Irno24 nell'intervista per TDS al nostro direttore Annamaria Parlato

La rubrica "Vetrina Online" va in onda stasera alle 21:00 e in replica domani alle 15:00

Redazione Irno24 08/01/2024 0

Nella rubrica "Vetrina Online", presente nel palinsesto dell'emittente televisiva TeleDiocesi, l'intervista al nostro direttore Annamaria Parlato, a cura della giornalista Patrizia De Mascellis, sempre alla ricerca di nuovi spunti e storie da raccontare sul territorio salernitano.

La puntata "Arte, Cibo e Bellezza" mette in luce i progetti professionali della giornalista Parlato, partendo dalla storia dell'arte, passando per l'enogastronomia, sino ad arrivare alla direzione di Irno24.it. La puntata sarà trasmessa sul canale 87 del Digitale Terrestre stasera alle ore 21:00, in replica domani alle ore 15:00.

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Anna De Rosa 25/02/2022

L'odio che muta nella pace, il senso profondo dell'opera di Inna Lukyanytsya

Intervistare Inna Lukyanytsya è stato un piacere dettato dalla mia curiosità perché lei vive a Salerno da anni, ma viene dall’Ucraina. Il suo racconto è bello ed emotivo, in un momento molto delicato nello scenario internazionale dopo l'offensiva russa. Inna è una pittrice ucraina esperta, artista di formazione classica ma con una sua ricerca personale.

Dove sei nata? Dove vivi?

Sono nata in Ucraina e vivo a Salerno da 22 anni.

Quando e come è cominciato il tuo percorso artistico?

Mio padre era un bravissimo pittore. La sua passione per la pittura me l’ha trasferita quando ero ancora bambina. Nelle fredde giornate invernali, con -30 sotto zero e la neve fino 2 metri di altezza, noi due in una casa calda facevamo le gare di chi dipingeva meglio. E vincevo sempre io.

Come nasce una tua opera?

Di solito parte da zero. Adoro manualità e preferisco preparare la tela da sola, con passione e tanta pazienza. All’incirca ci vuole un mese di tempo per la costruzione e l'imprimitura. Mi piace usare una tecnica per la preparazione della tela risalente al 1400, tutta a base di prodotti naturali.

Cos'è per te l’ispirazione?

L’ispirazione sono le cose che fanno gioire l’anima e il cuore.

Cosa cerchi di comunicare attraverso le tue opere?

Come diceva Picasso, “La pittura non è fatta per decorare gli appartamenti. È uno strumento di guerra offensiva e difensiva contro il nemico”. Spesso nelle opere rappresento il cambiamento, che avviene tramite l’evoluzione che parte dal singolo ego per poi arrivare a tutti noi, intesi come un'unica unità intellettiva di persone. Nei miei dipinti narro delle tecnologie distruttive che passano alle tecno-ecologie, della guerra e dall’odio che muta nella pace, della distruzione del nostro pianeta Terra che si trasforma in rispettosa conservazione e rigenerazione.

Come scegli il soggetto di un tuo lavoro?

Lo scelgo spontaneamente.

I riferimenti artistici e culturali e gli artisti che ti hanno maggiormente influenzato nel tempo?

I miei quadri sono di diversi riferimenti artistici e culturali: arte di tradizione ucraina, arte astratta, arte povera del riciclo, arte di impressionismo, arte classica. I pittori che amo sono Siskin, Ajvazovskij, Kandinsky, Malevic, Monet, Pollock. Artisti, galleristi, istituzioni.

Cosa pensi del sistema dell’arte contemporanea del nostro paese?

L'Italia, e in particolar modo Salerno, è la terra dell’arte. Qui il vento, il sole e il mare svegliano l’anima e ispirano a creare. In Ucraina esponevo nella galleria "Art Italia" a Donetsk. Anche qui espongo, ma conosco tantissimi talentosi pittori del posto che non hanno fortuna o possibilità economica di esporre in galleria o di pagare un famoso critico d’arte.

Progetti futuri?

Nella mia città natale c’è una strada che si chiama Viale dell’Arte, dove ogni domenica si riuniscono tutti i pittori e gli artisti del posto con le proprie opere, comprese esibizioni teatrali e musicali. Vorrei ci fosse un piccolo viale dell’arte anche qui nella città di Salerno. Un posto per artisti a 360°, un posto per promuovere arte, per creare, esporre, conoscerci e gioire.

Come hai vissuto la pandemia?

Da un lato è stato un periodo di paura e di grande dolore per le sofferenze e le morti. Dall'altro, un periodo di riacquisizione dei veri valori di vita come la famiglia, l'amicizia e l'aiuto gli altri. La vena artistica non mi ha lasciato nemmeno nel periodo pandemico. Sono volontaria di Lipu a Salerno e ho dipinto 21 "mandala" di uccelli in bianco e nero con la tecnica di una sola pennellata. Spero di poterli esporre da qualche parte per sensibilizzare le persone nei confronti dei nostri fratelli volatili, creature magiche e simbolo di libertà, di cui noi siamo stati brutalmente privati durante la pandemia.

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Annamaria Parlato 29/06/2022

"Dadini" è la storia di Alessandra Sessa, giovane jewelry designer salernitana

“Dadini sei tu, racconta la tua storia”. Semplice a dirsi, difficile a farsi. Partendo dal principio, il brand nasce dall’inventiva e dall’estro della giovane fiscianese Alessandra Sessa, che come tanti creativi e imprenditori, in un processo all’inverso, dal Nord rientra al Sud, restandoci. Originalità e artigianalità raffinata hanno fatto il resto, in un connubio di piacevolezza e preziosità dei materiali.

Il Quartier Generale Dadini è a Fisciano, ma gli stilosi gioielli in porcellana possono essere acquistati online o presso numerose gioiellerie italiane. La scoperta e l'uso della ceramica risalgono agli albori della storia e sono il risultato della terra fissata nella sua forma dal fuoco. Il prodotto più nobile delle componenti che costituiscono la ceramica è appunto la porcellana: caolino e feldspato, amalgamati dai cinesi, arrivano in Europa nel XIII secolo grazie agli scritti di Marco Polo. La porcellana nacque dalla lenta evoluzione degli oggetti di ceramica bianca, cotti ad alta temperatura del nord della Cina, verso il VI secolo.

Dietro quest’affascinante storia c'è chi come Alessandra ha saputo unire alle conoscenze storiche la modernità dei processi di lavorazione, conservando l’intreccio che lega manualità e materiali, per poter ottenere un gioiello unico e pensato con amore, l’amore per la propria terra e le proprie origini. Durante il lancio del Dadini, a Maiori lo scorso 2 giugno 2022, chi scrive ha avuto modo di intervistare la jewelry designer del brand, per poter raccogliere tutti gli elementi utili a far capire ai lettori come è stato creato Dadini e in cosa consiste.

Quando e perché hai deciso che saresti diventata una jewelry designer?

In realtà non ho deciso ma è stata una casualità poiché ho studiato design e un master in design del gioiello, lavorando in aziende di settore per anni, in particolar modo a Milano. Poi nel giugno 2015 ho ricevuto una telefonata da un imprenditore del Sud che mi chiedeva di portargli settanta copie di un libro che sarebbero servite ai suoi dipendenti per un workshop che si sarebbe dovuto svolgere durante il weekend. Nonostante la difficoltà della richiesta, riesco a prendere un treno al volo e ad arrivare in tempo a Salerno, mettendo in valigia tutti quei libri.

Però durante il viaggio mi lascio sopraffare dalla curiosità e inizio a sfogliare uno di questi libri sulla tematica del come fare impresa. Arrivata a Salerno, innanzitutto provo una gioia immensa nel rivedere la mia terra e la mia famiglia, e immediatamente mi fiondo in Costiera Amalfitana per sentire il profumo del mare e godere dei colori ipnotici della natura e delle maioliche. Da qui nasce il brand Dadini, da un progetto ben sviluppato e dalla voglia di rendere 3D le maioliche, qualcosa di rivoluzionario che racchiudesse il mio amato Sud. Esattamente tutto prende il via nel dicembre 2016.

Raccontaci il tuo brand tutto "Made in Italy": cosa significa Dadini?

Come dicevo, significa tridimensionalità delle ceramiche e delle maioliche dei paesi costieri in un piccolo gioiello, un micro-dado interamente realizzato in Italia al 100%.

Ci spieghi le tecniche e i materiali che usi?

Sono decalcomanie su porcellana. Al computer realizziamo prima i disegni delle maioliche graficamente, poi li stampiamo su decalco che sono prettamente per supporti ceramici e nella parte finale del processo vengono rifinite a mano, soprattutto le strisce colorate. Le maioliche poi a loro volta possono essere o colorate o preziose, quindi oro giallo o platino su porcellana. Oltre ai Dadini in porcellana ne ho creati altri in argento o in acciaio inossidabile per completare la linea di prodotti.

Se un gioiello dovesse scheggiarsi o rompersi, riusciresti a garantire al cliente anche la riparazione dello stesso?

Siamo in grado anche di provvedere alla riparazione del gioiello. Nel certificato di garanzia fornito al momento dell'acquisto al cliente nella sua scatola, assicuriamo in parte la manutenzione ma in genere consigliamo, data la delicatezza del materiale, di indossare un bracciale Dadini evitando di accostarlo ad un orologio o altri oggetti contundenti. Se poi dopo quindici giorni o un mese dall’acquisto dovesse scheggiarsi, il Dadini viene sostituito.

I tuoi sono gioielli che raccontano determinati territori della provincia di Salerno. Come è nata questa idea?

In realtà non siamo presenti solo sul salernitano ma ad oggi siamo anche in Campania, Lazio e Sicilia, e a breve Sardegna; di ogni regione, con le sue città che tocchiamo, cerchiamo di riportare sul gioiello le sue bellezze o peculiarità.

Potrebbe nascere un Dadini Valle dell'Irno?

La Valle dell’Irno non è una città e quindi no, ma ci tengo a precisare che Dadini è emozioni, ricordi, storie e quindi ci sono molti disegni impressi sui gioielli che vogliono cercare di trasmettere sensazioni, quindi non solo città e luoghi.

Pensi di creare anche una collezione nazionale, prendendo come punto di riferimento altri territori italiani?

Si, tocchiamo diverse regioni italiane e presto ne aggiungeremo altre. La massima aspirazione sarebbe quella di uscire oltre i confini nazionali e puntare agli Stati Uniti, all’Australia, al Giappone e così via, dedicando alle grandi metropoli un Dadini da collezionare.

Qual è il tuo Dadini preferito?

I Dadini li amo tutti, sono come figli perché li ho creati io, ma dovendo esprimere una preferenza amo il Dadini Amalfi perché è una maiolica super colorata che racconta del mare, del sole, dell’azzurro del cielo, della vita, della bellezza. Inoltre, ha un particolare design che se viene accostato ad altri Dadini Amalfi forma un fiore, se ruotato e messo al contrario forma un sole. Amalfi è stato il primo luogo a cui ho pensato, è il fulcro delle mie ispirazioni, nulla togliendo alle altre meravigliose città.

Altri progetti per il futuro?

Si, sto pensando di incrementare la collezione Dadini Pop con bracciali e collane non componibili, fatte di corda colorata, a differenza delle altre che invece si compongono di svariati pezzi a scelta del cliente, che mettendoli assieme crea la propria storia personale. In questo caso diventa un prodotto finito e il cliente può addirittura assistere al processo di realizzazione dello stesso, prenotandone la realizzazione presso i punti vendita con noi affiliati e seguendo il lavoro dei nostri maestri artigiani. I Dadini Pop hanno riscosso già un ottimo successo e ne aggiungeremo altri più invernali.

Altro progetto è quello di puntare alle città d’arte italiane, alle località balneari e a quelle sciistiche più famose, come ad esempio Courmayeur. Dadini non sarà solo gioielli ma anche accessori come profumi, borse, foulard dedicati alla maiolica tridimensionale marcata Dadini. Poi voglio svelare questa novità assoluta proprio ad Irno24, in anteprima. E’ nato da pochissimo anche il Dadini Ring, in pendant con i bracciali e le collane.

Chi è Alessandra Sessa in tre parole e tre aggettivi?

Alessandra è sicuramente sorrisi, mani protese e sguardi verso l’infinito. Poi è anche determinata, creativa e solidale col mondo femminile, soprattutto quando si tratta di fare squadra e rete.

E ora me la racconti un’altra storia?

Certo: “Sono più miti le mattine, il sole emana riflessi dorati nell’azzurro tenue del cielo e le bacche hanno un viso più rotondo. Il cielo è terso e il mare profuma di buono. Il castagno indossa una stola più gaia. La campagna una gonna scarlatta, ed anch’io, per non essere antiquata, mi metterò un gioiello”.

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Annamaria Parlato 21/03/2021

Ambiente, lavoro e viabilità a Salerno: intervista al Consigliere Rocco Galdi

Il consigliere comunale di maggioranza Rocco Galdi, rappresentante del gruppo Progressisti per Salerno, ha accettato di rispondere ad alcune domande in merito alle tematiche ambientali, culturali, infrastrutturali e di inserimento al lavoro relative alla città di Salerno. Ingegnere e Vice-Presidente della Commissione ambiente, cultura e politiche sociali, è anche membro della Commissione urbanistica, bilancio, sport e politiche giovanili.

In questi mesi difficili, in cui il Covid ha imposto tanti cambiamenti alla società, a Salerno sono stati messi in cantiere tanti progetti, e con buona volontà iniziati, e tanti altri invece suscitano qualche punto interrogativo. Ecco dunque le osservazioni del Dott. Galdi.

1) Nei giorni scorsi si è tanto parlato del deplorevole fenomeno dell'indifferenziato aperto e gettato in strada da persone alla ricerca, probabilmente, di pezzi elettronici da rivendere, anche "grazie" all'errato conferimento dei rifiuti da parte di alcuni cittadini. Come si sta muovendo il Comune per arginare il fenomeno e nel contempo sensibilizzare ad una corretta differenziata?

Purtroppo il fenomeno ha dato uno spaccato chiaro dell'errato conferimento, alcuni concittadini non seguono le indicazioni circa la differenziata. Questo si tramuta in un triplice problema: aumento dei costi, mercato parallelo per il materiale di recupero, che viene prelevato e rivenduto, sgradevole immagine della città. Ciò comporta, inoltre, un rallentamento della raccolta del materiale in strada da parte degli operatori di Salerno Pulita.

Abbiamo ritenuto necessario istituire un servizio di pattugliamento speciale della Polizia Municipale per prevenire tali incursioni ed eventualmente cogliere sul fatto i responsabili, allo stesso tempo stiamo rilanciando la raccolta con campagne di sensibilizzazione. In questa ottica, con il coinvolgimento dei cittadini, è stato proposto un questionario, attraverso l'app Junker, per giudicare il servizio di Salerno Pulita. Un'altra iniziativa rilevante è consistita nella distribuzione di 5000 eco-palette agli utenti per le deiezioni canine.

2) Luci d'Artista è saltata, per ovvi motivi legati ai contagi, anche nella versione pasquale; a questo punto c'è da pensare direttamente ad un rinvio nel 2022, riproponendo la versione scintillante che conosciamo, o è allo studio una versione più contenuta il prossimo Dicembre, tenendo conto che la problematica Covid potrebbe non essere del tutto risolta? Avete pensato ad una soluzione "localizzata", magari in Villa Comunale con ingressi contingentati? Sarebbe gestibile a livello di ordine pubblico?

Al momento, visto lo stato di pandemia, con l'aumento di contagi e il rallentamento del piano vaccinale, non è ipotizzabile immaginare la programmazione di Luci d'Artista, dalla Regione non sono pervenute indicazioni in merito. Qualunque ipotesi al momento sarebbe azzardata. Luci d'Artista resta una manifestazione importante sotto tutti i punti vista, per l'economia locale, per il numero di turisti che giungono a Salerno, per l'indotto; pertanto, appena saranno ristabilite le condizioni di sicurezza, certamente sarà ricalendarizzata.

3) Alcuni lettori residenti a Pastena ci hanno inviato le foto della nuova spiaggia tutta allagata in seguito a piogge o al mare mosso ed erano un po' preoccupati, cosa possiamo dire loro per tranquillizzarli?

Il ripascimento è una delle opere più importanti portate avanti dalla nostra amministrazione. Il completamento dell'ambito 3, nel tratto compreso tra Soccorso Amico e il Polo Nautico, con la realizzazione di scogliere sommerse a mantenimento della nuova colmata di sabbia e l'intubamento a largo dei torrenti sfocianti sulla spiaggia, consentirà il rilancio e la valorizzazione del rapporto con il mare, che è fondamentale per accrescere le potenzialità economiche delle nostre coste e consolidare la vocazione turistica della città di Salerno.

Mi sento di rassicurare i cittadini in merito all'allagamento della spiaggia: per come sono poste le scogliere, dal punto di vista ingegneristico, svolgeranno un ruolo determinante affinché tutti possano godersi la spiaggia. Sono sicuro che quando saranno completati tutti gli ambiti avremo il litorale più bello della costa tirrenica.

4) Non è chiaro come andrà a finire la questione Concorsone alla Regione e gli idonei sono stati coinvolti solo in parte per il tirocinio. Visto che il Comune di Salerno ha enormi carenze di organico, quali sono gli sviluppi o eventuali altre possibilità di assunzione nel medio termine?

E' evidente che le pubbliche amministrazioni in questi anni, con il blocco delle assunzioni, sono in grosse difficoltà. A ciò si è aggiunto il provvedimento per i pensionamenti della quota 100 che di fatto le ha messe in ginocchio. Il nostro Comune è tra quelli che ne hanno particolarmente risentito. Per scongiurare il black-out totale, l'arrivo di 189 lavoratori risultati idonei alla prima fase del Corso-Concorso della Regione ha consentito al nostro Ente di andare avanti.

E' chiaro che tutti questi ragazzi sono stati formati in questi mesi, pertanto perderli sarebbe un duro colpo. In questa ottica auspico che siano tutti assunti con modalità semplificate, visto lo stato di pandemia. A tal proposito, il nostro deputato di riferimento del Partito Democratico, l'on. Piero De Luca, ha presentato un'interrogazione parlamentare affinché queste assunzioni si concretizzino rapidamente.

5) Cosa ci può dire in merito al progetto Porta Ovest e al completamento del Trincerone con l'apertura del tratto all'altezza di Via Nizza/Via Volpe?

Per quanto riguarda Porta Ovest si sta procedendo all'affidamento dei servizi di progettazione per il completamento della viabilità retroporto, stralcio 2 da 40M €. Risulta difficile ipotizzare con certezza il tempo necessario per il completamento dell'opera a causa della palude burocratica che spesso determina rallentamenti per la realizzazione di grandi opere di ingegneria in Italia; anche questa opera, una volta terminata, consentirà di snellire il traffico con il collegamento diretto porto-raccordo autostradale. In sintesi non dovremmo più vedere le lunghe code di mezzi pesanti sul viadotto Gatto.

Altra opera importante, in fase di completamento è il Trincerone Est. Qui, purtroppo, era nato un contenzioso con le imprese che hanno rallentato i tempi di consegna. A breve i salernitani potranno godersi un altro pezzo di città completamente nuovo nell'ottica della riqualificazione urbana.

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