Covid, vuota 1 poltrona su 2 in cinema e teatri
A lanciare l'allarme è l'Unione Europea delle Cooperative
Redazione Irno24 25/01/2022 0
Nell’ultimo anno di pandemia Covid il settore dello spettacolo, dai cinema ai teatri, dai concerti alle discoteche, rispetto ai livelli pre pandemia ha perso oltre il 50% degli ingressi, che in alcuni casi sono stati addirittura azzerati con un impatto devastante su fatturato e occupazione. È l’allarme dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento al nuovo decreto di aiuti per un settore in crisi che vale oltre 320mila posti di lavoro messi a rischio dalla ripresa dei contagi per la variante Omicron, dopo un 2021 che non ha permesso di recuperare il terreno perso a causa del virus.
Una situazione drammatica per un settore dove il gruppo più numeroso è rappresentato dagli attori (25,4%), seguiti dai lavoratori degli impianti e circoli sportivi (11,2%), dagli impiegati (11%) e dai concertisti e orchestrali (9,4%) con più di 45mila giovani fra i 25 e i 29 anni e le donne che rappresentano oltre 4 addetti su 10 (42,5%). Il problema dei lavoratori dello spettacolo non riguarda ovviamente i professionisti già affermati, che hanno risorse economiche per superare il blocco causato dall’emergenza, ma colpisce tutti gli altri che, magari a inizio carriera o con posizioni professionali meno qualificate, hanno una retribuzione media annua che già nel 2019, quando ancora non si era entrati nella bufera Covid, raggiungeva appena i 10.664 euro con meno di 1 giornata di lavoro su 3 da gennaio a dicembre.
In questi due anni, il mondo dello spettacolo è stato uno dei settori maggiormente colpiti dagli effetti delle misure legate al Covid-19. Tanto che fra il 2019 e il 2020 più di 1 lavoratore dello spettacolo su 5 (21%) ha lasciato il mestiere, secondo l’Osservatorio Gestione Lavoratori dello spettacolo e sportivi professionisti dell’INPS. Oltre alle limitazioni per la sicurezza sanitaria, sulla ripresa del settore pesa anche l’effetto psicologico dei timori generati dall’impennata dei contagi che riduce ancora di più la quota di ingressi in teatri, cinema o anche solo nei locali in cui prima della pandemia si organizzavano spettacoli o laboratori in collaborazione con le scuole o con i Comuni.
Siamo di fronte a una crisi senza precedenti che non potrà essere riassorbita in tempi brevi per questo servono aiuti strutturali a lavoratori e aziende. In questo senso è importante il via all’assegno di disoccupazione Alas destinato ai lavoratori autonomi dello spettacolo rimasti senza occupazione a causa della crisi del settore provocata dalla pandemia per la disoccupazione involontaria nei casi di interruzione del rapporto a decorrere dal 1 gennaio 2022.
Potrebbero interessarti anche...
Redazione Irno24 03/09/2021
Unità di crisi, chiarimento su accesso a scuola con Green Pass
L'unità di crisi regionale trasmette il "chiarimento n. 3 del 3 Settembre 2021" sull'impiego delle certificazioni verdi Covid-19. "Al fine dell’accesso ai luoghi di espletamento delle attività scolastiche, nonché dei servizi a supporto (mense e convitti), risulta richiesto il possesso della certificazione da parte del personale, docente e non docente (amministrativo, tecnico e ausiliario), che presti servizio a qualsiasi titolo presso gli istituti e/o i plessi, compresi i collaboratori, gli operatori, i professionisti ed esperti esterni che prestino attività lavorativa a prescindere dalla sussistenza di un rapporto organico o di servizio diretto con la singola Amministrazione scolastica;
il possesso della certificazione non risulta richiesto per l’accesso dei genitori degli studenti agli istituti e ai plessi scolastici, fatta salva l’osservanza della riduzione dell’accesso ai visitatori e di tutte le altre misure, condizioni e prescrizioni previste dal Protocollo d’Intesa del 14 Agosto 2021 tra il Ministero dell’Istruzione e le OO.SS. della scuola 'per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid 19, nonché, eventualmente, dal Regolamento di istituto e/o dall’apposito disciplinare tecnico adottato dal Dirigente'.
Redazione Irno24 29/07/2021
Osservatorio CRIF, in Campania la maggior incidenza di frodi creditizie
Le frodi creditizie realizzate mediante furto di identità continuano ad avere un impatto non trascurabile sulle famiglie italiane, con il conseguente utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni, e con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene.
L’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità realizzato da CRIF-MisterCredit evidenzia che nel 2020 in Italia i casi rilevati siano stati oltre 21.800 per un danno stimato che sfiora i 125 milioni di Euro. Rispetto all’anno precedente il numero di frodi risulta in netto calo (-32,4%) rispecchiando la contrazione delle erogazioni di credito alle famiglie dovuto all’emergenza sanitaria.
Al contempo, però, è decisamente aumentato l’importo medio frodato (+21,8%), attestatosi a circa 5.650 Euro, a dimostrazione dell’efficienza delle organizzazioni criminali. Anche nell’ultimo anno il maggior numero di casi rilevati si concentra su importi al di sotto dei 3.000 Euro, in virtù della preponderanza delle frodi su operazioni di credito al consumo perpetrate presso le catene di distribuzione. La loro incidenza sul totale è però sensibilmente diminuita in favore dei casi di importo più elevato.
Nello specifico, sono aumentati notevolmente i casi di frode con importo tra i 10.000 e i 20.000 euro, che passano dal 10,1% del 2019 all’11,1% del totale nel 2020, e quelli oltre i 20.000 euro, che arrivano a toccare il 13,5% (+68,9% rispetto alla precedente rilevazione).
Entrando nel dettaglio dei beni e servizi acquistati con un prestito finalizzato ottenuto in modo fraudolento, quasi un terzo dei casi ha per oggetto elettrodomestici ma una quota significativa ha riguardato anche i comparti auto-moto (12,5% del totale), elettronica, informatica e telefonia (9,7%) e arredamento (7,9%). Dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio CRIF-Mister Credit emerge che, ancora una volta, la maggioranza delle vittime sono uomini (61,8% dei casi).
Riguardo le regioni in cui sono state rilevate le frodi, la ripartizione dei casi mostra una maggiore incidenza in Campania (con un peso del 13,1% sul totale) seppur a fronte di una contrazione dei casi rilevati pari a -9,3%, che viene appaiata dalla Lombardia (anch’essa al 13,1%) in virtù di un incremento del +3,7%.
Redazione Irno24 31/08/2021
Scuole e trasporti nel salernitano, il "documento operativo" verrà integrato
Riprendono i lavori del “tavolo di coordinamento scuole/trasporti”, convocato in videoconferenza dal Prefetto di Salerno, Francesco Russo, per fare il punto sulla situazione in prospettiva della ripresa delle attività didattiche, prevista per la Campania il 15 settembre.
L’incontro di oggi - al quale hanno preso parte il Presidente della IV Commissione Regionale Trasporti, il Presidente della Provincia, il Sindaco di Baronissi in rappresentanza di ANCI Campania, il Vice Sindaco della città di Salerno, l’Ufficio Scolastico Provinciale, i Sindaci dei comuni a più alta densità demografica e le aziende di trasporto – fa seguito ad una serie di riunioni che il Prefetto ha tenuto nei giorni scorsi, separatamente, con le Organizzazioni sindacali di categoria e le aziende allo scopo di acquisire contributi i e suggerimenti utili da sottoporre al “tavolo” odierno.
In particolare, nel corso della riunione, è stata valutata l’opportunità di confermare o meno, anche per l’anno scolastico 2021/2022, i contenuti del “documento operativo” redatto dallo stesso “tavolo” lo scorso anno, che prevedeva una differenziazione negli orari di ingresso/uscita dalle scuole per le zone “Salerno e Valle dell’Irno” e “Agro Nocerino-Sarnese” e un orario unico di ingresso/uscita nelle restanti zone della provincia.
Tale valutazione deve tener conto, quest’anno, di due importanti elementi di novità rispetto all’anno scolastico 2020/21 connessi, da un lato, al ritorno della didattica “in presenza” al 100% e, dall’altro lato, all’aumento del coefficiente di riempimento sui mezzi pubblici all’80%.
Al riguardo, pur confermando sostanzialmente l’impianto dello scorso anno, i presenti hanno condiviso l’esigenza di allargare il confronto ai Dirigenti scolastici, valutando in appositi “tavoli locali”, che saranno convocati dai Sindaci nei prossimi giorni, eventuali modifiche/integrazioni da apportare al “documento operativo”, anche allo scopo di uniformare il più possibile gli orari di uscita dagli Istituti scolastici, come rappresentato in particolar modo dalle aziende di trasporto.
Al termine dell’incontro si è, dunque, deciso di riconvocare il “tavolo” in Prefettura la prossima settimana per esaminare congiuntamente gli esiti del confronto con gli Istituti Scolastici sul territorio, in particolare nelle zone “Salerno e Valle dell’Irno” e “Agro Nocerino-Sarnese”.