Pellezzano, dal 10 al 16 Agosto 2025 la Sagra del Sciusciello

Morra: "Simbolo di unità, cultura e storia, che ogni anno riempie le strade del nostro territorio"

Redazione Irno24 11/08/2025 0

Dal 10 al 16 Agosto 2025, Pellezzano accoglie la storica Sagra del Sciusciello (36esima edizione). "E' il simbolo di una tradizione senza tempo - commenta il sindaco Morra - che affonda le radici nella sua terra di origine e nei sentimenti di coloro che di questa ricorrenza ne hanno voluto costruire un emblema identitario.

Da decenni, Pellezzano si mobilita con passione e dedizione per mantenere viva una tradizione che caratterizza la nostra identità, tramandandola alle future generazioni con entusiasmo e amore. Un simbolo di unità, cultura e storia, che ogni anno riempie le strade del nostro territorio con colori, sapori e sorrisi".

STORIA E PREPARAZIONE DEL SCIUSCIELLO

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Redazione Irno24 09/10/2025

Salerno, "Self m-aid award" premia i giovani talenti della pasticceria

La corsa al futuro della gelateria e pasticceria artigianale è iniziata. Con la terza edizione del "Self m-aid award", la Fondazione Carlo Mendozzi ETS (con sede a Salerno) apre le porte a giovani imprenditori, artigiani, studenti e start-up under 45 che, con creatività, responsabilità e visione, stanno ridisegnando il futuro del settore.

La nuova edizione introduce il Premio Speciale "Innovazione e Sostenibilità", rivolto a chi ha saputo integrare soluzioni green, approcci innovativi o iniziative a forte impatto sociale nella propria attività o progetto. Un riconoscimento che valorizza chi sceglie di fare meglio, non solo di fare bene. Confermato anche il Premio Giovane Talento pensato per studenti e studentesse che, con un’idea o un prototipo, hanno dimostrato creatività e spirito di innovazione.

La premiazione si terrà a gennaio 2026 durante il SIGEP di Rimini, la più importante fiera internazionale del settore, un palcoscenico che può trasformarsi in un vero trampolino di lancio. Le candidature sono aperte fino al 30 novembre 2025 ed è possibile visionare e scaricare il bando e il modulo di iscrizione dal sito della Fondazione.

1° classificato: 5.000 euro
2° classificato: 2.500 euro
3° classificato: 1.500 euro
Premio Giovane Talento: 1.000 euro
Premio Speciale Innovazione e Sostenibilità: 1.000 euro

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Redazione Irno24 22/11/2023

Salerno, alla stazione marittima l'evento "Panettone d'Artista"

A Salerno, dal 7 al 9 dicembre, arriva l'evento enogastronomico più atteso della stagione natalizia: "Panettone d'Artista", organizzato dall'Associazione Erre Erre eventi. I due soci fondatori, Roberto Jannelli e Rosario Augusto, con la loro ventennale esperienza, hanno ideato un evento che riunisce per la prima volta al Sud oltre 30 maestri dei lievitati natalizi, in tre giorni di gusto nella Stazione Marittima di Salerno.

Il percorso interno sarà un tripudio di luci, colori e appuntamenti imperdibili, tra cui diversi talk che vedranno giornalisti e maestri pasticceri a confronto. Non mancheranno le masterclass dedicate al vino dolce, arricchendo l'esperienza con la conoscenza di abbinamenti eccellenti.

Panettoni d’Artista abbraccia la sostenibilità, impegnandosi in pratiche eco-friendly, dalla riduzione dei consumi energetici alla gestione responsabile dei rifiuti. Panettone d'Artista si impegna anche a regalare un sorriso a chi affronta il Natale in difficoltà. Grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana e del Banco Alimentare Campania, saranno realizzate iniziative di solidarietà. Le aziende espositrici avranno l'opportunità di donare panettoni alla Caritas Salerno, contribuendo a rendere il Natale più gioioso per chi ne ha più bisogno.

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Annamaria Parlato 30/01/2022

Na' tazzulella e' cafè acconcia a vocca a chi nun po' sapè

Il nome caffè ha origine dalla parola araba “qahwa” che indica qualsiasi bevanda di tipo vegetale, il caffè infatti era detto “il vino d’Arabia”. Il caffè fa parte delle bevande nervine e consta dei semi torrefatti e macinati della Coffea arabica, arbusto tropicale appartenente alla famiglia delle Rubiaceae. Quest’albero possiede foglie coriacee ovali-lanceolate, lucide sulla pagina superiore; i fiori sono bianchi e profumati e maturano piccole bacche rosse, ovali, contenenti due semi che corrispondono appunto ai chicchi di caffè.

Leggende e racconti conducono all’affascinante mondo delle origini del caffè. Tra queste, interessante quella che narra dell’utilizzo del caffè da parte dell’Angelo Gabriele per curare il profeta Maometto. Si narra anche, tra le innumerevoli favole, che dei monaci etiopi verso l’850 d.C. si accorsero delle bacche del caffè perché le loro capre le avevano mangiate. Raccolte le bacche, ne ricavarono un decotto che li teneva svegli durante le loro preghiere notturne.

Dall’Etiopia, il caffè si diffuse in Arabia con successo, fino a tutta l’area del vicino Oriente e del Mediterraneo e, con la bevanda, si adottarono anche tutti gli utensili necessari alla sua preparazione. Il successo di tale fenomeno è anche provato dai bassorilievi presenti in alcune tombe, fatti eseguire dalle famiglie di beduini, a dimostrazione dell’assimilazione negli usi quotidiani.

Nel XVI secolo il caffè giunse poi fino a Costantinopoli, dove fu aperta la prima bottega. In Europa il caffè fu conosciuto solo dopo parecchi anni, importato successivamente al cacao e al tè. A Vienna, verso il 1683, a seguito della fine dell’assedio turco, fu costruita la prima casa del caffè. Occorre però attendere gli anni posteriori al blocco continentale di Napoleone, per avere, con successo, la diffusione del caffè nell’ovest dell’Europa.

Il caffè contiene la caffeina, che ha azione stimolante del cuore ed è inoltre un attivo nervino e digestivo. A conferire il caratteristico aroma al caffè è il caffèolo, un olio essenziale. Sono molti i surrogati del caffè, ma quelli più diffusi, e non soltanto nei periodi di guerra, durante i quali il trasporto della predetta droga dai Paesi di produzione è stato spesso compromesso, sono le radici di cicoria, i semi di di alcune specie di Astragalo (leguminose), le cariossidi di orzo torrefatte e anche le ghiande di quercia abbrustolite e macinate.

Il caffè è un universo molto dinamico, tant’è che oggi si sposa in maniera creativa anche con altri settori, dalla pasticceria al vino sino a giungere alla ristorazione in senso ampio del termine. Ma prima di essere degustato in una bollente tazzina o in vetro, il chicco di caffè deve essere tostato. La tostatura, o torrefazione, è una fase molto importante del processo di produzione del caffè: il termine deriva dal latino torrefacere, “far seccare”. È nata molto tempo fa e si è evoluta nei secoli. Alla base c’è un procedimento che può sembrare banale, ossia la semplice cottura dei chicchi crudi.

È impossibile risalire con certezza alla nascita della tostatura: sono diverse, infatti, le leggende e le storie che si raccontano, ma pare che la casualità abbia giocato un ruolo fondamentale. Secondo alcuni, l’origine di questo metodo è da collocare dopo l’assedio di Vienna (1529) da parte dei Turchi, guidati da Solimano il Magnifico. I soldati utilizzavano dei sacchi pieni di chicchi di caffè per ripararsi e, quando gli invasori appiccarono il fuoco alla città, il caffè si abbrustolì. Una leggenda araba, ancora più antica, afferma che alcuni chicchi di caffè siano finiti per errore sulla brace di un fuoco da campo e abbiano attirato l’attenzione di tutti i presenti con il loro profumo avvolgente.

La tostatura del caffè era inizialmente effettuata con degli utensili in metallo o porcellana; per rimestare la piccola quantità di chicchi si usava un cucchiaio. In Egitto, più precisamente a Il Cairo, nel 1650 fece la sua comparsa il tostacaffè: cilindrico e in metallo, aveva una manovella collegata che permetteva di girare la pala posta al suo interno, per mescolare i chicchi. Si diffuse pian piano nel resto del mondo, subendo modifiche nei vari Paesi e diventando sempre più moderno. Tuttavia, gli abbrustolitori rimasero comuni anche nel Novecento: in Italia, per esempio, il tostino era composto da una padella con un coperchio, una manovella e uno sportello per introdurre i chicchi di caffè e veniva utilizzato anche nel secondo dopoguerra.

Ma il processo di torrefazione si spostò presto nelle fabbriche: le macchine tostatrici sparirono dai bar e lo stesso accadde per i modelli che venivano utilizzati in casa. I principali sistemi di tostatura sono due, a conduzione e a convezione, più un terzo ibrido. Solo nel salernitano si contano circa una sessantina di torrefazioni e nella città di Salerno una decina. Tanto per citarne alcune: Caffè Motta, Caffè Grieco, Caffè Vittoria, Cesare Trucillo, Caffè Cutelli, Castorino Caffè, Kikko Caffè, Guatemala Coffee, Caffè Santa Cruz, Moka Gold.

Ognuna di queste aziende ha alle spalle un’affascinante storia di famiglia che si tramanda di generazione in generazione, alcune sono anche Accademie del Caffè dove poter apprendere l’arte del brewing, diventare qualificati assaggiatori di caffè o addirittura baristi e spesso vengono lanciate sul mercato preziose linee di specialty coffee, o meglio caffè verdi della specie Arabica coltivati in speciali condizioni climatiche e ambientali, con particolari profili di gusto e aroma e quindi ben selezionati e lavorati per rispettarne le caratteristiche uniche.

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