In calo quotazioni di B ampliata, si profila playout Salernitana-Samp

Brescia verso penalizzazione di 4 punti, che apre la strada allo spareggio fra granata e doriani

foto da pagina facebook Salernitana

Andrea Montinaro 22/05/2025 0

Si sarebbe dovuta tenere oggi l’udienza in Procura FIGC sulla questione che sta portando totale scompiglio nel campionato cadetto. Alle 10:00 era in programma l’audizione del Brescia sul possibile deferimento (poi arrivato nel pomeriggio), ma il club lombardo ha sorpreso tutti e non ha presenziato. Tuttavia, ha presentato una lunga e articolata tesi difensiva per smontare l’illecito amministrativo e il rischio di 4 punti di penalizzazione che decreterebbero la retrocessione a tavolino.

Il club lombardo è accusato di irregolarità fiscali nei versamenti dei contributi legati al pagamento di alcuni stipendi. La Covisoc, Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio, avrebbe chiesto lo scorso 28 febbraio verifiche all’Agenzia delle Entrate in merito a crediti d’imposta, che secondo i controlli sarebbero inesistenti, con cui il Brescia avrebbe coperto parte dei pagamenti di stipendi e contributi.

In questo scenario, col -4, il Brescia scenderebbe a 39 punti, terz’ultimo e dunque retrocesso in C, mentre il Frosinone si salverebbe direttamente e la Sampdoria, al momento in C, disputerebbe i playout contro la Salernitana. La Lega sta spingendo per arrivare ad una soluzione al più presto possibile, per non spingersi troppo oltre con i tempi per lo svolgimento dei playout, programmandoli tra il 16 e il 23 giugno. Tuttavia, questa eventualità vorrebbe essere scongiurata da Salernitana, Samp e Brescia, che punta a scontare la penalizzazione nel prossimo campionato.

Le 3 società spingono per ampliare la serie B a 22 squadre, prospettiva che cozza contro il volere della Lega e anche degli altri club perchè, aumentando il numero di squadre, diminuirebbero i 6 milioni e mezzo di mutualità di quest'anno. La situazione è sempre più complicata e la gestione da parte della FIGC sta facendo storcere il naso a molti; questo nodo si sarebbe potuto scogliere in maniera più logica e regolare: perché rinviare un playout a 24 ore dal fischio d’inizio?

Una scelta poco felice e quasi incomprensibile, che rischia di compromettere la regolarità del campionato; far giocare le due sfide tra Salernitana e Frosinone (il playout "originario") era certamente l’opzione migliore, permettendo al campo, unico giudice imparziale, di decretare il verdetto finale. Successivamente, si sarebbe valutata la possibile penalizzazione del Brescia, con tempi e pressioni meno incalzanti, come già successo anni fa. Così non è stato, non possiamo far altro che aspettare sviluppi di un caso sempre più intricato.

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Nessuna scelta societaria e dirigenziale ha colto i suoi frutti ma ha portato, bensì, ad una lunga ed estenuante agonia, con pochissimi sprazzi speranzosi di luce in fondo ad un tunnel che è parso davvero infinito. Giocatori, allenatori, dirigenti: tutte le scelte compiute hanno portato alla situazione attuale, un limbo a tempo nel quale non si può fare altro che aspettare che finisca questo campionato disastroso e dove non sembra essere ammesso alcun barlume di orgoglio e di riscatto.

Fare peggio di quanto fatto è impossibile e questo potrebbe già essere il minimo punto di partenza, anzi, di ripartenza per ritrovare la strada perduta e salvare quel poco che resta da salvare di questi ultimi 2 mesi di permanenza in A. Le parole in settimana di Iervolino hanno confermato la sua volontà di restare al timone della Salernitana e di riportarla nel massimo campionato nel più breve tempo possibile, ma le parole devono essere accompagnate dai fatti: l’ennesimo esonero e il ritorno di Colantuono interessa a pochi e sa molto più, ovviamente, di scelta forzata per traghettare la squadra fino alla 38a giornata.

La società fin da subito ha il dovere e anche il tempo di iniziare a programmare la prossima stagione. Non buttare questi ultimi mesi prima dell’inizio del prossimo mercato sarebbe di vitale importanza per dare un senso ai titoli di coda della stagione granata. Capire, innanzitutto, se e come proseguire la linea della direzione sportiva di Walter Sabatini (condizioni di salute permettendo) sarebbe la prima mossa per iniziare a progettare il futuro, visto l’evidente bisogno del presidente di avere al suo fianco una persona competente e di esperienza, pronta a poter fare da co-pilota in questa ripartenza.

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