, costituiscono una progettualità di difesa del settore commerciale tradizionale, ma qui, dopo un avvio interessante, oggi stentano a trovare conforto e spinta istituzionale.

Chiediamo alla Regione di rendere operativi questi distretti, ai quali abbiamo lavorato con professionalità e passione, supportando gli enti locali, con un finanziamento stabilito in maniera ordinaria che tenda a difendere questo comparto straordinario, che rende vive le nostre città e le nostre comunità".

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