Nel 2021 il 67,4% delle imprese salernitane ha investito nel digitale
Un fattore decisivo la partnership fra CCIAA Salerno e Università Federico II di Napoli
Redazione Irno24 07/03/2022 0
Sono trascorsi oltre tre anni dall’avvio del Piano nazionale impresa 4.0, che ha coinvolto il sistema camerale con la creazione dei Punti Impresa Digitale, nati per affiancare e accompagnare soprattutto le piccole imprese di tutti i settori nel processo di innovazione, ed è possibile tracciare un primo bilancio delle attività realizzate, dei risultati conseguiti e dare uno sguardo ai progetti che la Camera di Commercio di Salerno ha in programma sul tema della trasformazione digitale delle imprese salernitane.
La partnership che la Camera di Commercio di Salerno ha realizzato con l'Università Federico II di Napoli, attraverso il progetto PidMed (Punto Impresa Digitale Mediterraneo), si è rivelata un fattore decisivo, perché ha consentito di trasferire alle imprese coinvolte le competenze esistenti nell’Ateneo, grazie a un percorso, in prima battuta di tipo informativo, poi formativo e in molti casi applicativo.
Le misure finanziarie a supporto alla trasformazione digitale delle imprese, messe in campo dalla Camera di Commercio di Salerno sotto forma di voucher, sono state utilizzate da 423 imprese della provincia. Tra queste ben 255 sono rientrate nella progettualità PIDMed. Sono state 489 le imprese che hanno usufruito degli strumenti per misurazione la propria maturità digitale, mentre 469 hanno effettuato il bilancio delle competenze digitali. Dai dati Excelsior emerge che nel 2021, il 67,4% delle imprese della provincia di Salerno ha dichiarato di avere investito nella trasformazione digitale, a fronte del 63,1% nel periodo 2016-2020.
"Le imprese salernitane hanno dimostrato un livello altissimo di resilienza nell’affrontare l’emergenza sanitaria da Covid - dichiara il presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete - introducendo cambiamenti in ambito organizzativo e investendo in diversi aspetti della trasformazione digitale.
Il ruolo dell’Ente camerale è stato quello di creare un gruppo di consulenza misto, formato da operatori del sistema camerale e di ricercatori esperti, coordinati dal prof. Alex Giordano, che ha fatto da supporto per misurare la maturità digitale delle imprese, capire le reali esigenze delle stesse e veicolarle verso gruppi di ricerca appropriati e, soprattutto, verso i giusti investimenti. I risultati esposti questa mattina sono entusiasmanti ed è volontà della CCIAA di Salerno continuare a investire nella trasformazione digitale delle imprese, con particolare riguardo alle dinamiche della trasformazione ecologica e della sostenibilità".
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Redazione Irno24 11/03/2022
Confagricoltura Pesca a Salerno, De Crescenzo eletto Presidente
Si è costituita anche a Salerno la sezione economica di Confagricoltura Pesca. Si tratta dello “sbarco”, in questo importante settore dell’economia provinciale, dell’organizzazione professionale agricola che è già presente in altre marinerie d’Italia. Con l’istituzione di una specifica sezione economica, Confagricoltura Salerno si propone di rappresentare e tutelare le aziende della pesca dell’esteso litorale provinciale, che esercitano la loro attività non solo nel Tirreno ma in gran parte del Mediterraneo.
All’incontro di fondazione, svoltosi nella sede di Confcooperative Salerno, erano presenti diversi rappresentanti della categoria. Presidente della neonata sezione economica è stato eletto Leonardo De Crescenzo. Nel corso dell’incontro sono state affrontate diverse questioni che attanagliano la categoria, già duramente provata dall’emergenza Covid che negli ultimi due anni ha ridotto i consumi di pesce, in particolare nei settori alberghiero e della ristorazione.
Ora c’è già un’altra emergenza con cui fare i conti e che sta mettendo a dura prova le aziende della pesca: l’aumento del gasolio, che in queste settimane ha raggiunto costi proibitivi. Tutti argomenti che Confagricoltura Pesca Salerno conta di portare presto al “tavolo blu” regionale.
Redazione Irno24 29/09/2023
Accordi filiera e Feampa, Agripesca incontra a Salerno i produttori ittici campani
È stato un confronto lungo e fruttuoso, con la presenza di numerosi protagonisti del settore, sul presente e sul futuro della pesca, quello tenutosi ieri presso l’Hotel Polo Nautico di Salerno, con il convegno «Competitività delle imprese di pesca – Feampa e Accordi di Filiera», organizzato da Agripesca (Associazione delle Imprese Agricole, della Pesca e dell’Acquacoltura) e realizzato nell’ambito dell’annualità 2023 del Programma Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
L’intenso tavolo tecnico ha affrontato le molteplici problematiche del settore, tra cui l’infrastruttura dei porti, la commercializzazione del pescato, la riqualificazione dei mercati e l’incentivazione dell’occupazione giovanile, attraverso le parole di esperti e di organizzazioni di produttori del settore ittico (campani e non).
Gli interventi sono stati introdotti dai saluti di Antonio Gallo, capitano di vascello della Capitaneria di Porto di Salerno, che ha posto l’accento sull’importanza della filiera nel mondo della pesca, sottolineando come anche i consumatori – spesso protagonisti di usi che non incontrano la prassi normativa – debbano essere inclusi nello sviluppo competitivo del settore. Ha aperto gli interventi Marco Giacchetta, direttore dell’Associazione Produttori Tonnieri del Tirreno (con sede centrale a Salerno), che ha raccontato l’esperienza del particolare settore e di come gli accordi di filiera possano fare davvero la differenza per il settore pesca.
È seguito l’intervento di Marco Pedol, della EM Associates, che ha presentato un vasto ed approfondito studio sugli accordi di filiera, mostrando, anche con il supporto di esempi concreti, prospettive ed opportunità del programma Feampa (Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca e Acquacoltura). Il convegno è andato avanti con Giuseppe Nardone, direttore dell’Organizzazione Produttori Pesca del Molise «San Basso» di Termoli, che ha sottolineato l’esperienza diversificata messa in atto dalla sua associazione nei confronti della filiera produttiva, incluso il marchio di qualità «Pesce Nostrum» e l’apertura di un piccolo centro di informazione e degustazione orientato ai turisti presso il porto di Termoli.
L’intervento successivo è stato di Natale Amoroso, presidente dell’Organizzazione Produttori della Pesca di Trapani, che ha presentato un innovativo sistema di alimentazione ad idrogeno dei pescherecci, attualmente in sperimentazione su due barche in Toscana, per rispondere sia all’esigenza di abbassare i costi vivi dei produttori (su cui il gasolio pesa circa per il 60%) e sia per rendere più sostenibile l’attività sotto il profilo dell’inquinamento. Ha chiuso il giro di interventi Domenico Leone, presidente Agripesca Sicilia, che ha parlato più dettagliatamente dell’esperienza associativa e degli interventi politici e di filiera attuati sino ad ora nella sua regione.
Disponibilità alle istanze di Agripesca è stata mostrata dagli interlocutori politici intervenuti, Alessandro Caramiello, deputato e componente della commissione agricoltura alla Camera, e di Tommaso Pellegrino, consigliere regionale campano e componente delle commissioni attività produttive, agricoltura ed aree interne. Ha moderato Gianrolando Scaringi, giornalista de «Il Mattino».
«Agripesca ha, ancora una volta, proposto, con grande vivacità, soluzioni concrete alle criticità del mondo della pesca – queste le conclusioni di Mario Serpillo, presidente dell’associazione e dell’Unione Coltivatori Italiani – mettendo in evidenza le opportunità che si possono dischiudere. Siamo pronti ad affrontare le sfide con determinazione e competenza, guardando al futuro in una forma solidale, costruendo una rete tra associazioni, produttori, rappresentanze, istituzioni ed ogni altro elemento della filiera.
È necessario intervenire con tempestività, poiché i cambiamenti climatici, che mettono a repentaglio i delicati equilibri marini, rappresentano oggi un fronte che è ancora possibile mitigare ma solo se tutte le parti lavorano insieme. Abbiamo anche bisogno di politiche che aiutino nel settore sotto il punto di vista finanziario e che lo rendano attrattivo alle nuove generazioni, vogliamo puntare soprattutto alla formazione nell’ambito della sicurezza ed all’introduzione di nuove tecnologie per difendere, al meglio, il lavoro dei pescatori.
C’è tanto lavoro da fare ed Agripesca ha deciso, innanzitutto, di dare voce ai territori, aprendo il confronto sui temi della pesca e sottolineando l’importanza di favorire l’associazionismo tra produttori per incentivare, aumentare e meglio distribuire il reddito da pesca, accrescendo il merito creditizio delle singole imprese».
Redazione Irno24 07/12/2022
Salerno, l'arrivo di "Artania" chiude col botto il 2022 della Stazione Marittima
Il Natale è alle porte e la Stazione Marittima di Salerno si prepara ad accogliere un’altra grande nave da crociera, l'Artania, il cui attracco lungo la banchina del Molo Manfredi è previsto il 10 dicembre. È l’ultimo arrivo nell’agenda di una stagione, quella del rilancio ma soprattutto del definitivo lancio. E' il segno di uno scalo che sta costruendosi una dimensione di hub internazionalmente riconosciuto dalle grandi compagnie crocieristiche.
Le operazioni di dragaggio hanno scavato il fondale, perché dai 6.40 si è passato agli 11 metri: è per questo che le grandi navi da crociera quest’anno finalmente hanno potuto attraccare alla Stazione Marittima. E poi la nuova imboccatura del porto che rende più agevoli le manovre di entrata per queste grandi navi che trasportano migliaia di vacanzieri e crocieristi. L’Artania era già stata a Salerno. Era il 4 del novembre, con due grandi navi da crociera extralusso contemporaneamente al porto di Salerno: la Seven Seas Voyager al Molo Manfredi e l’Artania al Molo “Tre gennaio”.
È in definizione l’agenda della prossima stagione, cui lavora la Rti “Salerno Stazione Marittima SpA”, il raggruppamento temporaneo d’imprese costituito al 51% da Salerno Stazione Marittima e al 49% da Salerno Cruises. Al report sui numeri crocieristici bisogna aggiungere quelli legati ai traghetti. A bordo delle due linee (Alicost e Navigazione libera del Golfo), che collegano Salerno a Capri e Salerno ad Amalfi, Positano, Capri, Ischia e Procida, e che partono e arrivano al Molo Manfredi, hanno viaggiato ben 55mila passeggeri: a completare il quadro complessivo del trasporto turistico su mare ci sono anche i numeri - circa 700mila - registrati al “Masuccio Salernitano”, lì da dove si salpa verso Amalfi e Positano ma anche per Vietri, Cetara, Maiori e Minori.
Il bilancio e le attività saranno oggetto di un incontro in programma il 16 dicembre alle ore 11 presso la Stazione Marittima al Molo Manfredi. Parteciperanno Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità di Sistema portuale Mar Tirreno Centrale, il comandante della Capitaneria di Porto, Attilio Maria Daconto, l’amministratore delegato della Rti “Salerno Stazione Marittima” e “Salerno Cruises”, Orazio De Nigris, il presidente di “Salerno Stazione Marittima SpA”, Giuseppe Gallozzi, e il presidente di “Salerno Cruises”, Giuseppe Amoruso.